
Scalogni con pacciamatura
Ci siamo mai chiesti perché in natura non esiste un terreno nudo? Semplice: perché la copertura, sia essa di prato, di foglie o di sassi, è utile.
Quando noi coltiviamo, quando pratichiamo un qualsiasi tipo di agricoltura e denudiamo la terra dobbiamo interrogarci e trovare un rimedio per restituire quanto tolto. E meglio tardi che mai, da un po’ di anni a questa parte, abbiamo scoperto l’importanza della pacciamatura.
Un terreno nudo è più soggetto agli sbalzi termici e agli agenti atmosferici: irradiazione solare troppo forte e conseguente inaridimento, piogge torrenziali che comportano dilavamento e ruscellamento. Quando il terreno è scoperto l’acqua evapora subito ed è più esposto al calpestio.
Se si pensa ad un bosco e come questo si auto-protegge e si auto-fertilizza, comprenderemo subito l’importanza della pacciamatura. In un bosco il suolo è sempre ricoperto da foglie che ne proteggono la vita sottostante e decomponendosi lo fertilizzano.
La pacciamatura ha lo stesso ruolo delle foglie del sottobosco. Lo strato pacciamante promuove la salute e il vigore delle piante e della terra, che grazie ad esso non necessita di concimi di sintesi, né tantomeno di diserbanti.

Uffa! Ancora con questa
Ad una prima occhiata superficiale l’inverno sembrerebbe solo portatore di guai nell’orto, ma in verità il riposo forzato, a cui il freddo costringe la terra, è molto utile. E se noi sapremo approfittarne, lavorando leggermente il terreno, concimandolo con del letame maturo e coprendolo con del materiale pacciamante, a primavera avremo a disposizione un terreno fertile e pronto alla semina. Se avete qualche dubbio su come procedere guardate il video sulla 
