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La rotazione delle colture è uno dei fondamentali dell’orto biologico se vogliamo che i nostri ortaggi crescano sani e rigogliosi senza l’aiuto di sostanze dannose. Cos’è la rotazione? E’ l’alternarsi dei vari ortaggi all’interno delle varie parcelle dell’orto, ovvero: quando togliamo i peperoni da un’aiuola cosa possiamo piantarci dopo? Perché coltivare sempre la stessa specie nello stesso appezzamento di terreno comporta un impoverimento del suolo e l’esaurimento di sostanze nutritive, favorisce inoltre la maggiore crescita delle malerbe e il moltiplicarsi di parassiti e malattie specifiche della specie.

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Come sappiamo gli ortaggi sono vegetali vagabondi e non amano mettere radici  a lungo nello stesso posto. La tecnica della rotazione ci ha fatto scoprire quanto questo sia salutare per l’orto. E proprio per accompagnare e per aiutare i vari ortaggi in questo loro peregrinare da una parcella all’altra, abbiamo stilato un elenco delle specie più usate con il relativo numero di anni che dovremmo attendere prima di ripiantarli nello stesso posto. Ma non facciamoci intimorire dai numeri! Bisogna conoscere le regole per poi saperle interpretare!

aglio – attendere 4-5 anni

asparago – l’asparagiaia resta sul terreno per molti anni, ma una volta che avrà esaurito la sua produttività, dovremo attendere 7-8 anni prima di riposizionarla sullo stesso terreno.

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Ogni tanto è bene ritornare a parlare della rotazione degli ortaggi, perché è una pratica importantissima per la buona riuscita di un orto. La rotazione ci aiuta a mantenere l’orto produttivo, perché ne aumenta la fertilità, e ci aiuta a tenere lontani gli agenti patogeni di molte malattie che spesso tendono a insediarsi nel terreno.

Abbiamo già visto quali possono essere i vari criteri da seguire per approntare dei validi schemi di rotazione, uno di questi è alternare le varie famiglie degli ortaggi. Ma non mi sembra di avervi mai detto in che ordine fare seguire le diverse famiglie.

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La rotazione è un argomento vecchio come la terra, sembra che abbiano iniziata a praticarla addirittura nel medioevo. E una materia così ricca di storia non è pensabile liquidarla in quattro e quattr’otto, quindi se avete già digerito i criteri base elencati nella parte 1, ecco che ve ne suggerisco altri due, poi giuro che ho finito.

3.Un altro criterio da seguire è quello di alternare piante appartenenti a famiglie diverse. Vale a dire ad una leguminosa potrà succedere una crucifera , poi una solanacea, un’ombrellifera, e così via.

4. Infine potrete organizzare la vostra rotazione tenendo conto della parte della piante che viene utilizzata maggiormente. Per esempio iniziamo con le piante di cui si consumano i frutti (melone, peperone, pomodoro, piselli,ecc.), per poi passare a quelle di cui si consumano i fiori (carciofo, broccolo, zafferano, ecc.), successivamente agli ortaggi da foglia ( cavoli, indivie, sedano, spinacio, ecc.) e per chiudere quelli da radice (aglio, carota, cipolla, porro, ecc.).

Ho parlato troppo? Pazienza, questa volta l’argomento lo richiedeva. A voi adesso la scelta di quale metodo adottare, ma ricordatevi sempre di annotare cosa coltivate e dove: la memoria a volte è fallace.

foto di Burpee Gardens da flickr

Raggruppare le piante consente di risparmiare spazio e favorisce una protezione reciproca tra gli ortaggi. Ad esempio, i pomodori forniscono al sedano l’ombra di cui ha bisogno e, in cambio, il sedano mantiene il giusto tasso d’umidità.

 

Le Ombrellifere

Aneto, anice, angelica, carota, carvi, sedano rapa, cerfoglio, coriandolo, cumino, finocchio, pastinaca, prezzemolo

 

Le Lamiacee

Basilico, gattaia comune, issopo, lavanda, maggiorana, marrubio, melissa, origano, rosmarino, santoreggia, salvia, timo

 

Le Solanacee

Alchechengi, melanzana, peperone, patate, tabacco, pomodori

 

Le Composite

Assenzio, carciofo, camomilla, cardo, cicoria, dragoncello, lattuga, tarassaco, salsefrica

 

Le Crucifere

Cavolo, crescione, rapa, ravanello

 

Le Liliacee

Aglio, asparago, erba cipollina, scalogno, cipolla, porro

 

Le Rosacee

Fragola, ciliegio, lampone, rovo comune, pero, melo, prugno

 

Le Cucurbitacee

Zucca comune, zucca da zucchine, cetriolo, melone

 

Le Chenopodiacee

Bietola da coste, barbabietola, spinacio

 

Le Leguminose

Fagiolo, fava, pisello

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