Semina e coltivazione dei peperoni

La pianta del peperone

Peperone e peperoncino sono lo stesso ortaggio (Capsicum annuum), tuttavia si differenziano molto per l’uso che ne facciamo in cucina, in quanto il primo è dolce e l’altro è piccante. Su InOrto abbiamo più volte parlato del peperoncino, ma mai del peperone.

Il peperone è un ortaggio ‘freddoloso’: le temperature ideali al suo sviluppo sono 16-18° durante la notte e 25-30° durante il giorno. E’ quindi decisamente una pianta adatta ai climi miti. Tuttavia con qualche precauzione si può coltivare ovunque in Italia.

Peperoni - InOrto
Peperoncini -InOrto

Questo non significa che per il peperone più fa caldo e meglio è, anzi: se il termometro supera i 30°, il peperone potrebbe essere soggetto a ‘cascola dei fiori‘ e nei giorni di ‘solleone’, se viene esposto per lungo tempo ai raggi del sole, potrebbe scottarsi e macchiarsi. Insomma il peperone è un ortaggio ‘sensibile’, da trattare con attenzione.

Il peperone: terreno e stagionalità

Il peperone si sviluppa bene in un terreno di medio impasto, cioè né troppo sabbioso, né troppo argilloso, fertile, profondo e con una buona quantità di calcio.

La pianta si sviluppa nel periodo primaverile-estivo, da aprile fino a ottobre-novembre circa, producendo a lungo se ben curato e mantenuto.

Preparare il terreno per il peperone

Il peperone è una pianta che ama il suolo ricco, quindi è ottimo il terreno al quale avremo aggiunto letame ben maturo o compost durante le fasi di preparazione del terreno.

E siccome consuma molto magnesio e ama il calcio, potrebbe essere utile distribuire anche del litotamnio (500 g per 10 mq) o della farina di roccia (2 kg per 10 mq). Questa accortezza ci è molto utile anche nella prevenzione del marciume apicale, che è simile al marciume apicale del pomodoro.

Il terreno deve essere lavorato accuratamente e ben pareggiato con un rastrello.

Semina e trapianto del peperone

La semina delle piantine

Per stabilire quando seminare il peperone, è fondamentale basarsi su alcuni parametri ambientali come le temperature. Il peperone, come abbiamo visto, necessita di temperature piuttosto elevate per germinare e anche i tempi di germinazione sono piuttosto lunghi (10-15 gg), per questo la semina viene quasi sempre effettuata in semenzaio. Se viviamo al Sud potremo seminare in gennaio-febbraio, ma se viviamo al Centro-Nord dovremo aspettare febbraio-marzo. Specialmente nelle regioni settentrionali si preferisce quasi sempre l’acquisto di piantine in vivaio, da trapiantare in pieno campo dalla metà di maggio in poi, o anche inizio maggio se si è fortunati con il meteo. Prima di questo periodo, è meglio proteggere le giovani piante dagli eventuali sbalzi climatici.

Quanto al terriccio per la semina delle piantine, è utile che sia di qualità, meglio se un substrato specifico per le semine, che è più fine. Non occorre mettere anche del concime insieme al terriccio perché le piantine nelle prime fasi vivono grazie alle riserve del seme.

Trapianto nell’orto

Nel trapiantare i peperoni in piena terra, su una fila o su due file, ricordiamoci che un peperone di taglia media necessita ci circa 60 cm di spazio in ogni direzione, pertanto teniamo tale distanza tra le piante e tra le file.

Scaviamo buchette fonde almeno quanto il panetto di terra e una volta inserita la piantina, ricopriamo. Bisogna poi premere delicatamente, evitando di schiacciare le radichette.

Avvicendamenti 

Nel programmare le rotazioni è importante non ripiantare il peperone sullo stesso terreno per almeno un paio di anni ed è consigliabile che sia seguito da un ortaggio appartenente ad un’altra famiglia. Per questo ricordo a tutti che il peperone appartiene alla famiglia delle solanacee e nel caso abbiate qualche dubbio leggetevi questo link sulle famiglie degli ortaggi.

Piantine di peperone - InOrto
Peperoni raccolti - InOrto

Cure colturali

Considerata la lunga durata del ciclo colturale del peperone, è bene curare con costanza le piante per assicurarci una produzione duratura.

Irrigazione

Il peperone necessita di acqua per tutta la durata del ciclo vegetativo, anche considerando che ha un apparato radicale piuttosto superficiale. Le piantine appena trapiantate richiedono irrigazioni costanti, sempre basate però su meteo e tipo di terreno.

Si possono notare facilmente dei segnali di stress idrico nelle giornate estive molto calde: vedremo le foglie ripiegate verso il basso. Per una corretta irrigazione è preferibile avere un impianto di irrigazione a goccia, che bagna solo il suolo lasciando asciutta la parte aerea, come prevenzione dalle malattie fungine.

Potature

Sebbene non strettamente necessarie, le potature a carico della pianta del peperone ci permettono di ottenere dei frutti più grandi e di mantenere le piante più arieggiate, e di conseguenza più sane.

Si inizia eliminando le foglie basali, che di solito ingialliscono, poi si devono anche eliminare le femminelle che, come nel caso del pomodoro, sono getti che si sviluppano all’ascella delle foglie. Dal fusto principale si dipartono i rami, e vanno scelti, in modo tale da lasciare alla pianta una struttura a 3 rami fino all’altezza di mezzo metro o poco oltre, poi da questi 3 rami terremo i rametti secondari sfoltendoli un po’, in modo da avere 6-7 rami totali. Le cimature di norma non sono necessarie.

Tutori

Sebbene il peperone non cresca in altezza come il pomodoro, si avvantaggia molto della presenza di un tutore come sostegno. Come dicevamo sopra, la pianta ha radici superficiali, e col peso dei frutti potrebbe cadere a terra, quindi una canna di circa un metro di altezza a cui legarla è molto utile.

Prevenire le avversità

Gli afidi possono attaccare le piante di peperone succhiando la linfa e deponendo molta melata traslucida e appiccicosa. Irroriamo prontamente del sapone molle al bisogno.

Il peperone va molto soggetto, in estate, alle scottature solari e al marciume apicale, spesso accompagnati l’un l’altro. Sono fisiopatie che si riconoscono per tacche depresse sul frutto, e si possono prevenire con l’irrorazione di caolino, nel primo caso, e con irrigazioni regolari e con apporto di calcio nella concimazione, per il secondo problema.

Gestione dell’erba infestante

Ripuliamo il terreno dalle infestanti, se possibile pacciamiamo con paglia o con i teli neri prima del trapianto delle piantine. Se non optiamo per la pacciamatura è utile scerbare regolarmente e zappare tra le file, e allora in questo caso rincalziamo le piante da quando raggiungono un’altezza di circa 30-40 cm. Addossare un po’ di terra alla loro base le aiuta a sostenersi.

Raccolta: come mantenere a lungo la produzione

Dopo un paio di mesi dal trapianto potremo iniziare a raccogliere i primi peperoni e anche se non saranno troppo maturi saranno ottimi per arricchire le insalate. I frutti del peperone maturano scalarmente, cioè non tutti allo stesso momento.

I primi frutti che si formeranno alla base saranno più grossi e la loro polpa più spessa, mentre quelli in alto, soprattutto a fine stagione, saranno più piccoli e sottili.

Sul finire della raccolta conviene eliminare un po’ di foglie per favorire una corretta irradiazione solare e una buona maturazione degli ultimi frutti. Per quanto riguarda i peperoni gialli o rossi aspettiamo che abbiano raggiunto la colorazione prevista da quella varietà prima di ultimare la raccolta.

Per mantenere a lungo la produzione, fino ad ottobre, è importante curare bene le piante, eliminando sempre le parti malate, tenendole sorrette con i tutori, irrorando caolino al bisogno e irrigando con regolarità.

Consociazioni

Il peperone è una pianta di grandi dimensioni, per cui la consociazione all’interno della stessa aiuola si rende possibile solo con verdure che si accontentano del bordo, o che crescono all’interno dell’aiuola tra una fila e l’altra traendo beneficio dalla leggera ombra che si genera. A questo proposito è ottima l’insalata, dato che in estate è penalizzata dall’insolazione continua. In esterno vanno benissimo anche cipolle e basilico. Quanto alle aiuole accanto, meglio evitare la vicinanza ad altre solanacee, se possibile.

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COMMENTI
6 commenti
  1. Pasquale
    Pasquale dice:

    Salve,
    siamo a fine ottobre; non tutti i peperoni sono maturati; i pochi rimasti sono verdi e non credo che riusciranno ad invaiarsi.
    A quaeto punto conviene aspettare ancora o estirpare il tutto e dare posto ad un’altra coltura?   
    (Pasquale)

    Rispondi
    • Stefano Pissi
      Stefano Pissi dice:

      Ciao Pasquale,
      è vero che fra le colture estive il peperone è quella che perdura maggiormente nell’orto, avvantaggiandosi del calore del terreno, in autunno, accumulatosi in estate.
      Se hai spazio per tenerli li lascierei, altrimenti raccogli tutto – maturi e immaturi – per fare una bella peperonata!
      Salute e buon orto.

      Rispondi
  2. Andrea
    Andrea dice:

    Salve,
    ho piantato dei peperoni, in questi giorni, in un terreno che credo non fosse stato concimato in fase di preparazione.
    A questo punto volendo arricchire il suolo cosa mi consigliate? Può essere utile spargere un po’ di stallatico, humus di lombrico, cenere di legna in superficie. O meglio tra un po’ un concime granulare sempre per agricoltura biologica? Grazie.
    (Andrea)

    Rispondi
    • Stefano Pissi
      Stefano Pissi dice:

      Ciao Andrea,
      adesso che hai da poco piantato i piccoli peperoni ti suggerisco di aspettare a fare subito delle concimazioni, fai passare dei giorni che vedi quando le piantine avranno ben attecchito, cioè vedrai foglioline verdi nuove che escono. A quel punto farei una concimazione in “copertura” si dice, meglio però con concimi più reattivi dello stallatico, ti consiglio il Guano o Pollina: entrambe le puoi anche sciogliere in acqua per fare così la fertilirrigazione.
      Salute e buon orto.

      Rispondi
  3. giulia
    giulia dice:

    Ciao,
    ho trapiantato il mio peperone rosso a fine maggio, in un vaso (30cm diametro) sul balcone. Ho mischiato terriccio con stallatico ovino e di cavallo.
    L’esposizione solare è di circa 6/7 ore, poi dall’una in poi resta all’ombra.
    Continua a far dei bei fiorellini bianchi, ma puntualmente diventano tutti marroncini secchi e cadono. É normale? C’é qualcosa che potremmo fare?
    In due mesi non é mai riuscito a mantenere un fiore o a fare un peperone.
    Grazie,
    (Giulia)

    Rispondi
    • Stefano Pissi
      Stefano Pissi dice:

      Ciao Giulia,
      quello che sta accadendo al tuo peperoncino si chiama cascola dei fiori, in generale la pianta decide di non far allegare i frutti a causa di uno stress che può avere diverse origini: Patologiche, ambientali, nutrizionali. Non vedendo la pianta e leggendo quello che scrivi sembra che la pianta vegeti bene ma gli manca irradiazione solare diretta, considerando che è un peperoncino potrebbe essere quella la causa, prova a spostare il vaso in pieno sole.
      Salute e buon orto.

      Rispondi

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6 commenti
  1. Pasquale
    Pasquale dice:

    Salve,
    siamo a fine ottobre; non tutti i peperoni sono maturati; i pochi rimasti sono verdi e non credo che riusciranno ad invaiarsi.
    A quaeto punto conviene aspettare ancora o estirpare il tutto e dare posto ad un’altra coltura?   
    (Pasquale)

    Rispondi
    • Stefano Pissi
      Stefano Pissi dice:

      Ciao Pasquale,
      è vero che fra le colture estive il peperone è quella che perdura maggiormente nell’orto, avvantaggiandosi del calore del terreno, in autunno, accumulatosi in estate.
      Se hai spazio per tenerli li lascierei, altrimenti raccogli tutto – maturi e immaturi – per fare una bella peperonata!
      Salute e buon orto.

      Rispondi
  2. Andrea
    Andrea dice:

    Salve,
    ho piantato dei peperoni, in questi giorni, in un terreno che credo non fosse stato concimato in fase di preparazione.
    A questo punto volendo arricchire il suolo cosa mi consigliate? Può essere utile spargere un po’ di stallatico, humus di lombrico, cenere di legna in superficie. O meglio tra un po’ un concime granulare sempre per agricoltura biologica? Grazie.
    (Andrea)

    Rispondi
    • Stefano Pissi
      Stefano Pissi dice:

      Ciao Andrea,
      adesso che hai da poco piantato i piccoli peperoni ti suggerisco di aspettare a fare subito delle concimazioni, fai passare dei giorni che vedi quando le piantine avranno ben attecchito, cioè vedrai foglioline verdi nuove che escono. A quel punto farei una concimazione in “copertura” si dice, meglio però con concimi più reattivi dello stallatico, ti consiglio il Guano o Pollina: entrambe le puoi anche sciogliere in acqua per fare così la fertilirrigazione.
      Salute e buon orto.

      Rispondi
  3. giulia
    giulia dice:

    Ciao,
    ho trapiantato il mio peperone rosso a fine maggio, in un vaso (30cm diametro) sul balcone. Ho mischiato terriccio con stallatico ovino e di cavallo.
    L’esposizione solare è di circa 6/7 ore, poi dall’una in poi resta all’ombra.
    Continua a far dei bei fiorellini bianchi, ma puntualmente diventano tutti marroncini secchi e cadono. É normale? C’é qualcosa che potremmo fare?
    In due mesi non é mai riuscito a mantenere un fiore o a fare un peperone.
    Grazie,
    (Giulia)

    Rispondi
    • Stefano Pissi
      Stefano Pissi dice:

      Ciao Giulia,
      quello che sta accadendo al tuo peperoncino si chiama cascola dei fiori, in generale la pianta decide di non far allegare i frutti a causa di uno stress che può avere diverse origini: Patologiche, ambientali, nutrizionali. Non vedendo la pianta e leggendo quello che scrivi sembra che la pianta vegeti bene ma gli manca irradiazione solare diretta, considerando che è un peperoncino potrebbe essere quella la causa, prova a spostare il vaso in pieno sole.
      Salute e buon orto.

      Rispondi

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