Contro afidi, funghi, lumache e insetti vari, abbiamo già visto ‘intrugli’ di ogni genere: decotti, infusi, macerati, manca solo la tisana della ‘buonanotte’ e poi abbiamo setacciato l’intera gamma di preparati vegetali! Ma non abbiamo esplorato il mondo delle polveri ‘magiche’. Che in verità di magico non hanno molto, ma tuttavia possono darci una mano per contrastare alcuni nemici dell’orto. Si tratta del calcare d’alghe o litotamnio, della polvere di roccia o farina di roccia, della bentonite, del caolino, della cenere di legna (di cui abbiamo già parlato) e di molte altre.

Queste ‘polverine’ sono sorprendenti: oltre a creare qualche problema ad afidi e funghi, si rivelano all’occorrenza degli ottimi ricostutuenti per le nostre piante e anche dei buoni ammendanti! Scopriamo insieme le proprietà di ciascuna, iniziando con il litotamnio.

Calcare di alghe o litotamnio – E’ una polvere di origine naturale ottenuta tritando le alghe rosse della Bretagna, che incrementa e aiuta lo sviluppo della pianta e allo stesso tempo ne aumenta le ‘difese’. Si usa prevalentemente per via fogliare: si miscela in acqua e si spruzza sulla pianta fino a copririla interamente. Questo strato di micro particelle cariche di carbonato di calcio, magnesio e molti altri micro elementi , previene l’attacco di funghi (peronospora , ticchiolatura, oidio) e mette in difficoltà l’apparato masticatore di molti insetti (tignola, altiche, dorifora della patat, ecc). Se ne usa 4 o 5 kg per ogni 100 litri di acqua, ma per il dosaggio conviene sempre leggere attentamente le istruzioni riportate sulla confezione acquistata. Perché sia efficace è utile ripetere il trattamento con una certa frequenza, ma evitate l’abuso perché come sempre ‘il troppo stroppia’ e una quantità eccessiva potrebbe soffocare la pianta. Al tempo stesso se dopo l’irrorazione dovesse piovere, è utile ripetere il trattamento.

Ma le proprietà del litotamnio non sono finite qui! Questa polvere può essere usata anche per dare un po’ di vitalità a terreni privi di vita dove è stato fatto abuso di concimi chimici o per correggere terreni troppo acidi. Dovremo invece fare attenzione a non usarlo in terreni già di per sé eccessivamente calcarei oppure sulle piante che non gradiscono il calcare!

Può inoltre essere usato nella inzaffardatura delle radici, prima delle messa a dimora degli alberi, oppure per mitigare i cattivi odori provenienti dal cumulo del compost o da quelli derivanti dalla preparazione di macerati vegetali, che dopo qualche giorno risultano quasi inavvicinabili a causa delle esalazioni emanate. Per saperne di più vi consiglio questo link sul litotamnio.

8 commenti
  1. Giovanni
    Giovanni dice:

    Ciao e complimenti per il sito 🙂
    Una domanda: il litotamnio è miscelabile con la poltiglia bordolese?
    Grazie.
    (Giovanni)

    Rispondi
    • Stefano Pissi
      Stefano Pissi dice:

      Ciao Giovanni,
      in via generale ti dico di si ma, prima di fare il mix leggi sempre bene attentamente cosa riportano scritte le due relative etichette, facendo attenzione alla voce compatibilità.
      Salute e buon orto.

      Rispondi
  2. Antonella
    Antonella dice:

    Buongiorno, vorrei usare questo prodotto sulla rucola per evitare che le pulci di terra buchino le foglie.
    Dopo quanto tempo è possibile raccoglierla e mangiarla?
    Grazie.
    (Antonella)

    Rispondi
    • Stefano Pissi
      Stefano Pissi dice:

      Ciao Antonella,
      gli insetti che attaccano la foglia della tua rucola sono dei coleotteri del genere Altica; creano tante piccole ferite da rendere “brutta” la pianta.
      Le polveri di alghe o Litoamnio forse riescono a rendere meno appetibile e più resistente la foglia agli attacchi ma non essendo degli antiparassitari veri e prorpi, non hanno un vero e proprio tempo di carenza da rispettare e quindi basta che tu lavi bene le foglie prima di consumarle.
      Salute e buon orto.

      Rispondi
  3. Gaetano
    Gaetano dice:

    Scusate ho un problema.
    Il prodotto mi intasa completamente l’irroratore, e dopo 2-3 schizzi si blocca.
    Ho provato anche a metterne meno della dose consigliata ma niente.
    Forse non lo miscelo bene: come devo fare?
    Grazie,
    (Gaetano)

    Rispondi
    • Stefano Pissi
      Stefano Pissi dice:

      Buongiorno Gaetano,
      scusa il ritardo nella risposta ma abbiamo avuto problemi tecnici.
      Per evitare che l’irroratore s’intasi subito ti suggerisco di filtrare il preparato utilizzando un colino a maglia fitta o anche un panno di cotone.
      Salute e buon orto.

      Rispondi

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  1. Macerato di ortica: come farlo, proprietà e durata | InOrto ha detto:

    […] Per attenuare gli odori sgradevoli si può aggiungere una manciata di farina di roccia o di farina di alghe, oppure qualche foglia di […]

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