L’acqua è indispensabile e usarla bene è un obbligo. Utilizzare l’acqua correttamente nell’orto significa rispettare le esigenze idriche di ciascuna pianta, evitando loro stress derivanti da cattive annaffiature. Per intendersi è inutile dare acqua a chi sete non ha e viceversa. Ma aldilà di informarsi bene sulle pratiche colturali che ogni ortaggio richiede, ci sono delle regole pratiche da seguire e a cui attenersi per annaffiare l’orto.

Regole piccole e facili, ma preziose sia per fare stare bene le nostre piante, che per evitare lo spreco di questo bene prezioso. Alcune le abbiamo già viste in un precedente articolo dedicato ai tempi e alle modalità di annaffiatura, ora guardiamone altre riguardanti la qualità e la quantità dell’acqua.

Evitare di usare acqua troppo fredda, soprattutto in estate quando il suolo è caldissimo. Questo comporterebbe un brusco abbassamento della temperatura del suolo e in alcuni casi provocare danni alle piante: per esempio nel caso delle carote le radici possono creparsi.

La temperatura ideale dell’acqua in estate dovrebbe essere intorno ai 15°, questo non vuol dire che dobbiamo aggirarci nell’orto con il termometro in mano, ma sapere che se prendiamo l’acqua fredda di un pozzo profondo e la giornata è cocente, forse è meglio lasciarla prima riscaldare in dei bidoni.

Evitare di usare l’acqua di dubbia provenienza, di cui non si conosce l’origine. Nel caso utilizzassimo l’acqua dei fossi è bene accertarsi se, prima di arrivare da noi, ha attraversato campi in cui è stato fatto impiego di diserbanti. Così come se viviamo in una zona industrializzata e utilizziamo l’acqua di un pozzo, forse varrà la pena farla analizzare. La presenza di sostanze tossiche nell’acqua non è da sottovalutare e talvolta basta fare dei piccoli accertamenti per stare lontani dai guai.

Evitare di irrigare con tubi di gomma sprovvisti di strumenti che diminuiscano la forza del getto dell’acqua. Se faremo cadere l’acqua con troppo violenza sul terreno dell’orto potremo causare problemi agli ortaggi. La forza dell’acqua tenderà a dilavare il terreno e portare alla luce le radici delle piante e, più saranno piccole, maggiore sarà il danno che subiranno. L’acqua va somministrata piano, piano, piano. Sarà sufficiente fare uscire un filo d’acqua dal tubo e appoggiarlo sul terreno, affinché l’acqua si propaghi con delicatezza anche in profondità. Con forza e in superficie è il peggio che si possa fare.

Evitare di annaffiare durante le ore più calde. Questa è una delle prime regole che impariamo quando iniziamo a coltivare un orto, ma è sempre bene ricordarla. Se irrighiamo nelle ore centrali della giornata: lo sbalzo termico tra acqua e terreno sarà maggiore, l’acqua evaporerà più in fretta, restando meno tempo a disposizione delle radici, e qualora cadesse sulle foglie (cosa che è quasi sempre meglio evitare in estate) si creerebbe ‘un effetto lente’ che le potrebbe scottare. Infine, cappello o non cappello, anche a noi il sole scotterebbe la testa! Insomma aspettiamo il tramonto e poi dedichiamoci con cura a questa operazione. E se quell’ora coincide con la preparazione della cena, cosa che a me succede puntualmente, chiedete AIUTO!!!!

Pensiamo sempre al tipo di radice che ha la nostra pianta, se è piccola e superficiale inutile dargli ettolitri di acqua, perché l’acqua scenderà in profondità, dove lei non arriverà mai. In questo caso dovremo annaffiare poco e frequentemente. Mentre se l’irrigazione riguarderà un albero da frutto, ci troveremo di fronte al problema inverso: inutile dare un piccolo secchiello d’acqua tutti i giorni, che evaporerà prima che arrivi alle sue radici, sarà invece molto meglio lasciare la gomma dell’acqua appoggiata vicino alla base per almeno 10 minuti e poi sospendere per una settimana.

Ricordiamo che una pianta ben pacciamata e ben nutrita con della sostanza organica (compost o concime) ha meno sete di una le cui radici sono sempre sotto il sole cocente e per giunta affamata!

foto di Chiot’s Run da flickr

4 commenti
    • nara marrucci
      nara marrucci dice:

      Salve Carlo
      Per la concimazione di fondo, da farsi quando il terreno è libero da qualsiasi coltura,
      consiglio di utilizzare del letame, o stallatico, ben maturo.
      La quantità media è di 30 kg per 10 metri quadrati di superficie coltivata.
      Per la modalità di lavorazione ti invito a guardare questo video sulla concimazione di fondo.
      Buon lavoro e buon Orto!

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  1. marco
    marco dice:

    Salve
    ho il mio piccolo orto abbastanza lontano da casa, (circa 1/2 ora), e lo irrigo verso le 6 del mattino. É troppo presto?
    (Marco)

    Rispondi
    • Stefano Pissi
      Stefano Pissi dice:

      Ciao Marco,
      ci piace sempre evidenziare la passione di voi ortisti avete e che la mattina dedicate un pò di tempo al vostro pezzo di terra, amore vero!
      Specialmente in quest’estate particolarmente calda mi sembra che le sei de mattino sia un orario perfetto per dare l’acqua – abbondante mi raccomando – alle tue piante.
      Salute e buon orto!

      Rispondi

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