Piante aromatiche da usare in cucina

Piante aromatiche: una delizia di colori, profumi e sapori

Chi scopre la bellezza e le potenzialità delle piante aromatiche per cucina ne resta quasi sempre affascinato in modo irresistibile. La loro coltivazione è spesso così soddisfacente che si inizia a piantarne sempre di più e ovunque: nell’orto, nelle bordure, nei vasi, e anche ai piedi di alberi e arbusti.

Menta -InOrto

Le erbe aromatiche ci donano tanti effetti positivi in svariati modi e ambiti:

  • Le possiamo usare in cucina per insaporire i più diversi piatti, e in certi casi servono esse stesse come ingrediente principale di ricette (come il basilico per fare il pesto). Incrementare l’utilizzo delle erbe aromatiche in cucina ci permette di dare sapore a tanti alimenti, riducendo l’uso del sale ad un livello ottimale per la nostra salute
  • Rivestono un ruolo ecologico negli orti perché contribuiscono ad attirare le api (soprattutto la lavanda) e altri insetti utili sia nell’impollinazione delle colture, sia nell’antagonismo con insetti nocivi
  • Trovano un posto di tutto rispetto nei giardini sensoriali, chiaramente per i loro aromi, ma anche per i loro colori e la sensazione tattile che donano se accarezzate. Su quest’ultimo punto ricordiamo la Salvia argentea, dalle foglie pelose e piacevolissime da accarezzare.
  • La maggior parte di esse sono anche piante officinali, molto impiegate nella fitoterapia e in erboristeria nel curare vari disturbi.

Ma ora concentriamoci su come coltivare al meglio le piante aromatiche da cucina, per averne fresche tutto l’anno e conservarne anche un po’.

Rosmarino - InOrto

Coltivare le erbe aromatiche

Nella coltivazione delle piante aromatiche, chiamate anche erbe aromatiche, è importante tenere conto del fatto che ciascuna presenta le proprie caratteristiche, oltre ad aspetti comuni.

Intanto è bene sapere che molte di esse amano trovarsi al sole, in posizioni in cui riescono a sprigionare al meglio i loro aromi. Tra le eccezioni potremmo citare la menta e la melissa, che si trovano bene in penombra.

Altra caratteristica comune è che non dovremmo concimarle troppo, se vogliamo che restino sempre belle profumate. Basta un moderato intervento a primavera, per esempio distribuendo dello stallatico alla base e zappettando per incorporarlo alla terra.

In genere si inizia la coltivazione partendo da piantine da trapiantare nel luogo scelto, all’aperto o in vaso.

Moltiplicare le aromatiche

Per moltiplicare facilmente le erbe aromatiche potrete praticare le talee, ovvero il taglio di rametti da mettere a radicare. Basta eliminare le foglie basali, mettere il rametto in un vasetto pieno di terriccio, ricordarsi di mantenerlo sempre umido e attendere che, grazie agli ormoni naturali, il rametto emetta delle nuove radici. Scegliete i rametti da una pianta bella e sana, dato che i nuovi esemplari non saranno altro che suoi cloni.

Altri metodi di propagazione di queste piante sono la divisione dei cespi e la propaggine. Nel primo caso si divide letteralmente la pianta in due parti, compreso l’apparato radicale, e ognuna diverrò un esemplare a sé. Nel secondo caso si interra un ramo ancora attaccato alla pianta. Una volta che avrà radicato, questo potrà essere separato dalla pianta madre e vivrà di vita propria.

Le erbe aromatiche comuni

Basilico

Rispetto alle altre erbe aromatiche, che sono perenni o biennali, il basilico è una specie annuale. Questo significa che ogni anno dovremo piantarne di nuovi, che durano tutta l’estate fino all’autunno. Il basilico può dare una grande produzione di foglie e inebriarci con il suo profumo intenso, ma è anche piuttosto delicato: se piantato troppo presto in primavera può soffrire il freddo e con l’umidità può essere attaccato dal fungo patogeno della peronospora. E’ meglio aspettare, e piantarlo in primavera inoltrata, in una posizione assolata. Deve essere annaffiato spesso e non appena emergono le infiorescenze, in estate, queste vanno cimate regolarmente. In questo modo la pianta si manterrà giovane a piena di foglie.

Il basilico viene consumato fresco e anche nella preparazione del noto pesto, ma può anche essere congelato.

Rosmarino

Il rosmarino è una pianta arbustiva sempreverde dal profumo veramente intenso e gradevole. Come ornamentale, potete scegliere anche il rosmarino prostrato, che fiorisce in abbondanza e ricopre i muretti sottostanti con le sue cascate di rami.

Il rosmarino è piuttosto resistente al freddo e anche ad una moderata siccità. Non annaffiatelo troppo, altrimenti potreste vedere tanti aghi ingiallire.

La raccolta può avvenire in qualsiasi momento dell’anno, tagliando i rametti che servono di volta in volta. A me piace molto condire i ceci con olio extravergine di oliva e rosmarino finemente tritato, ma questo è solo un esempio tra i tanti. Il rosmarino viene ampiamente utilizzato negli arrosti e nelle altre pietanze da forno, ma anche in padella. La pianta viene già in parte potata da questo uso intenso, ma interventi di taglio veri e propri possono essere realizzati per sfoltire l’arbusto e dargli forma.

Salvia

Della salvia esistono tantissime specie e varietà, la cui più comune è la Salvia officinalis. La pianta è perenne e se ne utilizzano le foglie per insaporire le diverse pietanze. Le foglie della salvia possono anche esser fritte in pastella, insieme alle patate, ad esempio.

La salvia richiede poche irrigazioni e una certa pulizia dalle parti secche. E’ piuttosto sensibile all’oidio o mal bianco, malattia fungina che si manifesta con chiazze biancastre e farinose sulle foglie. Ai primi segnali di comparsa di questo problema, è utile spruzzare su tutto il fogliame del bicarbonato di sodio (circa 7 grammi al litro).

La potatura della salvia si realizza di norma in autunno, con tagli di accorciamento, sfoltimento e pulizia dai fiori appassiti.

Erba cipollina - InOrto
Cestino basilico - InOrto

Origano e maggiorana

Sono due specie diverse dello stesso genere, rispettivamente Origanum vulgare e Origanum majorana. Entrambi sono caratterizzati dall’essere piccoli arbusti dalle foglie minute e profumatissime. Richiedono annaffiature regolari ma mai eccessive, da aumentare nel caso di coltivazione in vaso.

L’origano viene più spesso usato da solo, ad esempio sulla pizza, mentre la maggiorana può facilmente essere messa insieme ad altre spezie. Insaporisce molto piatti di carne e di verdure, ma dona anche un tocco speciale ai risotti.

Timo

Il timo è un grazioso arbusto molto compatto, dalle foglie minuscole portate da rami molto sottili ed estremamente fitti. Lo si trova anche nella variante timo limone, proprio perché le sue foglie sprigionano un piacevole profumo che ricorda l’agrume.

Il timo può insaporire un gran numero di piatti a base di carne, pesce e verdure, nonché risotti. Anche in una frittata di zucchine o una frittata di porri può trovare un valido posto come insaporitore.

Erba cipollina

L’erba cipollina è una pianta della famiglia botanica delle liliacee, e quindi imparentata con cipolle, aglio, porri e scalogno. L’erba cipollina in fioritura è deliziosa con i suoi fiori tondi rosati, che attirano anche molte api. In cucina si utilizzano le sue foglie sottili dal leggero sapore della cipolla. Interessante la preparazione della frittata all’erba cipollina.

Menta

La menta, di cui esistono diverse specie e varietà, è una specie da coltivare con attenzione: tende a divenire infestante, poiché si propaga abbondantemente con i suoi rizomi striscianti. Meglio coltivarla in vaso, in modo che abbia uno spazio confinato. La menta va irrigata spesso e cresce velocemente. In estate la menta trova uso nei cocktail, alcolici e non, e in una bevanda davvero deliziosa a base di sciroppo di sambuco, insieme ad acqua e limone.

Prezzemolo: ortaggio o aromatica?

Il prezzemolo trova collocazione sia tra le erbe aromatiche sia tra gli ortaggi. Nel primo caso lo si intende, giustamente come specie da condimento, che si usa tantissimo ad esempio per fare i battuti o per condire il pesce. Ma può anche essere annoverato tra gli ortaggi nel senso che viene piantato di norma in una delle aiuole dell’orto, o in consociazione ai pomodori, come del resto avviene per il basilico.

Il prezzemolo può essere seminato direttamente nell’orto dall’inizio della primavera, ma dato che ha tempi di germinazione lunghissimi, anche di un me

se, e nel frattempo tutte le erbacce crescono e lo ricoprono. Allora, soprattutto per chi è alle prime armi, è consigliato comprare le piantine pronte per il trapianto, o seminarle in proprio negli alveoli. Sono pronte quando sono alte 4-7 cm e si possono mettere nel luogo desiderato distanziandole di appena 15-20 tra loro. Dovremo annaffiarle e tenerle pulite dall’erba, e in poco tempo poi potremo raccoglierle semplicemente tagliando le foglie. L’importante è non andare troppo in basso con la lama, perché in questo modo le piante ricresceranno rapidamente. Il prezzemolo, se ben curato, può durare tranquillamente fino alla primavera successiva, quando andrà in fioritura

Lavanda

La lavanda è una pianta molto bella e capace di svilupparsi molto in

larghezza. Le sue foglie grigio-verdi sono adatte a creare degli abbinamenti di colori in giardino e anche la fioritura, che di norma avviene a giugno, è spettacolare. La lavanda è una pianta perenne di cui esistono varie specie, la cui più nota è la Lavandula.

La lavanda è una specie perenne, quindi oltre alle normali concimazioni e irrigazioni, bisogna potarla a fine inverno e dopo la fioritura. Nel primo caso diradiamo e scorciamo i rametti, nel secondo tagliamo via le infiorescenze appassite.

Sebbene la lavanda sia utilizzata soprattutto a scopo ornamentale e cosmetico, e meno per la cucina, questo non significa che non la si possa mangiare. Si trovano, per esempio delle ricette di risotto alla lavanda, che potrete provare per fare una bella figura con la lavanda del vostro giardino.

Altre erbe aromatiche

Per parlare esaustivamente di erbe aromatiche ci vorrebbe un libro intero, ma mi piacerebbe almeno lasciarvi qualche spunto sulla possibilità di provarne anche altre: il finocchietto selvatico e l’aneto, il levistico anche detto “sedano di montagna”, la santoreggia, il coriandolo, molto utilizzato nella cucina mediorientale. Interessantissima anche l’erba stevia, Stevia rebaudiana, dalle foglie dolci ma prive di calorie, e ormai ampiamente utilizzata come dolcificante.

Basilico in cucina - InOrto

La raccolta delle erbe aromatiche

Per la raccolta delle erbe aromatiche ci dobbiamo basare caso per caso. Molte specie hanno un loro tempo balsamico, ovvero un momento nel quale è massima la concentrazione dei loro aromi. Per l’origano e la maggiorana, ad esempio, dovremmo fare la raccolta ad inizio fioritura. La lavanda sicuramente va raccolta in fioritura piena.

Ma per le specie perenni di cui ci interessano le foglie, come salvia e rosmarino, l’epoca di raccolta è certamente più elastica. La melissa e la menta vanno raccolte prima dell’autunno, in quanto la loro parte aerea poi si sciuperebbe. Tagliate alla base, ricacceranno nuovi steli con l’arrivo della primavera successiva.

Conservazione delle erbe aromatiche

Per molte delle specie sopra descritte è preferibile il consumo fresco, ma in alcuni casi la conservazione è l’unico modo per poter continuare a godere delle piante aromatiche in cucina per tutto l’anno. L’essiccazione vale allora la pena ad esempio per origano, maggiorana, timo, santoreggia, di cui possiamo realizzare barattoli pieni di spezie adatte ad insaporire tantissimi piatti, anche in mix.

La melissa essiccata e messa in barattoli ci servirà a lungo come tisana rilassante.

Salvia - InOrto

Per essiccare le aromatiche potremo affidarci semplicemente all’aria, appendendo i classici mazzi, meglio se ricoperti da panni leggeri e traspiranti, in modo da evitare che prendano polvere. Una volta secche, potremo sbriciolare finemente il tutto.

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