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fagiolini-bianchi-viola-verdiI versatili fagiolini possono presentarsi nei colori più svariati verdi, gialli, viola o addirittura neri. Hanno altezze che variano dai 30 ai 60 cm, possono essere con o senza ‘fili’ (esistono fagiolini wirless! proprio come i dispositivi elettronici!) e più o meno sottili. Sono nutrienti e si prestano alle preparazioni culinarie più disparate, ma sono ottimi anche come semplice insalata.

E se nel post precedente abbiamo imparato come coltivare i fagiolini nani, adesso cerchiamo di capire quali sono le varietà più adatte ai nostri gusti…

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I romani definivano se stessi ‘fortissimi viri et milites strenuissimi ex agricolis’, ovvero un popolo valoroso che proviene dal mondo agricolo. Erano legati alla terra perché ne conoscevano l’importanza per il sostentamento della popolazione, e scrivevano tanto di filosofia quanto di agricoltura. Tra gli autori di trattati di agricoltura, in prosa o in versi, troviamo Catone, Varrone, Virgilio, Plinio e Colummella.( * ) E molte delle cose scritte allora sono ancora oggi validissime!

Forti di questo ‘passato agricolo’ ci sono tutt’ora nella capitale persone e associazioni che intendono riscoprire e recuperare quanto perduto in questo senso, creando orti sociali e giardini condivisi. Uno fra tutti il progetto didattico Hortus Urbis, nato dalla collaborazione tra Zappata Romana, associazione formata da architetti che da tempo si occupa di censire tutti gli spazi verdi all’interno della capitale, e l’ente pubblico che gestisce il Parco dell’Appia Antica.

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Il mio lavoro mi porta a stare sempre in giro, ma sono un amante di tutte le piante che producono cose buone da mangiare e non solo. Sul mio balcone ho pomodori, peperoni e insalate, ma lo spazio è minimo. Sarebbe bello avere un poco di terra dove coltivare le tue soddisfazioni.

Per questo sarei interessato a trovare del terreno, seppure piccolissimo, nei pressi della mia abitazione. Io abito a Roma zona Trullo. Grazie 1000

(Gianluca – Roma)

Risposta

Ciao Gianluca, non so se esistono piccoli appezzamenti di terreno in vendita nella tua zona, però posso consigliarti di controllare se ci sono orti sociali o giardini condivisi. Come? Guarda con attenzione questa mappa degli orti sociali della capitale , magari ce ne sono alcuni vicino a dove abiti altrimenti scrivi a Zappata romana, che è un’associazione molto attiva in questo ambito. Un saluto e buona ricerca!

Dopo New York, Parigi, Londra e molte altre città europee anche a Roma gli orti condivisi stanno sempre più prendendo piede, o forse è più corretto dire terreno. Spazi verdi, per lo più pubblici, abbandonati e senza manutenzione, sottratti  all’incuria e al degrado da gruppi o associazioni di cittadini volenterosi di dare dignità ad aree dimenticate. Grazie all’iniziativa degli abitanti queste aree si trasformano con il tempo in orti, piccoli giardini, aree gioco, dove è possibile incontrarsi e lavorare insieme ad un progetto. In nome della natura si creano dei luoghi di aggregazione dove ciascuno è responsabile di uno piccolo spazio urbano e del verde che ne fa parte.

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Nel 2004 è stato restaurato e aperto al pubblico. Nel 2009 è stato richiuso. Un vero peccato: l’orto di Santa Croce in Gerusalemme a Roma, era molto più di un ‘orto’: era il sunto massimo del motto ‘ora et labora’, un luogo dell’anima dove contemplazione, simbologia, cura e pazienza si incontravano in un connubio perfetto.

Per anni si è potuto visitare su appuntamento, ma adesso (sembra a causa delle troppe interferenze mondane) lo si può ammirare solo dal bellissimo cancello, opera dell’artista greco Jannis Kounellis. Ve lo propongo perchè possiate almeno sapere della sua esistenza, perchè se andate a Roma possiate almeno ammirarlo dalle trame del cancello in ferro battuto e vetro colorato, e perchè mi auguro che presto si possa tutti tornare a goderne la bellezza.

foto da wikimedia

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