E’ già autunno conclamato. L’aria si è fatta fresca e frizzante e per andare nell’orto aggiungiamo ormai uno strato al nostro abbigliamento. Anche le piante, come noi, iniziano a sentire freddo e dovremo preoccuparci di ripararle prima che sia troppo tardi.
Se abbiamo un piccolo orto sul balcone possiamo iniziare, almeno durante la notte, a predisporre le prime protezioni contro le basse temperature con dei teli di tessuto non tessuto. Sarà poi buona regola proteggere le radici delle piante più delicate con della paglia, mentre nei vasi dove le colture sono terminate, possiamo cominciare le operazioni di concimazione per preparare il terreno alle nuove colture invernali.

I preparati vegetali (

Angelo ci ha scritto da Roma mandandoci una bellissima foto. Ma Angelo ha anche una bellissima storia da raccontare. Questa storia si chiama “L’orto Anna Magnani”, il progetto scolastico dell’Istituto Comprensivo Fontanile Anagnino di Roma.
Se dopo l’intensa produzione estiva in un angolo del vostro balcone si è creato un po’ di spazio, vi consiglio di riempirlo con dei bei finocchi (Foeniculum vulgare dulce). Primo perché il loro fogliame è estremamente decorativo e sul terrazzo, anche in mezzo a dei fiori, è sempre di grande effetto. Secondo perché è uno di quegli ortaggi che cresce bene e dà sempre soddisfazione.
Ecco un appuntamento per studiosi dell’orto. “Orti botanici e orti agrari” è la mostra che si terrà nella Biblioteca dell’Accademia Nazionale di Agricoltura di Bologna dal 22 al 25 settembre, nell’ambito della manifestazione Artelibro, il festival del libro d’arte.



Il nostro orto ci parla. I nostri legumi, le nostre verdure svolgono con noi un dialogo muto e complesso. Un dialogo che può regalarci emozioni inattese e verità insospettabili come solo quelle della natura possono essere. E’ questo linguaggio, quello dei fiori e in alcuni casi delle verdure, che impara a parlare Victoria, la protagonista di questo bel romanzo di Vanessa Diffenbaugh. Edito in Italia da Garzanti, è il caso letterario dell’anno. 
