Articoli

Come consuetudine iniziamo il mese con l’elenco dei piccoli lavori dell’orto. Può sembrare noioso, ma utile. E’ come quando andavamo a scuola che sapevamo già la lezione, ma ripassarla ci aiutava a tenerla a mente e a non dimenticare dettagli importanti.

Ecco allora un piccolo ripasso per l’orto di novembre.

-Preparare il terreno per gli impianti primaverili ma solo se il suolo è ben asciutto.

-Pulire le aiuole dalle colture ultimate, vangare o zappare se necessario e somministrare sostanza organica al terreno.

Continua a leggere

E’ già autunno conclamato. L’aria si è fatta fresca e frizzante e per andare nell’orto aggiungiamo ormai uno strato al nostro abbigliamento. Anche le piante, come noi, iniziano a sentire freddo e dovremo preoccuparci di ripararle prima che sia troppo tardi.

Se abbiamo un piccolo orto sul balcone possiamo iniziare, almeno durante la notte, a predisporre le prime protezioni contro le basse temperature con dei teli di tessuto non tessuto. Sarà poi buona regola proteggere le radici delle piante più delicate con della paglia, mentre nei vasi dove le colture sono terminate, possiamo cominciare le operazioni di concimazione per preparare il terreno alle nuove colture invernali.

Continua a leggere

Settembre è il mese dei cambiamenti. Durante le vacanze, immobilizzati dal troppo caldo, pianifichiamo i progetti a venire. E settembre ci trova pimpanti e carichi di buone intenzioni.

Nell’orto sappiamo che tanti ortaggi estivi ci stanno regalando gli ultimi raccolti e presto ci saluteranno portandosi via i colori e i profumi dell’estate, ma se siamo stati previdenti avremo nuovi ospiti da accudire e altri da accogliere. Quindi via quello sguardo melanconico da fine estate e approfittiamo dell’ambrato autunno alle porte.

Nel frutteto

Raccogliamo le pere e le mele e tagliamo i getti che talvolta compaiono sul tronco di questi alberi. Controlliamo anche le noci che in alcune zone potrebbero essere già pronte. Se abbiamo intenzione di arricchire il nostro frutteto con qualche novità, questo è il momento degli acquisti e della messa a dimora.

Continua a leggere

Il caldo si fa sentire fin troppo e se non fosse che dobbiamo raccogliere quello che abbiamo seminato, nell’orto talvolta eviteremo volentieri di andarci. Ma zucchine, fagioli, fagiolini, lattughe, melanzane, peperoni, prezzemolo, basilico, meloni e naturalmente pomodori ci aspettano lì  ogni mattina, pronti per essere colti ed essere portati a tavola. E questa è una gran gioia!

Approfittiamo dell’aria fresca della mattina per pacciamare le piante che ancora devono produrre per evitare l’evaporazione dell’acqua.

Rincalziamo le patate e tutte le piante che hanno un avvallamento alla base del fusto, dovuto alle ripetute annaffiature.

Continua a leggere

Giugno nell’orto è un mese ricco di ricompense. Se abbiamo seminato presto possiamo già raccogliere basilico, bietola, carote, lattughe, piselli, prezzemolo, sedano e zucchine. Certo la pioggia che è scesa in questi giorni non facilita i lavori: “l’acqua di giungo fa piangere il mugnaio”, dice un vecchio proverbio, per evitare che faccia piangere anche l’ortocultore, tra uno scroscio d’acqua e l’altro, vediamo cosa possiamo fare.

Rincalziamo i fagioli, le patate, i pomodori, le melanzane i peperoni e i piselli (se avete seminato tutti questi ortaggi siete dei fenomeni e mi aspetto da voi numerosi consigli per chi è meno esperto!)

Pacciamiamo gli ortaggi che sentono maggiormente la mancanza di acqua o la concorrenza delle erbacce.

– Prepariamo i tutori per fagioli e fagiolini rampicanti.

– Leghiamo i cespi dell’indivia riccia per effettuare l’imbianchimento. In genere questa operazione si fa sulla pianta assolutamente asciutta 15-20 giorni prima della raccolta.

Continua a leggere

“L’Epifania tutte le feste le porta via”. Non ho trovato niente di più originale per ricordarvi che le vacanze sono terminate e che purtroppo il nostro orto è ancora là bisognoso di cure. Però potete consolarvi, perché se avete trascorso le feste frequentando tavole imbandite sicuramente il vostro giro vita ne ha risentito: e allora cosa c’è di meglio di un po’ di movimento all’aria aperta?

– Se il terreno non è gelato e ancora non lo avete fatto, vangate la terra per portare in superficie i parassiti che così vengono distrutti dal freddo. Non è che ce l’abbiamo con loro è solo questione di sopravvivenza, dei nostri ortaggi naturalmente!

– Conservate la cenere di stufe e caminetti in un bidone o aggiungetela al compost, come concime ricco di potassio, che poi distribuirete alla base delle vostre piante.

– Ponete a germogliare in un locale luminoso, a 12°-15°, le patate che poi intenderete utilizzare per la semina: febbraio e marzo sono vicini e presto dovremo procedere.

– Se possedete delle serre ricordatevi di arieggiarle nelle ore più calde per evitare eccessivi ristagni di umidità e l’insorgere di marciumi.

– Iniziamo inoltre le prime potature nel frutteto. Mi raccomando occhio alle forbici! Se non vi sentite sicuri chiedete consiglio ad un vicino più esperto e, se il vicino ha traslocato, scrivetemi: proverò  a spiegarvi per iscritto come effettuare i tagli necessari.

– Contro larve, afidi, ma soprattutto cocciniglie in questo mese è utile  fare un trattamento con l’olio bianco, un prodotto a bassissima tossicità e compatibile anche con l’agricoltura biologica, che possiamo trovare in qualsiasi vivaio o consorzio agrario. Se però anche questo vi sembra troppo provate a spazzolare i tronchi per eliminare i muschi, le uova e le larve degli insetti che si annidano nelle screpolature della corteccia.

– E adesso rilassatevi andando a raccoglieri i cavoli, che dopo le gelate hanno migliorato sapore e consistenza.

foto di spratmackrel e di ModernHeartist Photography da flickr

Pensavate che con l’avvicinarsi delle feste potessimo goderci anche noi ortonauti un meritato riposo? Non del tutto, l’orto non ama la solitudine e richiede ancora un po’ della nostra compagnia, ma consolatevi le cose da fare in dicembre non sono molte, guardiamole insieme e rimbocchiamoci le maniche.

– Se vivete nelle località a clima mite (beati voi!) potete ancora seminare fave, piselli e valerianella. Inoltre, ora o mai più, possiamo mettere a dimora anche agli e cipolle.

– Anche il frutteto vuole la sua parte e, se il tempo non è troppo inclemente, si possono piantare nuovi alberelli, che potranno radicare durante l’inverno prima della ripresa vegetativa, magari affiancandogli dei tutori per aiutarli a non soccombere ai gelidi venti invernali.

– Proteggere dal freddo le aiuole o vasi che ospitano ancora qualche ortaggio (lattuga, carote, etc.)  coprendoli con del tessuto non-tessuto.

– Raccogliere, prima delle gelate, gli ultimi cavolfiori. Per una protezione improvvisata e di breve durata potete sollevare sulla testa del cavolo le foglie esterne, proprio come un foulard per un mal di denti .

– In giardino ultimare le vangature e le lavorazioni del terreno, dopo avere aggiunto abbondante sostanza organica, e poi lasciate che le piogge e il gelo facciano il resto, affinando e preparando il suolo alle semine primaverili. Per una volta che siano gli agenti atmosferici a sudare per noi!

foto di Rob Watling da flickr

Ogni mese una piccola fatica, ma in compenso il nostro orto sarà pronto a ripagarcela. O almeno si spera!

– Controllate che le vostre piante abbiamo il piede coperto di terra, altrimenti rincalzatele, le troppe annaffiature potrebbero avere scoperto loro il colletto.

– Arieggiare il terreno zappettando attorno alle piante e rompendo la crosta in superficie. Attenzione alle radici.

– Nei vasi in cui le colture sono terminate,  cominciare le operazioni di concimazione, fertilizzazione per le nuove colture invernali.

– Predisporre le prime protezioni per i climi freddi con tessuto non tessuto o paglia per proteggere il piede della pianta e le radici.

foto di kiki follettosa da flickr

© 2021 Bonduelle InOrto