A Castel Ruggero, nelle colline del Chianti, si trova un giardino dove regna la Biodiversità tra piante, fiori ed ortaggi insoliti.

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CONTATTI
Inorto.org è dal 2011 il punto di riferimento per gli ortisti italiani, e fornisce preziosi consigli sia ai più esperti che a nuovi interessati.
L’obiettivo di Bonduelle è ispirare la transizione verso una dieta a base vegetale per contribuire al benessere delle persone e del pianeta. In questo contesto si inserisce InOrto, simbolo dell’amore per la terra e del rispetto dell’ambiente.
Bonduelle Italia s.r.l.
Via Trento, 1
24060
San Paolo d’Argon (BG)

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L’obiettivo di Bonduelle è ispirare la transizione verso una dieta a base vegetale per contribuire al benessere delle persone e del pianeta. In questo contesto si inserisce InOrto, simbolo dell’amore per la terra e del rispetto dell’ambiente.




Curare le piante con altre piante non solo è possibile, ma anche auspicabile se vogliamo un orto bio che rispetta la natura. Le piante più utili a questo scopo sono l’ortica, l’equiseto e la felce aquilina, ma anche la lavanda e altre aromatiche.
Dobbiamo provare a pensare al nostro orto-giardino come ad un microcosmo di biodiversità. Dove ogni pianta e ogni animale giuoca un ruolo fondamentale e contribuisce a creare un equilibrio, grazie al quale tutti gli esseri viventi che lo abitano stanno bene e in salute. Noi in primis.
La terra nuda in natura non esiste. E’ sempre coperta da erbe, da foglie, da fronde, da piante. Una terra senza niente sopra è una terra povera. Nel nostro orto puliamo, sarchiamo o, come diceva mia madre, scerpiamo le ‘erbacce’, per lasciare maggiore spazio ai nostri ortaggi ed evitare che le malerbe entrino in competizione con essi inibendone la crescita. Ma chiariamo una cosa: non esistono ‘erbacce’, le erbe sono tutte buone e utili in natura, diciamo piuttosto che ci sono erbe infestanti che crescono nel posto sbagliato, guarda caso proprio dove noi abbiamo deciso di fare il nostro ‘orto-giardino’.
Fare l’orto ai tempi del Coronavirus non è facile! Tanto per iniziare dobbiamo sperare di non averlo lontano dalla propria abitazione, perché altrimenti non ci è neppure concesso raggiungerlo. Almeno in alcune regioni…è di ieri mattina la notizia che la Regione Toscana ora dà la possibilità agli agricoltori amatoriali di raggiungere, nel proprio comune ma anche fuori, il proprio orto, non più di una volta al giorno e massimo a due persone dello stesso nucleo familiare. E’ già un bel risultato! Perché non sono pochi quelli che hanno un piccolo appezzamento nella periferia del proprio centro abitato, che in questo momento, vista la bella stagione, ‘friggono’ per poterlo raggiungere, per ripulirlo dalle erbacce e poi seminare, trapiantare e avere al più presto qualcosa da raccogliere per alleggerire, anche se di poco, il bilancio familiare, ma soprattutto avere il piacere di assaporare prima possibile il gusto unico dei propri ortaggi.
La caratteristica principale dell’orto di Mara è la generosità. Non mi riferisco alla produttività, che pure c’è, ma alla donazione continua che Mara fa delle sue pianticelle. Vi sfido ad andare a trovarla e venire via a mani vuote. Impossibile!