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Ortisti, salve.

PROLOGO AL CARCIOFO

“La alchachofa de tierno corazon se vistio de guerrero…” (Cit.)*

Carciofo Guerriero.
#photopissi

Come il primo amore, anche il carciofo, primo incontro nel mio orto, ritorna sempre nei giri di boa della mia vita! Per questo non lo scorderò mai.

PIACERE, CARCIOFO!

Botanicamente Cinara scolymus L, pianta del genere delle Asteracee, parente cioè di indivie, cicorie, lattughe, margherite, ecc…
È un ortaggio erbaceo vivace, che si sviluppa dalla base (la rosetta) con foglie grandi e costolute.
E’ rustico, si mantiene verde anche durante gli inverni e le estati mediterranee (se non troppo severi) ma, anche se dovessero seccarsi le foglie sopra, non temete, la pianta, sotto, rimane viva proprio grazie alle sue radici robuste.
Quindi, la sua forza vitale sta proprio nell’apparato radicale, potente, che affonda nel terreno anche fino ad un metro di profondità. La radice più in superficie, invece, si ispessisce creando degli ingrossamenti (detti rizomi) che risultano essere riserve di acqua, sostanze nutritive e germogli, grazie ai quali la pianta può rinascere nuova in primavera e in autunno.

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Ciao,
sono un appassionato della natura e coltivo l’hobby dell’orto!
Vivo a Cerveteri in provincia di Roma e lavoro a Roma nel campo televisivo. Il mio sogno sarebbe quello di riuscire a vivere facendo il contadino.
In due bancali ho messo dei carciofi consociati con cipolle, adesso che i carciofi sono finiti,che cosa posso trapiantare nello stesso bancale per l’estate?
Grazie,
(Giovanni – Cerveteri – Lazio)

Risposta

Ciao Giovanni,
grazie per tutto quello che ci racconti della tua vita…sogni agresti compresi!
La pianta del carciofo – come puoi anche leggere nell’articolo qui linkato – è uno degli ortaggi perenni come fragole, asparagi ecc. ecc. quindi non andrebbe tolta dalla terra ma coltivata fino alla prossima produzione. Se vedi però che devi ricavare altro spazio allora merita che tu trovi un bancale specifico per loro, questo il nostro suggerimento.
Salute e buon orto.

Sono un pricipiante appassionato, volevo chiedervi quando si spiantano i figlioletti dei carciofi x ripiantarli. Grazie

 ( Giuseppe )

Risposta

Caro Giuseppe, i carducci da me in Toscana, come in molte altre parti d’Italia, si prelevano e si trapiantano in autunno, ma se abiti in zone dove il clima resta sempre mite puoi farlo anche in seguito.

Se invece da te è arrivato il freddo non ti resta che aspettare ed eseguire l’impianto in primavera, avendo cura di scegliere i carducci più maturi e di cimarli (tagliare le foglie in punta, come si fa per le talee).

Per avere delle informazioni in più leggi  il post che parla di quando e dove seminare il carciofo. E per finire ecco un video su come prelevare e trapiantare i carducci dei carciofi.

Saluti, buon anno e buon orto!

Mi chiamo vittorio e vivo a Santo Domingo da 16 anni e mi piacerebbe coltivare i carciofi ma qui non sanno neanche cosa siano, quindi chiedo umilmente aiuto a voi.

Tramite un amico sono riuscito ad avere delle sementi di carcioffi e vorrei sapere come procedere per poter fare delle piantine e poter fare una bella carciofaia .

In attesa di una risposta saluto cordialmente.

(Vittorio-Santo Domingo)

Risposta

Caro Vittorio, la riproduzione da seme per il carciofo, anche se possibile, non è utile ai fini pratici, perché i carciofi nati da seme hanno caratteri completamente diversi ed eterogenei rispetto allo standard varietale, per dirla in altre parole i carciofi nati da seme sono solitamente piccoli e spinosi e qualitativamente non buoni.

La riproduzione del carciofo avviene solitamente per polloni o carducci. A questo proposito puoi leggerti il post su come e quando seminare il carciofo.

Ma non trovi proprio un amico che la prossima volta che viene a trovarti, invece dei semi ti porti dei carducci di carciofo? Con la colonia di italiani che c’è a Santo Domingo ne troverai pure uno gentile e disponibile! Ciao!

Bene, bene…dopo avere visto come, dove e quando seminare il carciofo è arrivato il momento di vedere con quali altri ortaggi possiamo accompagnarlo, non nel piatto, ma nell’orto naturalmente! E capire come coltivarlo al meglio: la cosa più difficoltosa è l’impianto, dopodiché possiamo, non dico abbandonarlo a se stesso, ma quasi. Allora facciamo attenzione a questa prima fase perché lo sforzo iniziale sarà ampiamente ripagato in un secondo tempo: il carciofo riempirà di grande soddisfazione sia il nostro stomaco che il nostro occhio!

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Ho per il carciofo una simpatia innata. Sarà perché sono nata a Empoli, luogo che dà il nome ad una specifica varietà di carciofo, il cosiddetto carciofo empolese, o perché vivo in Val di Cornia, altro luogo dove  esiste un’altra varietà tipica, il violetto della Val di Cornia, fatto sta che dove vado io il carciofo è di casa.

© 2021 Bonduelle InOrto