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Salve,
vivo a Firenze ma sono di origine calabra e ancora ho un po’ di anni da lavorare ma ho un sogno, vorrei coltivare lavanda.
Ho un pezzo di terra di 2000 mq circa a 800 metri s.l.m. in Calabria.
È possibile avviare la coltivazione, e se sì che tipo di impegno e di rendimento mi posso aspettare?
Grazie,
(Brunella – Firenze)

Risposta

Ciao Brunella,
ci piace la tua strategia di coccolare i sogni in attesa che si possono realizzare veramente, anche questo significa “preparare il terreno”.
La lavanda è una pianta rustica e spontanea in Italia, anche in zone montane, quindi, terreno permettendo -cioè se non troppo argilloso – la pianta dovrebbe svilupparsi bene e produrre fiori che sono il prodotto principale della coltivazione.
Per capire realmente sia l’impegno e il rendimento economici d’impresa però ti suggerisco di far valutare il tutto da un agronomo di fiducia che avrà bisogno di reperire tutti i dati di campagna e di vendita sul mercato del prodotto finale, direttamente in Calabria dove hai la terra.
Salute e buon orto.

Salve,
ho un terreno piccolo, più o meno di 2.000 metri e lo vorrei sfruttare al massimo il suo potenziale.
Si trova nella provincia di ReggioCalabria vicino la costa tirrena.
A causa della seccità del terreno in estate e impermeabile in inverno non so cosa potrei piantare.
Mi potresti dare dei consigli?
Grazie,
(Giovanni – Reggio – Calabria)

Risposta

Ciao Giovanni,
immagino che il tuo terreno sia bello argilloso e non irriguo, giusto?
Per questo ti suggerisco come prima cosa, di lavorarlo – vangatura o anche aratura meccanica – almeno una volta a fondo in stagione fine estiva e fine invernale.
Per quanto riguarda le potenziali coltivazioni da fare mi viene in mente una pianta in particolare su tutte, per tipicità regionale calabra e per rusticità della pianta stessa, che è la Liquirizia – Glycyrrhiza glabra – una pianta attraverso la quale puoi ricavare un prodotto tipico, una D.O.P. della tua zona.
Salute e buon orto.

Salve,
sono di Lanciano (CH) e sono un operaio metalmeccanico amante della natura.
Ho ereditato un terreno di circa 6 ettari in Calabria (zona Tropea), sarei intenzionato a vendere laggiù per acquistare un terreno in Abruzzo (zona Lanciano CH).
Vendendo il terreno in Calabria, riuscirei ad acquistare un terreno di pari grandezza in Abruzzo?
E poi, soprattutto, quale sarebbe la coltivazione più redditizia da prendere in considerazione, tenendo conto di costi, manutenzione, manovalanza e eventuali tasse da pagare?
Grazie.
(Paolo – Lanciano – Abruzzo)

Ciao Paolo,
per fare un’esatta stima della tua terra che hai ereditato ti suggeriamo di farlo valutare da un agronomo, direttamente sul campo, affinchè la proprietà venga classificata precisamente e poi stimata in termini economici; a questo punto potrai confrontare i dati che hai alla mano per ricercare in Abruzzo un terreno di pari valore economico.
Sulla scelta della coltura, economicamente redditizia, da coltivare sul tuo nuovo terreno in Abruzzo, a questo punto, è necessario sapere che tipo di terreno avrai a disposizione dopo che lo avrai acquistato. Il dato dell’estensione di superficie non basta da solo per valutare economicamente il terreno.
Salute e buon orto.

Salve.
I miei genitori erano degli agricoltori a tempo pieno, poi per vari motivi hanno dovuto mollare. Io ora lavoro, ma, mi piacerebbe tornare “alle origini”, ho circa 10000 mq di terreno agricolo nella zona dell’altopiano del Poro a circa 600 m.s.l. in provincia di Vibo Valentia, ma non ho idea su come impegnare il mio terreno in modo da avere qualcosa di redditizio.
Grazie.
(Daniele – Vibo Valentia)

Risposta

Ciao Daniele,
capisco la scelta dei tuoi genitori come altrettanto comprendo al tua voglia di “rivoluzione”, tornare alle origini cioè!
Mi sono documentato sulla zona del Poro, che non conoscevo prima, e mi sembra proprio un altopiano bello fertile, a clima mite…favorevole insomma a quasi ogni tipo di coltivazione. Per l’estensione che hai a disposizione secondo me è necessario che tu pensi ad avviare una coltivazione mista: es. una coltivazione arborea come il Fico (o Agrumi se il clima te lo permette) – per la produzione di frutta sia secca che fresca. Aggiungerei poi una o più coltivazioni erbacee ortive come per esempio: Cipolle di tropea, peperoncini e zucche tipiche della tua zona. Con questi prodotti puoi pensare anche di avviare (o far avviare conto terzi) dei processi di trasformazione degli stessi per aumentarne così il loro valore e cioè prezzo di vendita sul mercato.
Ovvio che prima di fare ogni minimo movimento, in qualsiasi direzione, ti suggeriamo di far fare degli specifici piani di mercato e agronomici da tecnici professionisti della tua zona: agronomi; per capire bene quello che andrai a coltivare in futuro.
Attendiamo tue nuove sul progetto nascente!
Salute e buon orto!

Salve,
pratico per diletto, allevamento di polli e piccolo orto per uso familiare.
Abito a 300 m.s.l.m. sulla costa ionica calabrese e vorrei provare a piantare le patate in questo periodo – novembre – (ma anche più tardi) in due modi differenti: 1 – sotto la pacciamatura con telo nero plastico e 2 – un esperimento con una rete metallica alta un metro e mezzo diametro 80 cm, come ho visto sul web. Potrei provare a piantare nei prossimi giorni di luna calante o devo aspettare più caldo? Grazie anticipate per la risposta e complimenti.
(Paolo – Calabria)

Risposta

Ciao Paolo,
grazie per raccontarci la tua bella storia, di produzione “intima” che fai per la tua famiglia, è un bell’esempio!
Riguardo all’epoca di semina delle patate da farsi in Calabria, in prossimità del mare, secondo me la stagione migliore è la fine dell’inverno, ovvero dalla seconda metà di Febbraio, di modo che i primi germogli delle piante incontrano una stagione non troppo fredda che così non rischiano di gelare…luna calante ovviamente.
I tuoi metodi di coltivazione sperimentale di patate ci incuriosiscono molto…sarebbe bello avere delle foto!
Salute e buon orto

Salve, complimenti per il vostro sito!
Sono Salvatore faccio il geometra da un paio d’anni, ho 32 anni, sono di San Giovanni in Fiore, provincia Cosenza, e da un po’ di tempo sto leggendo qualcosa sulla coltivazione di kiwi.
Visto i terreni incolti nelle mie vicinanze, con altitudine intorno ai 850 m, volevo intraprendere una coltivazione bio da mandare all’estero, volevo un consiglio per intraprendere una coltivazione di kiwi, è possibile contattare qualcuno di voi esperti e darmi qualche consiglio a riguardo.
Vi ringrazio in attesa di una vostra risposta.
Cordiali saluti.
(Salvatore Barberio – Cosenza)

Risposta

Ciao Salvatore,
grazie per i complimenti che ci riservi per il nostro operato!
Fai bene innanzitutto a documentarti circa la coltivazione del kiwi – consulta pure l’articolo qui linkato; però prima di iniziare fattivamente la coltivazione su campo, specialmente se lo scopo è quello economico – produttivo, ti suggerisco di:
1 – contattare un agronomo esperto della tua zona per fare insieme a lui un sopralluogo al terreno oggetto d coltivazione, lui ti saprà consigliare praticamente cosa fare, anche tramite attente analisi della zona: clima, terreno ecc.
2 – contattare un associazione di categoria di agricoltori della tua zona es la C.I.A. – confederazione italiana agricoltori oppure la coldiretti, per avere una precisa analisi di mercato per la vendita del prodotto.
3 – contattare quest’associazione specifica di coltivatori di kiwi – consulta pure il sito qui linkato.
Ci tieni aggiornati sugli sviluppi futuri?
Salute e buoni Kiwi!

Ciao,
mi chiamo Carlo e ho 26 anni, sono nuovo nel campo ma mi piacerebbe realizzare una coltivazione di alberi da frutta avendo a disposizione dei terreni agricoli.

Quale albero da frutto potrei piantare in un terreno che dista 400 mt dal mare e a 100 mt di altitudine? Il terreno è sempre esposto al sole. Si trova in prov. di Reggio Calabria sulla costa tirrenica. C’è chi mi ha consigliato il melograno, chi i fichi, oppure il gelso o il bergamotto.
Vorrei realizzare una coltura unica quindi devo scegliere un solo tipo di albero..Cosa mi consigliate?
Grazie
(Carlo – Calabria)

Risposta

Ciao Carlo,
il tuo progetto ci stimola molto e in base anche alla localizzazione geografica del tuo terreno mi viene spontaneo di consigliarti l’allestimento di un impianto di alberi di fico, visto anche la vocazione che la tua regione ha per codesta pianta.
In particolare, ti suggerisco di entrare in contatto con il consorzio del fico cosentino, per avere informazioni sia sulle pratiche colturali della pianta sia per sapere bene come poi trasformare il frutto da fresco a secco.
Siamo curiosi di come si svolgerà il tuo progetto…tienici informati!
Salute e buoni fichi.

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