Ecco una fiaba molto realistica, dove un bambino grazie alla fantasia e all’intraprendenza della madre impara ad amare ed apprezzare le verdure. Basta davvero tanto poco per arrivare ad un risultato tanto grande? O forse è davvero soltanto una fiaba?

Tentare non nuoce: proviamo a seguire l’esempio della mamma di Riccardo e se non otteniamo l’effetto desiderato escogitiamo qualche altro trucchetto.

Ringraziamo ancora una volta i ragazzi del Liceo Scientifico di Presezzo che hanno scritto il racconto e buona lettura!

IL CARTELLONE DELLE VERDURE

C’era una volta… un bambino di nome Riccardo che faceva sempre i

capricci per mangiare la verdura ad eccezzione dei pomodori.

La mamma perciò decise di inventare un gioco per convincere il figlio a

non mangiare solo  pomodori ma anche: zucchine,  spinaci e altri ortaggi.

Mentre il bambino era a scuola  la donna si munì di un cartellone verde

e di pennarelli colorati e incominciò ad annotare le proprietà che possedeva

ogni ortaggio. Ritagliò con cura le singole immagini e le incollò sul cartellone

vicino alle note sulle verdure.

Al ritorno Riccardo si stupì nel vedere le numerose qualità e la quantità

di vitamine che possedeva ogni verdura : cosa che fino a questo momento

era stata ignorata dal bambino.

Le zucchine, gli spinaci, l’insalata, i peperoni e i pomodori facevano ora

parte di un mondo tutto da esplorare. Coloro che erano stati ritenuti

antagonisti da Riccardo stesso,diventarono i vincitori sopra quel cartellone.

Diventava ora un gustosissimo gioco passare del tempo in cucina con la

mamma a preparare piatti sani che proteggevano tutta la famiglia da

malattie.

Da quel giorno non c’era  un pasto in cui mancasse come ingrediente

principe un ” nuovo amico ” di Riccardo.

Le melanzane si abbinavano perfettamente alla mozzarella nella

parmigiana, così come le zucchine erano un ottimo contorno alla carne.

I cibi precotti in cui comparivano grassi lasciavano ora spazio a passate

di verdure fatte in casa.

E alla domanda”Quale è il tuo cibo preferito?” , Riccardo sapeva ora

rispondere senza esitazione ” I peperoni”.

4 commenti
  1. emanuela
    emanuela dice:

    Filastrocca del semino, è solo un puntino
    lo pianti in terra quando è piccino,
    spunta a primavera ed è un fiorellino
    quanto è maturo sulla tavola lo puoi mangiare
    dolce o salato può diventare
    se si trasforma in polvere fina
    può diventare bianca farina
    se è una mela profumata
    si trasforma in dolce marmellata

    Rispondi
    • nara marrucci
      nara marrucci dice:

      Emanuela grazie per la tua filastrocca! Mi ha messo di buon umore per tutta la giornata…Ci sentiamo presto perché voglio saperne di più su Colleincanto!

      Rispondi
  2. emanuela
    emanuela dice:

    ne ho un’altra…che recitiamo all’interno del nostro percorso ludico-didattico del folletto fattore….

    NOI SIAMO I SEMINI PICCINI PICCINI
    VIVIAMO NEL PROFONDO LONTANI DAL MONDO
    SOGNAMO LA PIANTA CHE IN GREMBO CI STA
    E FELICI PENSIAMO A QUANDO POI NASCERA’
    La fata fa ripetere la filastrocca lentamente:
    NOI SIAMO I SEMINI PICCINI PICCINI
    VIVIAMO NEL PROFONDO LONTANI DAL MONDO
    SOGNAMO LA PIANTA CHE IN GREMBO CI STA
    E FELICI PENSIAMO A QUANDO POI NASCERA’

    Rispondi
    • nara marrucci
      nara marrucci dice:

      Cara Emanuela, le vostre filastrocche sono bellissime, come il lavoro che voi svolgete. Un abbraccio a voi e a tutti i folletti che abitano la vostra fattoria!

      Rispondi

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