La coltivazione della cipolla di Tropea

Cipolla di Tropea: la pianta

La cipolla rossa di Tropea Calabria è una particolare varietà di cipolla riconosciuta come IGP (Indicazione Geografica Protetta) e protetta da un relativo di Consorzio di Tutela. Il territorio di riferimento di questo noto e amato ecotipo di cipolla è quello delle zone costiere delle provincie di Catanzaro, Cosenza e Vibo Valenzia. I produttori che ricadono in quelle aree seguono un Disciplinare di Produzione e possono fregiarsi del marchio ufficiale per la vendita.

Ma la cipolla di Tropea viene coltivata comunque in tutto il resto d’Italia, sia dagli agricoltori sia dai tantissimi appassionati, perché è una cipolla particolarmente amata per il suo sapore dolce e la sua versatilità.

Bulbetti - InOrto
Piantine - InOrto

La cipolla (Allium cepa) è una specie erbacea della famiglia botanica delle liliacee, che comprende altri ortaggi come porro, aglio, scalogno e asparago, nonché tantissime bulbose da fiore che adornano i giardini, come giglio, tulipano e altri.

Le cipolle sono tra gli ortaggi più coltivati, perché il loro utilizzo in cucina, così come alimento vero e proprio, è assai ampio. La cipolla si accontenta di poco spazio perché ha uno stelo e un fogliame poco espansi il larghezza: ha un portamento tubolare e verticale, che ci consente di metterla in ritagli di terreno tra una coltura e l’altra. Anche le radici sono poco profonde.

Coltivare la cipolla rossa di Tropea al di fuori del suo territorio di origine può farle perdere alcune qualità speciali che derivano dalla specifica interazione genetica-ambiente del suo areale, ma possiamo comunque ottenere degli ottimi raccolti anche a casa nostra con le cure colturali giuste.

Trapianto cipolle - InOrto

Un tunnel adibito a semenzaio con piantine di cipolle

Semina della cipolla di Tropea

La semina della cipolla di Tropea può avvenire in due modi alternativi:

  • La semina delle piantine in semenzaio, e un successivo trapianto nell’orto quando le piantine hanno raggiunto una decina di centimetri di altezza. Seminare la cipolla di Tropea negli alveoli non è facilissimo perché i semi sono veramente minuti: ci vuole un po’ di pazienza per cercare di farne andare uno per ogni celletta, altrimenti in seguito dovremo separare le piantine nate tutte insieme da troppi semi ravvicinati. In genere la semina in semenzaio si esegue a settembre, per avere le piantine pronte in ottobre-novembre. Altrimenti lo si fa a gennaio-febbraio per trapianti di fine inverno.
  • Piantumazione dei bulbetti, che non sono altro che piccole cipolle che una volta interrate, emetteranno radichetta e germoglio. Per questa ragione è opportuno interrarli con la punta verso l’alto e non troppo profondi, soprattutto se il terreno è argilloso.

Quando e come piantare le cipolle di Tropea

Le cipolle di Tropea, piantine o bulbetti, si piantano tradizionalmente in autunno, ma un altro momento utile è la fine dell’inverno, opzione scelta nelle aree a clima più rigido.

Per la messa a dimora della cipolla rossa di Tropea, così come del resto altre cipolle, ricordiamoci alcuni dettagli:

  • La cipolla non ama i ristagni idrici, per cui è importante che il terreno che la ospita sia ben drenato. Se abbiamo un orto con terreno sciolto non ci sono problemi, se invece il nostro terreno è particolarmente pesante e argilloso, ci conviene spendere del tempo per formare delle aiuole rialzate dalla superficie del terreno. La fatica iniziale sarà quella di scavare i vialetti col badile per riportare la terra in alto, ma poi nel tempo potremo limitarci a mantenere questa conformazione rialzata dell’aiuola e non dovremo ripetere l’operazione. Personalmente ho notato che se le aiuole si tengono sempre pulite possono essere mantenute come tali. Se si deve zappettare è meglio farlo con piccoli colpetti energici ma superficiali, che non spostano il terreno scavando buche o creando montagnette di terra che poi può cadere nei vialetti divisori;
  • La concimazione di fondo è importante ma non eccessiva, e se si usa compost autoprodotto è bene che questo sia ben maturo.
  • Ci conviene tenere uno spazio di almeno 30 cm tra le file per poter zappettare o passare il coltivatore tridente per levare le erbacce e arieggiare la terra. In alternativa è utile la pacciamatura, con teli neri o con fieno, erba o paglia.

Tecniche colturali

Una volta piantate le cipolle sarà importante somministrare qualche cura colturale:

  • Irrigare le piante durante le prime fasi di sviluppo delle piantine, ma poi diradare sempre più andando verso l’ingrossamento dei bulbi, per evitare marciumi.
  • Tenere pulito dall’erba infestante se non si è scelto di usare la pacciamatura. Possiamo usare zappa e zappette tra le file, ma meglio ancora il coltivatore tridente, che gratta la terra arieggiandola ed eliminando l’erba presente. Il limite di questo attrezzo, che io trovo fantastico, è che va usato quando l’erba è ancora piccola. In questo modo la fatica è drasticamente ridotta rispetto al lavoro della zappa. A ridosso delle piantine però l’erba va levata a mano, cercando di estirparla con le radici prendendola dalla base. Se la afferriamo in alto è probabile che si spezzi e che dalle radici poi ricresca.
Irrigazione - InOrto
Coltivatore tridente - InOrto
  • Prevenire insetti e malattie: per quanto riguarda gli insetti, la mosca della cipolla è tra i più temuti, perché le larve scavano gallerie negli steli e nel bulbo e lo rovinano. La buona notizia è che la consociazione con la carota la tiene lontana. Si tratta di uno degli abbinamenti più noti degli orti biologici: due specie vegetali che si aiutano l’un l’altra nell’allontanare i rispettivi parassiti. Anche i tripidi possono compiere danni con le loro punture di suzione di linfa, che lasciando sulle piante tanti segni e una certa deformazione fogliare.
  • Possiamo, in linea generale, spruzzare spesso dell’olio di neem sulle piante, un prodotto naturale ad effetto repellente. Anche zeolite e farina di basalto, sempre disciolte in acqua e irrorate sulle piante offrono una protezione da insetti e malattie fungine come la peronospora. Vanno usate spesso, anche ogni due settimane, ma il bello di questi prodotti naturali è che si possono praticamente distribuire su tutto l’orto, e si fa anche presto con gli attrezzi buoni.
Cipolle Tropea raccolte - InOrto

Raccogliere la cipolla di Tropea: come e quando

Sul momento della raccolta della cipolla possiamo essere piuttosto elastici: le cipolle possono essere raccolte già allo stadio di cipolle fresche, quando non hanno ancora completato il proprio sviluppo. In questo caso potremo tranquillamente utilizzare anche gli steli per cucinare. Io li uso sempre anche per i sughi, o per cucinare altre verdure in padella, ma si possono benissimo usare per le frittate e in mille altri modi.

Altrimenti si attende che secchino e in questo caso le cipolle possono anche essere conservate per un tempo più lungo.

In entrambi i casi la raccolta è facilissima; si deve solo tirare le piante alla loro base per estrarle da terra. Se il terreno è molto compatto però capita che lo stelo vi si spezzi in mano e che la cipolla resti nel terreno, e allora in questo caso il consiglio è quello di allentarlo alla base con l’aiuto di una forca, per esempio.

Dopo la raccolta, bisogna mondare la pianta dalle radici e dall’apice degli steli o comunque una parte degli steli della lunghezza che si vuole se le piante sono fresche e di tuto quanto se secche. Per questa operazione basta un coltello seghettato.

Cipolle di Tropea: proprietà gastronomiche e nutrizionali

La cipolla è un alimento e un condimento, a basso contenuto calorico, che contiene Sali minerali come potassio, calcio e fosforo, e un contenuto di acqua che varia a seconda che sia raccolta e consumata ancora allo stato fresco oppure lasciata essiccare. Tra le vitamine spiccano soprattutto la A e la C.

Il colore rosso di questa cipolla è conferito dalle antocianine, utili pigmenti naturali della famiglia dei flavonoidi noti per le loro proprietà antiossidanti.

La cipolla aiuta nella cura a reumatismi, mal di testa, emorroidi, ed è anche antisettica e afrodisiaca, tra le altre proprietà.

Se andiamo sul sito web del Consorzio di tutela della cipolla rossa di Tropea Calabria IGP http://www.consorziocipollatropeaigp.com/ possiamo trovare tante ricette utili dalle più varie, che comprendono piatti a base di pesce e cipolla, cipolle in agrodolce, cipolle con tante altre verdure e in diverse preparazioni.

La cipolla rossa di Tropea ha un suo valore gastronomico gli appassionati di cucina non hanno che da sbizzarrirsi!

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