Come coltivare i germogli in casa
Come coltivare i germogli in casa

Germogli sul davanzale di Sarah

Le mie amiche sono più brave di me. Sarah lo è sicuramente! Ieri sono andata a casa sua e per una volta, benché non piovesse, l’ho trovata in casa e non nell’orto. Appena mi sono affacciata nel suo studio ho visto sul davanzale della finestra delle vaschette con dei germogli freschi e colorati. Una vera ventata di primavera in pieno inverno!

Evidentemente se la pioggia non le permette di stare nell’orto, Sarah ha pensato bene di portare l’orto in casa. Sarah è una sperimentatrice pervicace e ogni volta che capito da lei per prendere delle uova o della marmellata, lei si presenta con una novità. Può essere che ha appena fatto del sapone fatto in casa o addirittura dello shampoo, oppure come questa volta ha provato a fare del dado vegetale con le sue verdure.

Può sembrare banale, ma non lo è affatto. Il suo dado è una polverina perfetta, liofilizzata e profumata, ha un’aroma di verdure appena colte che incanta il naso. Me ne ha regalato un piccolo campione da provare e se l’aspetto rispecchia il sapore, sarà buonissimo! Nel caso fosse così quando la rivedrò le chiederò la ricetta.

Ma questa volta sono stati i germogli alla finestra ad avermi rapito e ad avere destato il mio entusiasmo. “E’ facilissimo coltivarli – mi ha detto Sarah – Ho solo seguito le istruzioni di un libro che mi sono procurata e che ti posso prestare”. Sarah è una londinese, trapianta in Toscana ormai da moltissimi anni, ma le sue letture e le sue fonti sono quasi sempre inglesi. Per cui le ho detto che sarebbe stato più facile se lei mi avesse spiegato come aveva fatto ad avere in pochi giorni il suo raccolto ‘germoglioso’.

 

Occorrente

1 Due o tre bustine di semi. Lei ha provato con dei semi di piselli, senape e girasole, ma possiamo usarne anche altri tra quelli che normalmente preferiamo. L’importante è che siano per uso alimentare e biologici. Evitiamo quelli delle Solanacee, come pomodori e melanzane, perché contengono la solanina, nociva per il nostro organismo. Vi ricordo inoltre che i germogli delle leguminose (ceci, piselli, fave, lenticchie…) andrebbero cotti prima del consumo, mentre gli altri è meglio consumarli a crudo.

2 Un tappetino adatto a riscaldare il letto di semina. Li vendono in rete a poco prezzo, sono verdi, sottili e si mettono sotto le vaschette con i semi. Ma se disponiamo di un angolo buio e caldo possiamo evitare anche il tappetino.

3  Delle vaschette in plastica o in vetro, oppure dei vassoi in alluminio. Qualsiasi sia la nostra scelta, meglio non usare vaschette usa e getta, ma contenitori che si possono lavare e riutilizzare.

4 Del terriccio biologico.

5 Del concime liquido biologico alle alghe.

6 Un angolo buio dove posizionare le vaschette, con vicino una presa di corrente dove collegare il tappetino. Nel caso non si abbia buio a sufficienza, fate come Sarah, e posizionate i vassoi dentro una scatola di cartone e chiudetela bene affinché non filtri la luce.

7 Dei fogli di scottex o carta di giornale da potere bagnare.

 

Il libro da cui Sarah ha preso le indicazioni

Come procedere

– Mettiamo i semi a bagno in acqua per almeno sei ore.

– Mettiamo nelle vasche uno strato di terriccio e inumidiamo anche quello.

– Una volta pronti i semi li scoleremo e li posizioneremo nei vassoi con la terra.

– Innaffiamo con il concime liquido, ma meglio se per irrigare usiamo un irroratore spray.

– Copriamo i vassoi con alcuni fogli bagnati di scottex o carta di giornale, in modo che la carta umida sia a contatto con il terreno e quindi sopra i semi.

– Mettiamo le vaschette al buio sopra al tappetino caldo. Sarah ha posizionato tre vassoi uno sopra l’altro all’interno di una scatola di cartone poggiata sul tappetino caldo.

– Lasciamo così per quattro giorni. Il tempo che occorrerà ai germogli per premere sulla carta,  dimostrando così di volere uscire da sotto il giornale :))

– Solo a quel punto potremo mettere i germogli alla luce ma sempre al calduccio, magari proprio sul davanzale di una finestra. Lasciamoli crescere per sette giorni, avendo cura di annaffiarli ogni giorno con il solito irroratore spray. Al termine della settimana avremo il raccolto pronto e  potremo mangiare i nostri germogli cotti o in insalata.

Faremo il pieno di sali minerali, vitamine e di tutti i nutrienti di cui sono ricchi i germogli!

 

 

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