Ogni mese una piccola fatica, ma in compenso il nostro orto sarà pronto a ripagarcela. O almeno si spera!

– Controllate che le vostre piante abbiamo il piede coperto di terra, altrimenti rincalzatele, le troppe annaffiature potrebbero avere scoperto loro il colletto.

– Arieggiare il terreno zappettando attorno alle piante e rompendo la crosta in superficie. Attenzione alle radici.

– Nei vasi in cui le colture sono terminate,  cominciare le operazioni di concimazione, fertilizzazione per le nuove colture invernali.

– Predisporre le prime protezioni per i climi freddi con tessuto non tessuto o paglia per proteggere il piede della pianta e le radici.

foto di kiki follettosa da flickr

1 commento
  1. 536560
    536560 dice:

    Per quanto riguarda le suddette concimazioni, io mi comporto così:
    se il terreno non “riposa” da un paio d’anni (cioè è coltivato a rotazione senza sosta), comincio ora a ricoprirlo di buon letame (misto a cenere di camino) e di foglie secche (ammendante) che cadono abbondantemente in quasto periodo. Prima posiziono le foglie, sopra queste la cenere ed infine il letame ben maturo (io uso quello di cavallo ma va bene anche quello di mucca o quello pellettato). Lascio riposare il terreno sino a Dicembre e poi vango alla profondità massima della vanga in modo che letame, cenere e foglie vadano in profondità mentre la terra, così capovolta, prenderà aria e pioggia sino in Marzo. A questo punto ottengo un buon terreno concimato ed ammendato per i prossimi due anni. Poi, quando gli ortaggi che ho seminato (o trapiantato) sono in fase di crescita avanzata, ogni 3 settimane irrigo le con acqua mista a letame che apporta ulteriore nutrimento.

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