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Buongiorno,
abbiamo circa 80 piante di ulivo di anni 4, in collina, ho notato che buona parte del raccolto, è caduto e sulle piante si è seccato il frutto.
Non ho fatto trattamenti mirati????
Unico trattamento è stato con la poltiglia bordelese, verso agosto inoltrato.
Esperti non lo siamo per questo chiedo se è possibile avere un quadro completo per le varie operazioni e i prodotti da usare per agricoltura Biologica: Autunno,Inverno, Primavera ed Estate.
Grazie della vostra disponibilià e buona giornata.
(Vincenzo)

Ciao Vincenzo,
da come racconti il tuo caso pare che le tue piante abbiano subito un forte attacco di mosca dell’olivo – Bactrocera oleae – che consiste, fra i vari insetti predatori della pianta, quello più temibile in quanto pregiudicante tutto il raccolto.
Volendo fare un calendario delle cure colturali da eseguire sull’olivo ti riporto qua sotto una guida generale che tu adatterai in base anche all’andamento stagionale della tua zona climatica:

Gennaio – Marzo: Potatura, concimazione organo-minerale e trattamenti rameici, post potatura, per impedire la veicolazione di malattie fungine come – l’Occhio di Pavone – Cycloconium oleaginum Cast – o malattie batteriche quale la Rogna – se le piante presentano tali patologie.

Aprile – Maggio – Giugno: Trattamenti a base di Boro, per favorire l’impollinazione e allegagione del frutto, sfavorendo così la cascola sia fiorale che dei frutti.

Luglio – Agosto – Settembre: Monitoraggio della mosca dell’olivo ed eventuali trattamenti con: Caolino – protezione fisica dei frutti dalle punture dell’insetto. Insetticidi biologici quali: spinosad, o olio di neem ecc ecc.

Novembre: Trattamento rameico post raccolta per evitare infezioni fungine nelle ferite.

Ovvio che devi valutare ogni volta le condizioni delle piante per effettuare i trattamenti o meno.
Salute e buon orto.

Lavori ortoVogliamo fare un ripasso veloce dei lavori da fare nell’orto di novembre? Caso mai smettesse di piovere e il terreno asciugasse un po’, ricordatevi che è ancora possibile andare nell’orto a sporcarsi le mani, oltre che le scarpe (il fango di questi giorni è impossibile)!

Semine – In coltura protetta al coperto si possono seminare tutte le insalate da taglio, rucola, valeriana, ma anche ravanelli. Se abitiamo in regioni dove il clima è mite si può invece seminare anche all’aperto. Cosa? Aglio, fave e piselli. Se al contrario da voi le temperature scendono troppo, dovrete aspettare la primavera! Non dimentichiamo poi la semina dello spinacio invernale!

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Nuovo appuntamento, nuovo divertimento, nuovo apprendimento. Il Verdurario dei nostri collaboratori liceali non delude mai! Ancora grazie dunque agli studenti della V A del Liceo Scientifico di Presezzo che anche questo mese hanno in serbo per noi un Verdurario coinvolgente e accattivante. Qualche anticipazione? L’ortaggio del mese è la carota e lo zodiaco delle verdure questo mese è dedicato al segno dei pesci.

Per chi ha voglia di divertirsi con le parole può cimentarsi con il Gioco di Marzo, che propone sfide interessanti per ‘giovani italianisti’. E chi è un patito dei rebus ecco per voi il Verdurebus.

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E’ già autunno conclamato. L’aria si è fatta fresca e frizzante e per andare nell’orto aggiungiamo ormai uno strato al nostro abbigliamento. Anche le piante, come noi, iniziano a sentire freddo e dovremo preoccuparci di ripararle prima che sia troppo tardi.

Se abbiamo un piccolo orto sul balcone possiamo iniziare, almeno durante la notte, a predisporre le prime protezioni contro le basse temperature con dei teli di tessuto non tessuto. Sarà poi buona regola proteggere le radici delle piante più delicate con della paglia, mentre nei vasi dove le colture sono terminate, possiamo cominciare le operazioni di concimazione per preparare il terreno alle nuove colture invernali.

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Settembre è il mese dei cambiamenti. Durante le vacanze, immobilizzati dal troppo caldo, pianifichiamo i progetti a venire. E settembre ci trova pimpanti e carichi di buone intenzioni.

Nell’orto sappiamo che tanti ortaggi estivi ci stanno regalando gli ultimi raccolti e presto ci saluteranno portandosi via i colori e i profumi dell’estate, ma se siamo stati previdenti avremo nuovi ospiti da accudire e altri da accogliere. Quindi via quello sguardo melanconico da fine estate e approfittiamo dell’ambrato autunno alle porte.

Nel frutteto

Raccogliamo le pere e le mele e tagliamo i getti che talvolta compaiono sul tronco di questi alberi. Controlliamo anche le noci che in alcune zone potrebbero essere già pronte. Se abbiamo intenzione di arricchire il nostro frutteto con qualche novità, questo è il momento degli acquisti e della messa a dimora.

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“L’Epifania tutte le feste le porta via”. Non ho trovato niente di più originale per ricordarvi che le vacanze sono terminate e che purtroppo il nostro orto è ancora là bisognoso di cure. Però potete consolarvi, perché se avete trascorso le feste frequentando tavole imbandite sicuramente il vostro giro vita ne ha risentito: e allora cosa c’è di meglio di un po’ di movimento all’aria aperta?

– Se il terreno non è gelato e ancora non lo avete fatto, vangate la terra per portare in superficie i parassiti che così vengono distrutti dal freddo. Non è che ce l’abbiamo con loro è solo questione di sopravvivenza, dei nostri ortaggi naturalmente!

– Conservate la cenere di stufe e caminetti in un bidone o aggiungetela al compost, come concime ricco di potassio, che poi distribuirete alla base delle vostre piante.

– Ponete a germogliare in un locale luminoso, a 12°-15°, le patate che poi intenderete utilizzare per la semina: febbraio e marzo sono vicini e presto dovremo procedere.

– Se possedete delle serre ricordatevi di arieggiarle nelle ore più calde per evitare eccessivi ristagni di umidità e l’insorgere di marciumi.

– Iniziamo inoltre le prime potature nel frutteto. Mi raccomando occhio alle forbici! Se non vi sentite sicuri chiedete consiglio ad un vicino più esperto e, se il vicino ha traslocato, scrivetemi: proverò  a spiegarvi per iscritto come effettuare i tagli necessari.

– Contro larve, afidi, ma soprattutto cocciniglie in questo mese è utile  fare un trattamento con l’olio bianco, un prodotto a bassissima tossicità e compatibile anche con l’agricoltura biologica, che possiamo trovare in qualsiasi vivaio o consorzio agrario. Se però anche questo vi sembra troppo provate a spazzolare i tronchi per eliminare i muschi, le uova e le larve degli insetti che si annidano nelle screpolature della corteccia.

– E adesso rilassatevi andando a raccoglieri i cavoli, che dopo le gelate hanno migliorato sapore e consistenza.

foto di spratmackrel e di ModernHeartist Photography da flickr

Pensavate che con l’avvicinarsi delle feste potessimo goderci anche noi ortonauti un meritato riposo? Non del tutto, l’orto non ama la solitudine e richiede ancora un po’ della nostra compagnia, ma consolatevi le cose da fare in dicembre non sono molte, guardiamole insieme e rimbocchiamoci le maniche.

– Se vivete nelle località a clima mite (beati voi!) potete ancora seminare fave, piselli e valerianella. Inoltre, ora o mai più, possiamo mettere a dimora anche agli e cipolle.

– Anche il frutteto vuole la sua parte e, se il tempo non è troppo inclemente, si possono piantare nuovi alberelli, che potranno radicare durante l’inverno prima della ripresa vegetativa, magari affiancandogli dei tutori per aiutarli a non soccombere ai gelidi venti invernali.

– Proteggere dal freddo le aiuole o vasi che ospitano ancora qualche ortaggio (lattuga, carote, etc.)  coprendoli con del tessuto non-tessuto.

– Raccogliere, prima delle gelate, gli ultimi cavolfiori. Per una protezione improvvisata e di breve durata potete sollevare sulla testa del cavolo le foglie esterne, proprio come un foulard per un mal di denti .

– In giardino ultimare le vangature e le lavorazioni del terreno, dopo avere aggiunto abbondante sostanza organica, e poi lasciate che le piogge e il gelo facciano il resto, affinando e preparando il suolo alle semine primaverili. Per una volta che siano gli agenti atmosferici a sudare per noi!

foto di Rob Watling da flickr

Ogni mese una piccola fatica, ma in compenso il nostro orto sarà pronto a ripagarcela. O almeno si spera!

– Controllate che le vostre piante abbiamo il piede coperto di terra, altrimenti rincalzatele, le troppe annaffiature potrebbero avere scoperto loro il colletto.

– Arieggiare il terreno zappettando attorno alle piante e rompendo la crosta in superficie. Attenzione alle radici.

– Nei vasi in cui le colture sono terminate,  cominciare le operazioni di concimazione, fertilizzazione per le nuove colture invernali.

– Predisporre le prime protezioni per i climi freddi con tessuto non tessuto o paglia per proteggere il piede della pianta e le radici.

foto di kiki follettosa da flickr

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