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Questa volta i liceali di Presezzo hanno preparato per InOrto un racconto straordinario: la storia di Lena la lavandaia e Primo il cipollaro. E’ un racconto per tutti, grandi e piccini. La storia di un amore che profuma di paese, di sapone e di….cipolle. Perché le cipolle mica puzzano!

ODORE DI CIPOLLE

Primo fa il coltivatore di cipolle. Vive e dorme in una casetta di mattoni. Cura le cipolle dall’alba al tramonto. Il padrone dell’azienda è molto soddisfatto di Primo. Primo è giovane e non è ancora sposato. Gli piacerebbe avere una famiglia ma lui fa il cipollaro ed è difficile che una donna voglia sposare un cipollaro.

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La fiaba del ‘Lago scomparso’ è forse la fiaba più strana che i nostri amici del liceo scientifico di Presezzo abbiano scritto. Ma il fatto che sia strana non vuole dire che non sia affascinante, anzi tutt’altro. Per cui leggete con attenzione questa fiaba dove un lago scomparso viene riportato in vita da un bambino e una carota. Come? Scopritelo da soli….

IL LAGO SCOMPARSO

Nell’alta Val d’Aveto, tra monti verdi non troppo inerpicati, si trovava un laghetto delizioso, uno specchio d’acqua limpida e tranquilla, profonda al punto giusto per nuotare in tutta calma e sicurezza. Si chiamava il Lago di Mezzo.

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La fiaba di questo mese non ha un lieto fine, ma ogni tanto una po’ di sincera saggezza può servire ad essere più prudenti! Con questa storia impareremo che le verdure sono sempre ‘buone’, ma che possono essere usate anche in modo ‘cattivo’.

Leggiamo con attenzione questo racconto dove gli animali giocano un ruolo importante e dove il lupo per una volta è saggio, generoso e fin troppo fiducioso.

Naturalmente ringraziamo gli autori: i ragazzi della V A del Liceo Scientifico di Presezzo (BG).

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Ecco una nuova fiaba per i bambini di InOrto. Questa volta niente streghe, giganti o castelli incantati, ma soltanto delle verdure litigiose e la forza conciliante della natura. La storia di un paese, Montaspro, che per una serie di eventi diventerà Monteamoroso. Ma leggiamo la storia che i ragazzi della V A del Liceo Scientifico di Presezzo hanno preparato per noi.

VENTO DI PACE

Talvolta capitano storie un po’ speciali, con conseguenze che nessuno potrebbe immaginare.

C’era un paesino, in montagna, che si chiamava Montaspro.

Lì gli asparagi crescevano dritti e liberi, senza padrone, fitti nel sottobosco come gli aghi di un porcospino e gareggiavano fra loro a chi crescesse più alto. Le punte degli asparagi arrivavano a bucare il cielo. Ma l’ultima fila sfiorava piante di tipo differente. Finocchi selvatici, erbette e cicorie giovincelle e selvatiche.

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Ecco un appuntamento per studiosi dell’orto. “Orti botanici e orti agrari” è la mostra che si terrà nella Biblioteca dell’Accademia Nazionale di Agricoltura di Bologna dal 22 al 25 settembre, nell’ambito della manifestazione Artelibro, il festival del libro d’arte.

Oggetto della mostra curata da Maria Luisa Boriani è ‘L’evoluzione degli orti a Bologna dal Cinquecento fino a nostri giorni’. L’evento sarà articolato in quattro vetrine, ciascuna dedicata ad un diverso orto storico bolognese. Nella prima vetrina è protagonista l’Orto dei Semplici del Palazzo Pubblico di Ulisse Aldrovandi (1568-1802), che aveva l’aspetto di un parterre rinascimentale, ma che oggi è visibile solo in parte negli scavi archeologici della ex Sala Borsa. Continua a leggere

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