 A Bagno a Ripoli gli olivi sono dovunque. Sulle colline, nei campi, nei parchi, nei giardinetti, vicino ai bordi delle strade e nei cortili delle scuole. L’olio qui è ottimo. E’ un bene prezioso.
A Bagno a Ripoli gli olivi sono dovunque. Sulle colline, nei campi, nei parchi, nei giardinetti, vicino ai bordi delle strade e nei cortili delle scuole. L’olio qui è ottimo. E’ un bene prezioso.
Ecco perché i bambini delle scuole che fanno parte dell’Istituto “Comprensivo Bagno a Ripoli Capoluogo”, ogni anno partecipano con entusiasmo alla raccolta delle olive. E nei giardini delle loro scuole, tra fine ottobre e gli inizi di novembre, ha luogo una grande festa: alunni, maestri, genitori e nonni sono tutti invitati a partecipare. ‘Brucare’ le olive talvolta può anche essere faticoso, ma quando si è tutti insieme e le mamme hanno preparato delle buone merende a base di dolci e pane e olio, tutto sembra più divertente.
‘Brucare’ le olive talvolta può anche essere faticoso, ma quando si è tutti insieme e le mamme hanno preparato delle buone merende a base di dolci e pane e olio, tutto sembra più divertente.

 Angelo ci ha scritto da Roma mandandoci una bellissima foto. Ma Angelo ha anche una bellissima storia da raccontare. Questa storia si chiama “L’orto Anna Magnani”, il progetto scolastico dell’Istituto Comprensivo Fontanile Anagnino di Roma.
Angelo ci ha scritto da Roma mandandoci una bellissima foto. Ma Angelo ha anche una bellissima storia da raccontare. Questa storia si chiama “L’orto Anna Magnani”, il progetto scolastico dell’Istituto Comprensivo Fontanile Anagnino di Roma.
 Volete aspettare che vostro figlio allontani il piatto da sotto il naso per spiegargli cosa sia un cavolo, una zucca o una rapa? Spero di no.
Volete aspettare che vostro figlio allontani il piatto da sotto il naso per spiegargli cosa sia un cavolo, una zucca o una rapa? Spero di no. La vite è una pianta fantastica e sia negli orti che sui terrazzi trova sempre giusta collocazione: i suoi tralci ombreggiano, offrono frutti e regalano in autunno dei rossi mozzafiato. Potarla però è sempre un grande dilemma. Cesoie alla mano, la scrutiamo e la osserviamo da ogni angolazione, con un grande punto interrogativo stampato sulla faccia e nella mente la stessa eterna domanda: sarà il tralcio giusto? Dalla potatura dipenderà la vita della vite (concedetemi il gioco di parole): quanto vivrà, quanto si ammalerà, quanto produrrà e quanto ombreggerà. Non è responsabilità da poco dobbiamo ammetterlo.
La vite è una pianta fantastica e sia negli orti che sui terrazzi trova sempre giusta collocazione: i suoi tralci ombreggiano, offrono frutti e regalano in autunno dei rossi mozzafiato. Potarla però è sempre un grande dilemma. Cesoie alla mano, la scrutiamo e la osserviamo da ogni angolazione, con un grande punto interrogativo stampato sulla faccia e nella mente la stessa eterna domanda: sarà il tralcio giusto? Dalla potatura dipenderà la vita della vite (concedetemi il gioco di parole): quanto vivrà, quanto si ammalerà, quanto produrrà e quanto ombreggerà. Non è responsabilità da poco dobbiamo ammetterlo. 
 

