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Salve,
ho 30 anni, abito in un paese che rientra tra i borghi piu belli d’italia che si chiama – Petralia Soprana – con 3450 abitanti in provincia di Palermo.
Avendo tanta terra ho deciso di coltivare le lenticchie…..vi chiedo il vostro aiuto:
devo seminare 10 tumoli di terra a lenticchie, volevo sapere che quantità ne devo acquistare e dove posso acquistarle perche è da mesi che cerco negozi all’ingrosso ma ancora non ho avuto riscontro, se voi mi sapete indirizzare anche per l’acquisto.
Grazie.
(Cinzia – Petralia Soprana – Palermo)

Risposta

Ciao Cinzia,
considerato che a Palermo un Tumolo è circa 1395 metri quadrati, tu hai a disposizione circa 1,4 ettari di terra.
La quantità di seme da distribuire sul terreno varia in base alla varietà di lenticchia – seme grande o piccolo – e anche dalla tipologia di semina – a spaglio o a righe. Comunque mediamente è necessaria una quantità di 100 kg per ettaro di terra.
Per acquistare codesta quantità di seme devi rivolgerti ad un consorzio agrario della tua zona o ad un produttore di lenticchie che magari vende grandi quantità di seme destinato alla riproduzione. Ecco un esempio di grande azienda agricola che produce legumi in Sicilia.
Salute e buon orto.

Salve,
sono una donna di 45 anni e da poco tempo ho cominciato a coltivare l’orto con vari ortaggi: pomodori, zucchine, peperoni, melanzane, insalate varie erbe aromatiche e peperoncini.
Circa dieci giorni fa ho acquistato semi di vari tipi di peperoncini e li ho messi in piccoli vasetti, con circa un cm di terra sopra per potere attendere la fermogliazione e poi metterle in campo aperto… la mia domanda è: bisogna annaffiare e quanto perchè i semi possano germogliare senza marcire? Grazie mille!
(Cristiana)

Risposta

Ciao Cristiana,
hai iniziato la tua semina in maniera corretta, disponendo come dici i semi nei vasetti con il terriccio sopra a fargli da copertina, infatti, le condizioni che stimolano il seme a germogliare sono proprio il buio, la temperatura e l’umidità.
Quindi, diciamo che la quantità d’acqua necessaria a far germogliare i semi è quella che ti permette di mantenere sempre il terriccio umido ma senza che si formino nel vasetto ristagni idrici, questo fino a che non vedi spuntare i primi germogli, poi devi continuare a fornire acqua in base ai consumi della pianta, che lei stessa ti dirà in base a come e quanto cresce.
I giovani semensali che marciscono è perchè sono presenti, nella terra o anche nel seme stesso dei patogeni fungini che certo si sviluppano in condizioni di elevata umidità, quindi irrigare si ma con giudizio.
Salute e buon orto.

Buonasera,
abito a Farini in provincia di Piacenza, sono pensionato e mi sono dato all’agricoltura.
Ho un’azienda agricola ai Bruzzi di Boccolo Noce, nel comune di Farini,e li mi sono messo a coltivare i piccoli frutti.
Ho comprato 50 piante di mirtilli di 2 anni di età, ora li devo travasare in vasi da 30l, in questi ho messo torba bionda, aghi di pino, letame maturo, segatura, corteccia e terra di castagno.
Ora dovrei mettere il concime: quale devo usare e in quale quantità devo aggiungerne per ogni singolo vaso?
Grazie mille.
Distinti saluti.
(Mario Chinosi – Bruzzi di Boccolo Noce)

Risposta



Salve Mario,
è molto bella la storia che ci racconti, fa stare bene cioè il tuo bel presente di pensionato agricoltore, sull’appennino emiliano.
Per le tue piante di mirtillo poi hai fatto un bel mix di terreno acido e anche super naturale. Per questo motivo il concime che ti suggerisco di utilizzare è anch’esso di tipo naturale, cioè lo stallatico maturo; considerato poi dove abiti avrai anche la possibilità di trovarlo direttamente da un pastore della tua zona, ottimo sarebbe quello di pecora.
Riguardo alla quantità non ne metterei molto, se le piante sono così giovani; un volume pari a un litro, ben mischiato nella terra di rinvaso, potrebbe essere ideale.
Per la coltivazione di frutti di bosco ti suggerisco la lettura dell’articolo che trovi qui nel link.
Salute e buon orto!

Ciao,
sembra che inizino le piogge di fine estate e che il caldo diminuisca.
Ho vangato un po’di terreno per mettere le patate per la prossima primavera. Volevo chiedervi se intanto nello stesso terreno posso coltivare cavoli e verze da raccogliere (forse) a dicembre – gennaio. Mi sembra uno spreco lasciare il terreno senza produrre nulla. Aggiungo che dopo la vangatura ho distribuito del letame in pellets. Corro il rischio di impoverire troppo il terreno? Qui da noi le patate le seminano verso il 20 marzo. Vi ringrazio come sempre per i vostri preziosi consigli. A presto.
(Antonio)

Ciao Antonio,
si finalmente il caldo – necessario – dell’estate sta terminando ed è subito voglia di pensare all’autunno inverno…e primavera come fai giustamente tu!
L’argomento delle rotazioni delle colture orticole – come puoi leggere nell’articolo che trovi nel link – prevede proprio di alternare differenti specie di ortaggi in base alla loro “voracità” di elementi nutritivi presenti nel terreno. Per esempio, cavoli e patate sono entrambe colture che consumano elementi nutritivi in quantità quindi no sarebbero proprio avvicendabili l’una dopo l’altra, allora l’unico rimedio in questi casi è quello di concimare abbondantemente (20 – 40 kg di stallatico maturo su 10mq di terra) – con lo stallatico va benissimo – fra una coltura e l’altra, di modo che le patate, che arrivano dopo i cavoli, non trovino un terreno troppo povero di elementi.
Salute e buon orto

Abito a Pesaro da poco tempo mi sono avvicinato al mecerato di ortica. Lo vorrei utilizzare come fertilizzante e quindi l’ho fatto macerare per 12 giorni.

Questa è la domanda: una volta diluito 1 a 10 con acqua e ottenuti quindi gli 11 litri di prodotto, quanto ne devo dare a ogni pianta ???

(Massimo-Pesaro)

Ciao Massimo, 12 giorni di macerazione vanno molto bene per fertilizzare la pianta, ma se è molto concentrato puoi diluirlo anche un po’ di più. Lo puoi usare 1 volta la settimana somministrandolo come se fosse una normale annaffiatura e quando la pianta necessita di un po’ di sostegno per la crescita.

Come quantità vado ad occhio, facendo in modo di bagnare il terreno alla base della pianta piano, piano, in modo che vada proprio lì e non ruscelli altrove, facendo così ne consumo molto meno. Per regolarti sappi che se la pianta è in vaso ne può bastare circa un bicchiere!

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