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Spesso macchiette brune che tendono all’arancio macchiano le foglie di ortaggi e alberi da frutto, ma anche di rose, more, ribes e molte altre piante. Si tratta della ‘ruggine’ una malattia fungina che arriva, come tutti i funghi, con il caldo umido, con la carenza di ventilazione, con le piante seminate troppo fitte o il fogliame troppo rigoglioso, ma soprattutto quando le condizioni atmosferiche la favoriscono.

A fine dell’estate, quando le temperature sono ancora elevate, la pioggia inizia a cadere e le notti diventano umide, ecco che le malattie fungine arrivano nell’orto: per fortuna la produzione è quasi alla fine e i danni sono limitati.

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Non c’è ortaggio che non si prenda ogni tanto una malattia fungina. E’ un po’ come noi con il raffreddore! E allora cosa fare per tenere questi funghi alla larga? Mica possiamo mettergli il cappottino o dargli la vitamina C a fagioli, sedani, cipolle e zucchine?

Vivo al Nord e coltivo un piccolo orto biologico ma ogni anno ho problemi con le piante di pomodoro, che dopo alcune settimane dall’impianto cominciano ad ammalarsi. Le foglie seccano gradualmente fino a far morire la pianta. Al contrario, per fortuna, i pomodori sono sani ma la produzione si arresta già in agosto per il motivo citato prima.

Ho un orto nelle vicinanze di Roma con una cinquantina di alberi di varie specie. Le pesche, da luglio in poi sono state attaccate dalla mosca e la maggior parte sono andate perse.

Le pere: Kaiser, Decana, Abate, sono state attacate dal marciume della frutta (monilia) oltre che dal verme, e la maggior parte di esse hanno fatto una brutta fine. Ho fatto alcuni trattamenti, ma evidentemente non sono stati efficaci…..Vorrei un vostro consiglio e suggerimento.

Con vivi ringraziamenti Fulgenzio

( Fulgenzio – Roma )

Risposta

Ciao Fulgenzio, ho da poco pubblicato, nella sezione frutta e frutteto, un articolo che parla proprio di come trattare gli alberi da frutto per prevenire le malattie fungine (come la monilia) evitando l’utilizzo di sostanze eccessivamente nocive.

Certo se le condizioni climatiche sono particolarmente avverse (piogge frequenti, grandine, ecc) i trattamenti a base di rame e poltiglia bordolese diventano particolarmente importanti e talvolta conviene ripeterli. Con l’avanzare poi della buona stagione occhio agli insetti, che potrebbero praticare ferite nei frutti da dove il fungo può penetrare. In quel caso dovremo difenderci anche dai loro attacchi.

Ma un problema alla volta, intanto procedi come scritto nell’articolo!

Per chi abita in campagna le brinate sono visibili. Al mattino il paesaggio sembra imbalsamato, coperto da un velo di cristallo traslucido. In città questa gelida umidità è meno evidente agli occhi, seppure percepibile ovunque, soprattutto nelle nostre ossa…

E’ questa umidità che è nemica delle nostre piante, che si insinua tra le foglie e favorisce l’insediarsi delle malattie crittogamiche. Ma i funghi non sono solo una patologia autunnale, purtroppo sono in agguato tutto l’anno, con le piogge primaverili, come con i bruschi sbalzi termici estivi.

Allora dobbiamo imparare a difenderci, comportandoci in modo corretto. Ecco le regole a cui attenersi per evitare il peggio.

– Prevedere all’interno delle serre, ma anche nei tunnel di copertura, una buona areazione, cercando di aprire durante le ore più calde.

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