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Ciao a tutti sono un impiegato con la passione per la natura e mi dedico alla mia campagna anche per rilassarmi.
Avendo piantato degli ulivi volevo sapere se contro “l’occhio di pavone” l’olio di neem è utile ed evantualmente quando utilizzarlo ed in quale concentrazione?
Grazie sempre e saluti a tutti.
(Nicolò)

Risposta

Ciao Nicolò,
l’occhio di pavone è la patologia più diffusa sull’olivo – praticamente lo segue ovunque!
Il responsabile di tale malattia è un fungo – Cycloconium oleaginum Cast. – e in quanto tale il rimedio più efficace da utilizzare sono i trattamenti a base di rame, in particolare da preferirsi ossicloruro di rame; il problema si inizia a contenere trattando la pianta due volte all’anno – fine inverno e autunno.
L’olio di neem è un insetticida con potere antisettico, ma non antifungino.
Salute e buon orto

Buonasera,
ho diverse piante da frutto, e anche un orto, un mio amico mi a consigliato di usare la poltiglia bordolese, per la lotta ai patogeni fungini, sia sulle piante da frutto e quelle da orto, è corretto?
Grazie.
(Lorenzo – Treviso)

Ciao Lorenzo,
il tuo amico è un vero amico, nel senso che la poltiglia bordolese – come puoi vedere nel link al video – è un vero rimedio efficace per la prevenzione alle malattie fungine delle piante, consentito anche nell’agricoltura biologica.
Salute e buon orto.

Ciao, help!!
il caldo durerà ancora e aumenterà …..Che cosa possiamo fare per difendere i nostri ortaggi?
Ho notato che se la cavano: pomodori, melanzane viola, cavoli e verze, melone, zucca siciliana.
Soffrono melanzana nera, cetrioli, zucca d’inverno. Io posso dedicarmi all’orto 3 giorni a settimana e non posso irrigare sempre.
Ho notato però che dove ho potuto fare la pacciamatura, nei bancali di terra, la mattina la paglia è bagnata per la condensa, pensate che sia un aiuto sufficiente almeno per sopravvivere e avere qualche frutto in attesa che il caldo passi, che posso fare ancora? Grazie dell’aiuto che vorrete darmi , ciao.
(Antonio)

Risposta

Ciao Antonio,
niente panico innanzitutto, le piante sono esseri viventi e come tali riescono ad adattarsi bene anche a queste temperature. E’ chiaro che poi le solanacee – pomodori, peperoni ecc ecc sopportano maggiormente le alte temperature rispetto alle cucurbitacee, come zucchine e cetrioli, che invece accusano di più. Noi come ortisti possiamo però certo aiutare le nostre piante a superare periodi critici; la pacciamatura è un ottimo sistema in quanto riduce notevolmente l’evaporazione dell’acqua dal terreno che rimanendo più umido non presenta evidenti crepe superficiali, che stressano la pianta notevolmente. Altri accorgimenti potrebbero essere: disporre teli ombreggianti per ridurre l’influenza del sole sulle piante e irrigare abbondantemente le piante, la mattina presto o la sera tardi – prima del gran caldo – ma non frequentemente di modo che la pianta riesca a fare economie dell’acqua a disposizione arrivando anche a stressarsi leggermente prima di una nuova irrigazione e quindi adattandosi anch’essa alla condizione di gran caldo. E comunqueviva le estati calde che servono sempre…per avere una buona maturazione dei frutti e per la necessaria alternanza delle stagioni.
Salute e buon orto

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