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Produrre da soli i propri semi sta diventando un’attitudine sempre più diffusa tra gli orticoltori più virtuosi. E’ un’operazione che richiede pazienza, dedizione e sapienza, ma fa la differenza!

Chi produce semi in proprio può scegliere e selezionare piante adatte al proprio suolo, al proprio clima e alla propria regione e contribuire alla salvaguardia di ortaggi antichi caduti in disuso, recuperare vecchie varietà locali per evitarne la perdita. E’ così che un umile orticoltore può diventare un fiero e orgoglioso custode di biodiversità!

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Mi sto cimentando nell’allestimento di un orto sul balcone. Ho pomodorini che pare stiano crescendo, i peperoncini che sono al secondo anno e stanno bene, i ravanelli il primo raccolto era buono adesso non sono granché, i peperoni stanno crescendo, le melanzane hanno solo alcune foglie. Ho pure seminato i broccoletti, ma qualche vermicello invisibile mi sta riducendo le foglie a pois e non so se debbo eliminare le piantine .

Il prezzemolo in vaso è stato rigoglioso per stagioni. Posso ora riseminare i semini che stanno venendo fuori dopo la produzione del prezzemolo o debbo comperarli nuovi? Grazie

(Rita Franca – Sicilia)

Risposta

Puoi senz’altro utilizzare i semi che riesci a raccogliere. In genere la raccolta si fa il secondo anno, verso la fine del mese di agosto. Non aspettare che i fiori siano troppo secchi altrimenti i semi ti cadranno tutti per terra. Raccoglili un po’ prima e lasciali seccare in un luogo asciutto e ombreggiato. Ciao e buona ‘raccolta-semina’!

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