Piante da interno resistenti: quali scegliere e come curarle

Le piante da interno

Nelle case e negli appartamenti la presenza delle piante è decisamente positiva: le piante rilassano, rallegrano, riempiono spazi disadorni abbellendoli e conferendo a volte anche un tocco esotico. Bisogna però scegliere le specie più adatte e, se sappiamo di avere poco tempo e poca dimestichezza, preferire le piante da interno resistenti e adattabili.

Le piante purificano l’aria

Ricordiamo anche che le piante da interno aiutano, sebbene in misura diversa, a ridurre l’inquinamento degli ambienti, producendo ossigeno e purificando l’aria da sostanze come formaldeide e benzene. Anche solo per questa ragione sono l’ideale non solo per la casa ma anche per gli uffici, in cui si rimane per tante ore al giorno.

Possiamo impiegare le piante da interno come validissimi riempitivi di corridoi, disimpegni o angoli vari sottoutilizzati della casa. Non mancano poi le specie rampicanti, adattissime per deliziosi vasi appesi in modo da creare dei piacevoli effetti in verticale. Il mondo delle piante da interno è talmente interessante che avrete solo l’imbarazzo della scelta e avrete la tentazione di riempire ogni spazio!

Anthurium bianco - InOrto
Monstera -InOrto

Le piante da interno sono tali anche per ragioni climatiche: molte di esse sono di origine tropicale e non potrebbero sopportare le temperature invernali dei nostri climi.

Posizione ed esposizione

In linea generale le piante da interno sono specie che richiedono una buona illuminazione ma non diretta e non per tutto il giorno, altrimenti c’è il rischio di bruciature fogliari.  Anche in case molto illuminate da più finestre e ben esposte di solito non si hanno condizioni di eccessiva luce per le piante da interno, ma poi è importante vedere caso per caso. Ci sono anche piante da interno che vogliono poca luce o che comunque si adattano, come il Pothos.

Un’accortezza da ricordare è quella di evitare la vicinanza alle fonti di calore: le piante non dovrebbero trovarsi accanto ad un termosifone o direttamente sotto un condizionatore che emetta aria calda. Anche i punti soggetti a correnti d’aria andrebbero evitati o limitati.

Vasi e coprivasi

Le piante da interno diventano in qualche modo anche degli elementi di arredo, quindi è carino mettere il vaso in un bel contenitore che si abbini all’ambiente interno. La dimensione del vaso deve essere sempre adeguata alla grandezza della pianta, ricordando che di solito dopo l’acquisto è necessario provvedere a trapiantarla facendo in modo che abbia abbastanza terra.

Sul fondo del vaso è utile collocare un po’ di argilla espansa o, in sostituzione, dei pezzetti di coccio di recupero.

Il contenitore, o coprivaso, diventa una sorta di sottovaso che ci fornirà utili indicazioni sugli eventuali eccessi idrici, quindi usiamolo anche come spia.

Terricci

La maggior parte delle piante da interno richiede terricci soffici e ben drenati, a cui aggiungere almeno ogni anno un pochino di concime e periodici rabbocchi o sostituzioni.

Piante verdi rigogliose e resistenti

Vediamo una selezione di alcune tra le più comuni piante da interno resistenti, semplici da coltivare, dalle basse esigenze di manutenzione e dall’effetto notevole.

Monstera

La Monstera deliciosa è una pianta da interni molto vistosa per le sue enormi e caratteristiche foglie verdi brillanti, percorse da una grande nervatura centrale e dalle fessurazioni laterali profonde. In natura questo tipo di conformazione è utile per evitare i danni da vento, che vi passa attraverso senza spezzarle, e per intercettare più luce possibile negli ambienti ombrosi in cui vive, cioè nelle foreste fitte.

Scegliete la Monstera se avete abbastanza spazio perché è abbastanza ingombrante ed è un rampicante: presenta radici aeree con cui si arrampica su sostegni che di solito in natura sono semplicemente altre piante. Oltre alla Monstera deliciosa, ci sono altre specie, come la Monstera obliqua, più adatta a spazi ristretti perché di taglia inferiore. Questa pianta presenta deliziose foglie cuoriformi, non lobate ma piene delle tipiche fessurazioni. La Monstera ha un certo grado di parentela con le calle.

Dato che in natura la Monstera si trova nella penombra delle foreste, possiamo collocarla in casa, non alla luce diretta ma alla luce filtrata di una finestra, nel tepore della casa ma non accanto ad una fonte di calore.

Accortezza importante è di sistemarle un tutore come un palo o una canna, a cui legare gli steli perché non si sostengono autonomamente, trattandosi di una rampicante.

Ficus benjam

Il F. benjamin, chiamato anche in italiano, Fico beniamina, è un classico alberello da interno, che troviamo in tante case ma anche in spazi frequentati dal pubblico, o uffici, ambulatori, banche e chi più ne ha più ne metta: difficile non averne mai incontrato un esemplare. Diciamo che forse è un po’ meno resistente rispetto alle piante descritte sopra, ma soprattutto dobbiamo ricordare che è sensibile agli spostamenti: definite bene un luogo e poi lasciatelo lì.

La pianta ha un aspetto elegante e ha foglie molto numerose e minute: è ben diverso dal fico di cui si raccolgono i frutti (Ficus carica), ma in effetti sussiste una parentela perché appartengono allo stesso genere. Non tollera le temperature basse, al di sotto dei 12 °C, per questo nei nostri ambienti è una pianta da interno. A differenza di altre specie, però, deve trovarsi in posizione più illuminata, altrimenti potrebbe defogliarsi.

Può vivere per anni e ogni tanto possiamo anche praticare qualche leggero taglio di potatura per sfoltire i punti troppo fitti e mantenere una buona illuminazione nella chioma.

Pothos

Il Pothos è una tipica pianta da interni apprezzata per le sue foglie variegate e cuorifomi e per il suo habitus rampicante o ricadente. Se scegliamo il Pothos dedichiamogli una posizione da cui può far ricadere i suoi lunghi steli, oppure mettiamo un nel vaso collocato a terra un tutore su cui potrà liberamente arrampicarsi. Come posizione va bene la luce filtrata, e anche la penombra, dove però riduce la variegatura gialla delle foglie.

Il Pothos deve essere annaffiato spesso, tipo ogni settimana, perché ha bisogno di un tenore costante di umidità, ma sempre senza ristagni. Per questa caratteristica viene anche considerata una pianta ideale per il bagno o per la cucina. Dato che inoltre apprezza un terriccio leggermente acido, ogni tanto possiamo versarci dei fondi di caffè.

Col Pothos bisogna però ricordare un aspetto importante: contiene ossalato di calcio che può avere effetti tossici, quindi state attenti con i bambini e con gli animali di casa.

Succulente da interni

Sansevieria

La Sansevieria è una succulenta sempreverde dall’aspetto elegante e raffinato, e tra l’altro è anche piuttosto facile da coltivare ed è una pianta da interno resistente. Il genere Sanseveria è piuttosto ricco e comprende una sessantina di specie diverse, che potremmo raggruppare in due tipologie: quelle dalle tipiche foglie erette e allungate e quelle con le foglie corte e disposte a rosetta.

Anche la Sansevieria predilige posizioni da cui ricevere una luce filtrata. Trattandosi di una succulente, le esigenze idriche sono basse ma dobbiamo comunque tenere conto che è in vaso e in un ambiente riscaldato, quindi ogni tanto controlliamo lo stato di umidità del terriccio e il turgore delle foglie.

Sansevieria in vaso -InOrto
Foglie di Sansevieria -InOrto

Come le altre succulente, anche la Sansevieria tende a moltiplicarsi da sola facendo tante piante figliolette che col tempo occupano tutto lo spazio del vaso. Per una buona salute della pianta madre originaria e delle figlie stesse, è importante provvedere a separarle e dedicare un vaso a ciascuna. Questo pone ovviamente la questione dello spazio, ma potrebbe essere anche un’idea di regalare a qualcuno le nuove piantine. La pratica è semplice, e consiste nei seguenti passaggi:

  • Stendere su un tavolo un telo o qualcosa per evitare di sporcare con la terra,
  • Estrarre le piante dal vaso, e vedrete che vi verrà fuori un blocco unico di terra e piante
  • Separare i vari esemplari, facendo in modo che tutti abbiano un po’ di radici
  • Ripiantare ogni esemplare in un proprio vaso
  • Irrigare

La “Gemma di Zanzibar”

La “Gemma di Zanzibar” è una graziosa succulenta perenne dal nome meno facilmente pronunciabile: Zamioculcas zamiifolia. Si tratta di una classica pianta da interni molto amata per le sue foglie composte, coriacee, lucide e dal colore verde brillante.

Questa pianta è molto resistente ma deve essere irrigata pochissimo, altrimenti gli steli alla base iniziano a dare segni di marciume e le foglie ad ingiallire. Per la stessa ragione, desidera un terriccio ben drenato, possibilmente quello specifico per piante grasse. La luce deve essere diffusa e non diretta, quindi è il caso di pianta da interno in punti di poca luce.

Ogni 2 o 3 anni provvediamo ad un rinvaso, e durante l’anno ricordiamo di pulire spesso gli steli dalle parti ingiallite o appassite. Se un intero stelo dovesse marcire potete semplicemente estrarlo e la pianta andrà avanti con gli altri e ne emetterà di nuovi.

Cactus di Natale - InOrto
Fiore di Anthurium -InOrto

Piante da interno con fiori

Per chi ama in particolare i colori e l’attesa di vedere sbocciare dei fiori, ci sono delle amatissime piante tra cui scegliere. Tra le piante da interno resistenti ci sarebbe in primis l’amatissima orchidea, ma effettivamente non potremmo considerarla una pianta resistente, dato che comunque è piuttosto delicata ed esigente.

Cactus di Natale

Il cosiddetto “cactus di Natale” (Schlumbergera ) è una succulenta che fiorisce proprio in prossimità delle feste natalizie, è molto decorativa e di rapida crescita, facile da coltivare e resistente. Ha steli piatti e succulenti, che crescendo danno alla pianta un habitus ricadente, e si riempiono di una cascata di fiori rosa, fucsia, rossi o arancio a seconda delle varietà. Per garantire fioriture generose, sono necessarie le temperature degli ambienti riscaldati, con un intervallo tra i 18 e 23°C circa.

Anthurium

L’Anthurium è una pianta da interno di origine tropicale, che spicca per i suoi fiori dai toni accesi, che sono rossi o rosa più o meno intenso, a seconda dei tipi. Se ne trovano anche di bianchi. La pianta è piuttosto resistente e adattabile, ha una taglia contenuta, che lo rende adatto ad angoli piccoli della casa e anche le foglie sono un elemento decorativo, così cuoriformi, verdi brillanti e lucide.

L’Anthurium non tollera temperature basse (almeno 15°C) e la troppa acqua. Va annaffiato solo quando il terriccio si asciuga ma ama l’umidità atmosferica date le sue origini tropicali. Per questo nella stagione calda è utile nebulizzarlo.

Irrigazione e altre cure per le piante da interno

Oltre alle esigenze specifiche per le specie descritte, ecco dei suggerimenti generici, validi anche per altre piante, anche se poi è sempre utile vedere più approfonditamente caso per caso.

Quanto e con che frequenza irrigare

Le piante in casa vanno irrigate di frequente perché negli ambienti interni il riscaldamento determina una rapida asciugatura dei terricci e in estate questo avviene in modo naturale, anche se non vi è una diretta esposizione alla luce solare. Bisogna però evitare di dare troppa acqua e quindi non bisogna arrivare a riempire il coprivaso. Meglio irrigare poco ma spesso.

Concimazione

Moderate concimazioni sono necessarie, ad esempio con prodotti liquidi da diluire nell’acqua dell’annaffiatoio ogni due settimane circa per il periodo primaverile-estivo, quando si ha la maggiore crescita e quindi la maggiore richiesta di nutrimento.

Piante da interno resistenti - InOrto
Fiore del cactus di Natale - InOrto

Malattie e parassiti

Anche le piante da interno possono andare incontro a problemi, come marciumi, se si annaffia troppo e se il terriccio è poco drenato. Possono notarsi attacchi di insetti come le temute cocciniglie, ma possiamo trattarle con dell’olio di lino senza usare prodotti chimici. Per la cura delle piante da appartamento si trovano anche dei formati spray pronti all’uso, molto facili da usare.

Potature e pulizie

Le piante da interno per fortuna non richiedono grandi interventi di taglio, quindi non si parla di vere e proprie potature ma più di pulizia. Bisogna periodicamente togliere tutte le eventuali foglie secche, appassite, ingiallite per far respirare meglio la pianta e ogni tanto passare un panno delicatamente per eliminare la polvere che si deposita sulle foglie.

Rinvasi

Periodici rinvasi sono utili per dare alle radici un po’ di sollievo, e permettere loro di espandersi leggermente, anche a beneficio della parte aerea. Se non si vuole che la pianta cresca troppo, però, non scegliamo vasi troppo capienti. L’importante è scegliere un terriccio di buona qualità, magari arricchito di compost o di micorrizze, funghi benefici che proteggono e stimolano le radici e le aiutano nell’assimilazione dei nutrienti.

Nebulizzazioni

Ogni tanto è utile vaporizzare acqua sulle foglie, per garantire alle piante originarie delle aree tropicali un microclima che ricordi casa loro, in un certo senso.

ARTICOLI CORRELATI
ARTICOLI CORRELATI
COMMENTI
0 commenti

Lascia un Commento

Vuoi partecipare alla discussione?
Sentitevi liberi di contribuire!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

© 2021 Bonduelle InOrto