Piante verdi rigogliose e resistenti
Vediamo una selezione di alcune tra le più comuni piante da interno resistenti, semplici da coltivare, dalle basse esigenze di manutenzione e dall’effetto notevole.
Monstera
La Monstera deliciosa è una pianta da interni molto vistosa per le sue enormi e caratteristiche foglie verdi brillanti, percorse da una grande nervatura centrale e dalle fessurazioni laterali profonde. In natura questo tipo di conformazione è utile per evitare i danni da vento, che vi passa attraverso senza spezzarle, e per intercettare più luce possibile negli ambienti ombrosi in cui vive, cioè nelle foreste fitte.
Scegliete la Monstera se avete abbastanza spazio perché è abbastanza ingombrante ed è un rampicante: presenta radici aeree con cui si arrampica su sostegni che di solito in natura sono semplicemente altre piante. Oltre alla Monstera deliciosa, ci sono altre specie, come la Monstera obliqua, più adatta a spazi ristretti perché di taglia inferiore. Questa pianta presenta deliziose foglie cuoriformi, non lobate ma piene delle tipiche fessurazioni. La Monstera ha un certo grado di parentela con le calle.
Dato che in natura la Monstera si trova nella penombra delle foreste, possiamo collocarla in casa, non alla luce diretta ma alla luce filtrata di una finestra, nel tepore della casa ma non accanto ad una fonte di calore.
Accortezza importante è di sistemarle un tutore come un palo o una canna, a cui legare gli steli perché non si sostengono autonomamente, trattandosi di una rampicante.
Ficus benjam
Il F. benjamin, chiamato anche in italiano, Fico beniamina, è un classico alberello da interno, che troviamo in tante case ma anche in spazi frequentati dal pubblico, o uffici, ambulatori, banche e chi più ne ha più ne metta: difficile non averne mai incontrato un esemplare. Diciamo che forse è un po’ meno resistente rispetto alle piante descritte sopra, ma soprattutto dobbiamo ricordare che è sensibile agli spostamenti: definite bene un luogo e poi lasciatelo lì.
La pianta ha un aspetto elegante e ha foglie molto numerose e minute: è ben diverso dal fico di cui si raccolgono i frutti (Ficus carica), ma in effetti sussiste una parentela perché appartengono allo stesso genere. Non tollera le temperature basse, al di sotto dei 12 °C, per questo nei nostri ambienti è una pianta da interno. A differenza di altre specie, però, deve trovarsi in posizione più illuminata, altrimenti potrebbe defogliarsi.
Può vivere per anni e ogni tanto possiamo anche praticare qualche leggero taglio di potatura per sfoltire i punti troppo fitti e mantenere una buona illuminazione nella chioma.
Pothos
Il Pothos è una tipica pianta da interni apprezzata per le sue foglie variegate e cuorifomi e per il suo habitus rampicante o ricadente. Se scegliamo il Pothos dedichiamogli una posizione da cui può far ricadere i suoi lunghi steli, oppure mettiamo un nel vaso collocato a terra un tutore su cui potrà
liberamente arrampicarsi. Come posizione va bene la luce filtrata, e anche la penombra, dove però riduce la variegatura gialla delle foglie.
Il Pothos deve essere annaffiato spesso, tipo ogni settimana, perché ha bisogno di un tenore costante di umidità, ma sempre senza ristagni. Per questa caratteristica viene anche considerata una pianta ideale per il bagno o per la cucina. Dato che inoltre apprezza un terriccio leggermente acido, ogni tanto possiamo versarci dei fondi di caffè.
Col Pothos bisogna però ricordare un aspetto importante: contiene ossalato di calcio che può avere effetti tossici, quindi state attenti con i bambini e con gli animali di casa.
Lascia un Commento
Vuoi partecipare alla discussione?Sentitevi liberi di contribuire!