La profondità e il periodo di semina hanno regole precise, a cui attenersi scrupolosamente se desideriamo che questa operazione abbia una buona riuscita. Se pensavamo che bastasse cacciare un seme in terra per vederlo germogliare, dobbiamo ricrederci: può succedere, ma le possibilità di successo sono scarse.

Quindi lasciamo perdere l’improvvisazione e cerchiamo di capire di cosa ha bisogno un piccolo seme per  germogliare.

Profondità di semina – Se è troppo superficiale il seme rischia di rimanere scoperto. Lo strato di terriccio sovrastante potrebbe non essere sufficiente a garantire l’umidità necessaria alla germinazione e il seme, più visibile,  avrebbe maggiori possibilità di trasformarsi in appetitoso cibo per uccelli.

Se al contrario il seme venisse interrato troppo,  rischierebbe di esaurire tutte le riserve prima che la piantina possa sbucare dal terreno. In genere la profondità giusta è simile al diametro maggiore del seme, ma anche le bustine che contengono i semi danno indicazioni precise. Ma se avrete ancora qualche dubbio potete sempre scrivere ad InOrto.

Periodo di semina. Nell’orto bisognerebbe evitare di dire ” troppo presto o troppo tardi” e cercare di cogliere invece l’attimo giusto, perché ogni ortaggio richiede una determinata temperatura per germogliare e un giusto grado di calore per crescere e maturare. Già che le condizioni atmosferiche sono imprevedibili, evitiamo perlomeno di esserlo anche noi.  Come abbiamo detto ogni specie ha una sua temperatura ottimale per germinare.

Agli ortaggi più resistenti, come le lattughe, bastano 5-7°, a quelli più freddolosi, come le zucchine, occorrono 10-13°, per non parlare delle melanzane che ne richiedono 18°. Per avere queste temperature dovremo attendere il mese adatto. Se vogliamo anticipare i tempi dobbiamo ricorrere ai semenzai, per poi trapiantare a dimora all’esterno, quando il clima lo permetterà.  L’ideale è prevedere  per i semenzai una temperatura sui 15-18°, comunque non superiore ai 23°. Le temperature più contenute consentono una crescita più lenta, ma più equilibrata e robusta.

Questo non significa stare tutti i giorni con il termometro in mano a caccia della temperatura ideale, ma capire che, chi più chi meno, tutti hanno bisogno di un po’ di tepore…

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