Il trapianto è un’operazione delicata e costituisce sempre uno shock per la piantina.

Quando quella che avete seminato è abbastanza robusta o anche quando mettete a dimora una piantina che avete acquistato è molto importante evitare che si rompa il pane di terra mentre la estraete dal vasetto.
Quindi interratela controllando che il colletto sia a livello del terreno, né troppo in basso né troppo in alto.
Comprimete un po’ la terra e annaffiate moderatamente.
Cosa che ripeterete ogni sera fino a che le piantine non si saranno irrobustite.

(foto di Pink Sherbet Photography da Flickr)

Alcune varietà di ortaggi insalate, spinaci, carote, piselli e fagioli mal sopportano il trapianto. Quindi meglio seminarli direttamente.

La semina peraltro consente di vivere l’emozione di veder spuntare la pianticella. Cercate di procurarvi semi freschi (le bustine hanno la data di scadenza). Praticate dei fori nel terreno in ciascuno dei quali metterete 3 o 4 semi e umidificate. Fatelo a primavera inoltrata in modo che ci sia il calore sufficiente per la germinazione. Le piccole piante, una volta germinate, andranno diradate  se sono troppo numerose, in questo caso lasceremo, pere ciascun foro, la piantina più robusta

La stessa procedura vale anche se seminate in un semenzaio, cioè una piccola parte di terreno rialzato e protetto dal freddo. Una volta che i germogli saranno diventati piccolissime pianticelle saranno pronte per il trapianto.

(foto di mahalie da Flickr)

Il primo nemico del nostro orto è il clima, lo sanno bene i contadini.
Un clima troppo freddo o troppo secco, o troppo piovoso può rovinare irrimediabilmente il nostro raccolto.

Per proteggere le piante dal Generale Inverno si possono adottare valide precauzioni. Chiaramente è la pacciamatura la prima soluzione per proteggere le radici dal gelo mentre per la parte aerea si può prevedere di avvolgere le foglie, i rami o la chioma nel caso di un albero da frutto in un telo di tessuto-non tessuto. Nel caso dei vasi la soluzione ideale sarebbe ripararli in una serra.

(foto di jordanmerrick da Flickr)

Il cardo gobbo di Nizza, le zucche e i porri di Cervere, i peperoni di Carmagnola: sono solo alcuni dei prodotti della tradizione orticola piemontese che possiamo trovare il 30 e il 31 ottobre a Milano nel bellissimo giardino di Villa Necchi.

La mostra-mercato “ORTI D’AUTUNNO” è un appuntamento da non perdere per scoprire produzioni limitate, circoscritte e il più delle volte introvabili.

E poi ricordatevi: guardando -e mangiando- si impara!

(foto di eleny.shai da Flickr)

É successo a Milano l’8 e il 9 ottobre. La terza edizione di “ORTO D’ARTISTA: dalla semina al raccolto”, tenutasi alla Società Umanitaria di Milano, ha visto artisti impegnati a “seminare” progetti a favore dello sviluppo ecologico e sostenibile.

Adesso l’attenzione è rivolta al “raccolto”, che si terrà dall’1 al 18 aprile in concomitanza con il Salone Internazionale del Mobile, sempre nella stessa sede, ma anche in parchi, negozi, gallerie, musei, etc. Nell’occasione gli artisti realizzeranno installazioni sul tema dell’orto e della natura.

E chissà: forse coglieremo qualche suggerimento per rendere più artistiche melanzane e zucchine.

(foto di clayirving da Flickr)

Un’amica mi ha regalato una piccola busta con dei semi di Pastinaca, che è una grossa carota bianca ed è molto buona, ma non ho idea di come coltivarla. Puoi darmi qualche suggerimento? (Armida, Empoli)

La Pastinaca sativa assomiglia veramente alla carota, appartengono ambedue alla famiglia delle Umbelliferae e come questa va coltivata. Puoi seminarla in primavera e poi dimenticarti di lei fino all’autunno. Poi, dopo i primi freddi che rendono questa radice più zuccherina, puoi iniziare a raccoglierla e, almeno che il terreno non geli, puoi farlo a scalare per tutto l’inverno. Più aspetti e più dolci saranno le sue radici biancastre.

Un buon terreno adeguatamente sostenuto con fertilizzanti naturali garantisce salute e produttività al nostro orto.

Vi sono tre tipi di terreno: sassoso, sabbioso e argilloso.
L’ideale è un terreno di medio impasto, cioè non troppo compatto, con un mix di questi elementi, ricco di sostanze nutritive, soffice ed areato per consentire ossigenazione alle radici. Possiamo farlo analizzare e poi prepararlo da noi miscelando gli elementi necessari.

Per gli spazi ridotti è ottimo il terriccio universale presente nei vivai e garden center ma anche quello per agrumi ricco di torba e già miscelato con argilla espansa che migliora l’areazione e la porosità del terreno oltre a garantire un migliore drenaggio. Ricordatevi che il terriccio in vaso ogni due o tre anni andrebbe sostituito completamente.

foto: Wikimedia

Decorativo, elegante, coloratissimo con i suoi rossi intensi, il giallo, il viola e l’ arancio vivo e con forme differenti (a cornetto, rotondo, a lampioncino), il peperoncino vivacizza l’orto dandogli un tocco vagamente esotico.

Tra le varietà più decorative consiglio il Big wonder, mentre chi vuole provare il famigerato e piccantissimo Habaner deve stare attento a non piantarlo in habitat troppo freddi.

Ora è tempo di raccolta per molte specie di peperoncino.
Raccoglieteli quando sono completamente maturi, lasciando sulla pianta una parte del picciolo. E poi sbizzarritevi in ghirlande oppure seccateli in forno (non oltre 35° per non ridurne l’aroma) e fatene polvere per insaporire i vostri piatti.

foto di *FataNera* da flickr

Ecco un suggerimento di abbinamenti ideali e sorprendenti che dovrebbero favorire il rendimento del vostro orto!

  • Aglio-rosaio
  • Zucca-mais
  • Pomodoro-aneto
  • Spinacio-fragola
  • Cipolla-spinacio
  • Dragoncello-pomodoro
  • Barbabietola-cavolo rapa
  • Fagiolo-pomodoro
  • Broccolo-cipolla
  • Pomodoro-prezzemolo
  • Carota-pisello
  • Prezzemolo-porro
  • Carota-lattuga
  • Prezzemolo-sedano
  • Sedano-porro
  • Pisello-ravanello
  • Sedano-pomodoro
  • Fragola-melo
  • Cavolo-cipolla
  • Ravanello-melone
  • Cavolo rapa-cetriolo
  • Girasole-cetriolo
  • Aneto-cetriolo

Vogliamo staccare i nostri figli dalla TV e dalla Playstation? Mandiamoli a… zappare.

Nell’orto si sta all’aria aperta, capiamo come prenderci cura degli altri, impariamo la natura, ma soprattutto ci divertiamo.
Quante volte mi è successo di ospitare nella mia casa in campagna degli amichetti ‘cittadini’ poco propensi alle verdure, che pensavano che la zucchina pendesse da un albero o che l’aglio si presentasse sotto forma di grappolo, ma con ‘il gioco dell’orto’ le verdure diventano amiche e mangiarle diventa più facile e naturale.
Può bastare un piccolo vaso per far scaturire la magia. Un germoglio che spunta da un seme ha molte storie da raccontare: l’acqua che nutre, il sole che scalda, l’aria che dona respiro.

(foto di gas22 da Flickr)

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