Piantiamo un mandorlo per avere fiori in inverno e frutta tutto l’anno

Piantiamo un mandorlo per avere fiori in inverno e frutta tutto l’anno

Il mandorlo (Prunus dulcis) è il primo albero a fiorire nel frutteto per annunciare la nuova vita dopo l’inverno. La sua fioritura, così precoce e delicata, trae in inganno e nasconde la vera forza di questa pianta longeva e di poche pretese.

Le sue radici robuste e numerose riescono a vivere e a prosperare in terreni difficili e poco graditi a molti altri frutti. Succede infatti spesso di vedere mandorli solitari nelle campagne su dirupi sassosi e sabbiosi, magari al fianco di qualche vite.

Ramo di mandorlo con frutto piantato in altitudine - Inorto
Albero di mandorlo fiorito in inverno - Inorto

Stanno lì per anni e anni, senza chiedere niente, perché il mandorlo resiste bene alla siccità e se il clima è favorevole vive davvero a lungo!

Da me ne sono morti due, che erano lì da tanto, tanto tempo (li ho trovati già vecchi quando ho comprato la casa undici anni fa) e li ho prontamente sostituiti: non potrei fare meno della loro fioritura invernale e dei loro frutti disponibili tutto l’anno sulla mia tavola!

Terreno e posizione

Evitiamo dunque i terreni argillosi e troppo umidi e scegliamo per il mandorlo posizioni soleggiate e arieggiate, meglio se non troppo ventose. Certo è una pianta dal clima caldo e arido, ma proprio per la loro estrema adattabilità riescono a vivere anche a 1000-1200 metri, per esempio sulle alture dell’Abruzzo e delle Marche. Se poi si scelgono varietà che fiorisco tardivamente (mai comunque dopo la metà di marzo) possono evitare i danni causati dal freddo eccessivo, perché pur sopravvivendo alle basse temperature, le gelate di fine inverno possono comprometterne la fruttificazione.

Piantiamolo in autunno o inverno, se compriamo l’albero a radice nuda, oppure anche in primavera se acquisteremo la piccola pianta in vaso. Mi raccomando: terreni asciutti, ben drenati, ma possibilmente profondi, perché il suo apparato radicale è molto sviluppato. A questo proposito vi consiglio di rileggere il post su come piantare un albero da frutto.

Coltivazione

Sono talmente abituata a vederli crescere i miei mandorli da soli, che mi resta difficile dirvi cosa potere fare per garantirne lo sviluppo, fatta eccezione che di un po’ di stallatico nella buca di impianto iniziale, le annaffiature per i primi due anni, se da voi come da me le piogge sono veramente scarse e ogni tanto mondarlo delle ramoscelli rotti, fuori sagoma oppure eliminandone qualcuno dove si tendono a creare troppi intrecci.

Per il resto fate voi! Se volete renderlo più produttivo, potete aumentare concimazioni, annaffiature e potature, come generalmente si usa fare per glia altri alberi da frutto, ma mi sento di dire che la naturalezza e la parsimonia si addice moltissimo al mandorlo!

Fiori di un albero di mandorlo spuntati in inverno - Inorto
Raccolta

Le mandorle si raccolgono tra settembre e ottobre a seconda delle varietà, quando le drupe pelosette saranno diventate brune e avranno iniziato ad aprirsi.

Varietà

La scelta della varietà è invece una cosa di cui occorre tenere conto! La sua coltivazione millenaria ha dato origine a migliaia di varietà, molte delle quali necessitano dell’impollinazione incrociata, per cui di almeno due piante. Tuttavia oggi esistono anche varietà autofertili, una di queste è la varietà Tuono, che fiorisce tardivamente ed è quindi adatta alle regioni settentrionali; così come la Supernova, derivazione di un’antica varietà è anch’essa a fioritura tardiva, fruttifica presto e dà buoni frutti. Le mandorle possono avere guscio duro, semiduro o tenero. Fra quelle a guscio tenero la Santa Caterina è molto ricercata, perché il suo guscio può essere rotto con le mani!  Fra le varietà antiche possiamo ricordare: la ‘mandorla a buccia rossa’, originaria di Sulmona (Aquila), dolce e dal guscio rossastro il cui albero è grande e produttivo; la ‘mandorla tenerina’ Originaria del Sud Italia il cui guscio si schiaccia proprio con le dita; ‘mandorla dolce di Barisciano’, sempre diffusa nella provincia dell’Aquila, molto dolce e apprezzata dalla gastronomia locale. E se fino alla prima metà del secolo scorso le piantagioni di mandorli fornivano alle popolazioni contadine legname da ardere e una scorta energetica per l’inverno, purtroppo negli ultimi decenni molte sono state abbandonate.

Non dimentichiamoci che le mandorle hanno molte proprietà benefiche e un alto valore nutritivo. Pensate che erano già apprezzate nell’antico Egitto e furono messe nella tomba del faraone Tutankhamon per accompagnarlo nel suo eterno viaggio! Noi che non avremo piramidi accontentiamoci di mangiarle nel nostro viaggio ‘terreno’ tra l’orto e il giardino!

Foto da flickr di vhines200, di Jacqueline Poggi, di  Sindy Nero e di Ferran Turmo Gort

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COMMENTI
78 commenti
  1. Seby
    Seby dice:

    Salve,
    è un vero peccato che, in un articolo che tratta della mandorla, non si dà neanche un minimo accenno alla “regina delle mandorle”: La Mandorla di Avola!
    Grazie
    (Seby)

    Rispondi
    • Stefano Pissi
      Stefano Pissi dice:

      Ciao Seby,
      perdona la nostra omissione e grazie per segnalarci codesta notizia, la teniamo preziosa e faremo in modo di aggirnare l’articolo a breve.
      Salute e buon orto.

      Rispondi
  2. roberto
    roberto dice:

    Salve,
    ho un mandorlo da diversi anni, da 2 anni non fa più fiori e di regola neanche i frutti.
    Per cause che non stò a spiegare, devo tagliarlo.
    Dato che tutto intorno ci sono una infinità di butti, posso curarne uno e allevarlo come prima pianta?
    E’ in grado di fare i frutti, o devo piantarlo innestato?
    In attesa saluto.
    (Roberto)

    Rispondi
    • Stefano Pissi
      Stefano Pissi dice:

      Ciao Roberto,
      certo che puoi allevare un nuovo mandorlo dai suoi polloni basali della vecchia pianta, quali frutti farà non è ancora dato saperlo, dipende da dove la pianta sta ributtando, se da sopra o sotto il suo eventuale punto d’innesto, però la tua idea è bella perchè avventurosa, secondo noi. Se invece vuoi essere più sicuro dei risultati – frutti – allora ti suggeriamo di prendere un nuovo albero e trapiantarlo dove avrà modo di svilupparsi bene per tanti anni.
      Salute e buon orto.

      Rispondi
  3. Nicola
    Nicola dice:

    Salve,
    ho 15 piante di mandorlo, di circa 20 anni, e da almeno 3 non producono più come prima.
    Quale potrebbe essere il problema?
    Grazie.
    (Nicola)

    Rispondi
    • Stefano Pissi
      Stefano Pissi dice:

      Ciao Nicola,
      i motivi possono essere tanti, sicuramente le tue piante di mandorlo producono meno per questioni di età, invecchiando la pianta tende a produrre meno, specialmente se non si svolgono le ordinarie operazioni colturali quali: potature e concimazioni; potrebbe essere questa la tua questione?
      Tienici aggiornati!
      Salute e buon orto.

      Rispondi
  4. Stefano Furiani
    Stefano Furiani dice:

    Salve, un’informazione.
    Ho un mandorlo pieno di frutti, tutte le mandorle però hanno una macchia, sembra resina…è normale?
    O bisogna intervenire?
    Grazie.
    (Stefano)

    Rispondi
    • Stefano Pissi
      Stefano Pissi dice:

      Ciao Stefano,
      da come descirvi la situazione è probabile che il tuo mandorlo sia stato attaccato da un patogeno fungino, fra questi più probabilmente: Gommosi – se vedi una sostanza resinosa, tipo ambra, che cola anche dai frutti – Corineo – delle macchie scure sul mallo verde dei frutti.
      Adesso che la malattia si è manifestata non c’è molto da fare, però puoi prevenirla per gli anni successivi facendo dei trattamenti – biologici – con poltiglia bordolese – vedi il video nel link – da effettuarsi alla caduta completa delle foglie e dopo la potatura invernale.
      Salute e buon orto!

      Rispondi
  5. enzo germania
    enzo germania dice:

    Salve,
    dove posso comprare una pianta di mandorlo?
    Vorrei piantarlo nel giardino di casa mia, in GERMANIA, credete che riescirà a sopravvivere al freddo?
    Grazie.
    (Enzo – Germania)

    Rispondi
    • Stefano Pissi
      Stefano Pissi dice:

      Ciao Enzo,
      considerato il naturale habitat del mandorlo – mediterraneo – direi che il clima continentale della Germania non è il top per lui, ma come si sa le piante hanno grande capacità di adattamento e vedrai che non rimarrai deluso. Il problema non sarà il freddo invernale, che troverà sempre la pianta senza foglie e quindi ben protetta; probabile che saranno le fioriture a soffrire maggiormente…ma non ti vogliamo comunque limitare.
      Per acquistare una buona pianta sarebbe bene sempre andare direttamente in vivaio a vederla ed è consigliabile sempre che il vivaio sia nella zona climatica di dove verrà messa a dimora. Non sapendo però dove abiti in Germania ti mando il link di un vivaio che vende piante in tutto il mondo.
      Salute e buon orto.

      Rispondi
  6. Antonio ispica
    Antonio ispica dice:

    Salve,
    ho un terreno sabbioso, potrei piantare il mandorlo? Ed è esposto anche al vento visto che sto vicino mare.
    Grazie.
    (Antonio)

    Rispondi
    • Stefano Pissi
      Stefano Pissi dice:

      Ciao Antonio,
      il mandorlo è pianta rustica e quindi ti direi – senza conoscere di persona il luogo – di piantare con fiducia un mandorlo per vedere di persona come reagisce, al vento, specialmente se marino, potresti pensare a proteggerlo in qualche maniera…frangivento per esempio. Per il terreno sabbioso invece ti suggerisco di immettere nella buca della terra argillosa e terriccio, da mischiare alla sabbia che hai già. Provaci Antonio e vedrai che andrà bene!
      Salute e buon orto.

      Rispondi
    • Stefano Pissi
      Stefano Pissi dice:

      Ciao Nicola,
      certo che puoi piantare il mandorlo…importante è fare in anticipo – adesso – una bella buca dove mischierai alla terra di scavo tanto terriccio e stallatico maturo, nella stagione di novembre. Riguardo alla verietà da utilizzare sarebbe bene che tu scegliessi una varietà della tua zona dove hai l’orto…altrimenti guarda quello che ti offre il tuo vivaio di riferimento, hai delle preferenze riguardo al tipo di frutto, maturazione, amaro o dolce?
      Scegli tu!
      Salute e buon orto.

      Rispondi
  7. Andrea
    Andrea dice:

    Ciao,
    ho diversi ha di terreno e per una porzione di esso mi piacerebbe fare una bella piantagione di mandorli.
    L’idea e’ di riservane almeno un ha quindi sono a chiedervi:

    – quante piante potrei piantare

    – quante e quali qualità, considerando che il terreno si trova a circa 250 m slm vicino a Macerata con esposizione a sud est (come per l’ulivo serve l’impollinatore?)

    – quale potrebbe essere la resa per pianta in kg

    – hanno bisogno di trattamenti chimici? (Non amo fare trattamenti chimici. Solo al naturale per cui cerco colture redistenti)

    Grazie in anticipo per la risposta

    (Andrea – Macerata – Maeche)

    Rispondi
    • Stefano Pissi
      Stefano Pissi dice:

      Ciao Andrea,
      bella pianta il mandorlo, più tipca come coltivazione fatta a livello professionale del sud Italia – Puglia, Calabria, Basilicata e Sicilia.
      Per avere qualche informazione sulla coltivazione amatoriale del mandorlo leggi pure l’articolo che trovi nel link.
      Volendo rispondere invece alle tue domande ti dico che:
      1 – Il sesto d’impianto di un mandorleto dipende tanto anche da come svolgerai tutte le operazioni colturali quali: diserbi, concimazioni, laorazioni del terreno, raccolta…dipende cioè dai mezzi meccanici che hai a disposizione…dimensioni del trattore ecc. Mediamente la distanza fra le piante è di circa 5-6 metri.
      2 – Riguardo alla scelta delle varietà da inserire nel tuo impanto tieni conto che saranno necessarie più varietà, con differenti epoche di fioritura per avere una scalarità di esposizione dei fiori alle condizioni meteo…per compensare cioè le perdite di produzione dovute al fenomeno dei ritorni di freddo. La scelta poi della varietà sarà fatta anche in base alla tipologia di mandorla da inserire poi sul mercato di vendita. Per avere un idea precisa di quali varietà scegliere ti suggerisco di consultare il catalogo di questo vivaio specializzato nella produzione di mandorli.
      3 – La produzione per ettaro ovviamente dipende da tanti fattori che sono: varietà coltivate, cure colturali, irrigazioni e concimazioni. Si può arrivare anche a 15 quintali per ettaro di frutto sgusciato….ma in Italia la produzione non arriva neanche a 5.
      4 – Riguardo ai trattamenti da farsi sicuramente dovrai fare della prevenzione per le patologie fungine più comuni quali il Corineo e il Mal della bolla. Trattamenti previsti dall’agricoltura biologica.Ci sono anche insetti che possono attaccare i futtti come la Cetoniella funesta o Cetoniella pelosa.
      Considera che tanto più la coltura è monospecifica e intensiva tanti più trattamenti dovrai attuare.
      Comunque prima di avviare qualsiasi tipo di coltivazione professionale del mandorlo, ti suggeriamo di rivolgerti anche alle associazioni di categroria della tua zona – C.I.A e Coldiretti e anche alle associazioni di categoria di Agricoltura Biologica: AIAB o ICEA.
      Consideranto che il tuo mandorleto sarà biologico ti suggerisco di pensare di immettere nel tuo investimento anche l’apicoltura, fatta in proprio o anche coinvolgendo apicoltori della zona.
      Salute e buon orto.

      Rispondi
  8. Gaspare
    Gaspare dice:

    Ciao,
    ho un ettaro di terreno e volevo impiantare un mandorleto.
    Ho cercato ed infine trovato un “tecnico” che mi consiglia delle piantine spagnole da piantare in maniera superintensiva ma le piantine che vorrebbe fornire saranno consegnate se tutto va bene tra maggio e giugno del prossimo anno.
    Inoltre vorrebbe che le pagassi subito, almeno un congruo acconto senza però avere certezza di nulla.
    Non ho tanto il timore che questo si prenda i soldi e scappi per il fatto che ha già fatto impiantare altri mandorleti… la mia perplessità è sui tempi e anche un po’ sui costi.
    Tempistica ca. 6/7 mesi per avere le piantine che io probabilmente pianterò a novembre del prossimo anno ed i costi di 4.5€ piantina che per 2000 piantine = 9000.00 EURO

    A questo punto pensavo di farmi le piantine da me partendo dalle mandorle ma… udite udite… non riesco a trovarne… mi puoi dire dove trovare mandorle con o senza guscio fresche? varietà tuono?

    Ops, le voglio produrre in sicilia ed più precisamente nella valle del Belice
    Ciao e grazie.
    (Gaspare – Valle del Belice – Sicila)

    Rispondi
    • Stefano Pissi
      Stefano Pissi dice:

      Ciao Gaspare,
      capisco le tue esigenze di voler abbattere i costi iniziali del tuo impianto ma, partendo dal seme a produrre le piantine credo che si allungano di molto i tempi di realizzazione del progetto e comunque tu avrai bisogno di allestire un piccolo vivaio di coltivazione delle tue piantine.
      Però se tu sei comunque sei convinto di proseguire la strada intrapresa potresti cercare informazione su come recuperare seme fresco di mandorla attravarso il sito che trovi on line, oppure anche consultare l’azienda siciliana di commercializzazione delle mandorle che trovi nel link.
      Tienici aggiornati sul tuo interessante progetto.
      Salute e buon orto.

      Rispondi
  9. Paolo
    Paolo dice:

    Scusate,
    io ho fatto una piantaggione di mandorle, pero li ho piantati ad una distanza di 4,5 mt ché può succedere?
    Grazie.
    (Paolo)

    Rispondi
    • Stefano Pissi
      Stefano Pissi dice:

      Ciao Paolo,
      la distanza che hai tenuto ci sembra abbastanza buona, magari, aumentando anche di un metro non sarebbe stato male.
      Vedrai che se li curi bene otterrai un bel risultato.
      Salute e buon orto.

      Rispondi
  10. erminio
    erminio dice:

    Ciao,
    devo  piantare una decina di Mandorli in due varietà diverse chiedevo quali sono compatibili per l’impollinazione?
    Distinti Saluti.    
    (Erminio)

    Rispondi
    • Stefano Pissi
      Stefano Pissi dice:

      Ciao Ermninio,
      una possibile combinazione potrebbe essere quella di abbinare il mandorlo dolce var.Santa Caterina, a guscio premice, cioè a guscio tenero, con la verietà Tuono con funzione impollinatore.
      Comunque è sempre bene affidare anche agli insetti pronubi: Api e Bombi, la funzione d’impollinatori.
      Salute e buon orto.

      Rispondi
  11. Giancarlo
    Giancarlo dice:

    Buona sera  ho un piccolo terreno intorno casa e vorrei piantare due mandorli; quale tipo mi potreste consigliare come gusto e resa del frutto tra le tre varietà dolci?
    Grazie.
    (Giancarlo)

    Rispondi
    • Stefano Pissi
      Stefano Pissi dice:

      Ciao Giancarlo,
      belle e affascinanti le piante dei mandorli, a tal proposito le due specie dolci e generose che ti segnaliamo sono: Mandorla Var. Tuono e Mandorla Var. Filippo Ceo, ma non sono le uniche che puoi scegliere.
      Salute e buon orto.

      Rispondi
  12. Marika
    Marika dice:

    Salve,
    abito in Piemonte e mi piacerebbe piantare nel mio giardino una pianta di mandorla dolce, quale varietà potrebbe essere maggiormente indicata per la mia zona?
    (Marika – Piemonte)

    Rispondi
    • Stefano Pissi
      Stefano Pissi dice:

      Ciao Marika,
      il mandorlo è una pianta bellissima da avere nel proprio giardino, io la chiamo la “spia” della primavera perchè fiorice prima di tutte le altre piante.
      Di specie dolci ne esistono tante, tu magari scegli quelle di tipologia Autofertile, come per esempio la varietà “Tuono”, oppure anche una varietà a guscio tenereo, la “Supernova”. Cerca specialmente un buon vivaio vicino casa, di riferimento, per avere poi tutta l’assistenza necessaria e scegliere di persona la pianta.
      Salute e buon orto

      Rispondi
  13. Raffaele
    Raffaele dice:

    Salve,
    ho piantato circa 20 alberi di mandorle, da quasi un anno; mi potreste dare dei consigli affinché gli alberelli crescano nel migliore dei modii?
    Grazie in anticipo
    (Raffaele)

    Rispondi
    • Stefano Pissi
      Stefano Pissi dice:

      Ciao Raffele,
      il mandorlo è una pianta bellissima perchè pioniera di tutte le fioriture primaverili e per i suoi frutti!
      Ti riassumiamo di seguito quelle che sono le cure colturali da svolgersi durante tutto l’anno:
      1 – Inverno – Primavera – leggera potatura di allevamento della chioma, guidarla cioè nella sua crescita armonica, eliminando eventuali rami secchi e guidando lo sviluppo degli altri. Lavorazione superficiale del terreno suooto la chioma della pianta e concimazione organica con stallatico maturo o pollina.
      2 – estate: irrigazioni regolari e abbondanti
      3 – autunno: Raccolta totale dei frutti e trattamento con poltiglia bordolese a fine raccolta dei frutti e perdita delle foglie.
      Vedrai che non mancheranno i risultati.
      Salute e buon orto.

      Rispondi
  14. Massimo
    Massimo dice:

    Ciao,
    ho un mandorlo piccolo in terrazza…L’ho comprato in un supermercato e l’ho tenuto per 3-4 anni in terrazza senza curarlo tanto.
    Mi sono accorto che fa meno fiori e cadono sempre già dalla prima fioritura senza fare mandorle, oggi ho comprato un bel vaso di 45cm, e ho deciso di rinvasarlo con terra nuova, penso che la mia pianta non fa frutti perché ha il vaso piccolo picciolo?
    Sto vicino Venezia; sperò faccia molti rami perché un po di fiori e foglie ci sono, grazie.
    (Massimo – Venezia)

    Rispondi
    • Stefano Pissi
      Stefano Pissi dice:

      Ciao Massimo,
      credo proprio che le ragioni della mancata fruttificazione del mandorlo sia no proprio quelle che ci dici tu stesso: le mancate cure, in particolari le cnocimazioni e terra nel vaso troppo piccolo. Vedrai i progressi dopo il rinvaso, specialmente per quanti riguarda lo sviluppo di nuoni rami.
      Salute e buon orto.

      Rispondi
  15. Cinzia
    Cinzia dice:

    Il mio fidanzato ha piantato un piccolo albero di mandarlo nel suo giardino.

    Ho notato che le foglie sono un po ingiallite cosa posso fare?

    Ha bisogno di un po di concime?

    Sono Cinzia in provincia di Taranto.

    Aspetto un consiglio. Grazie.

    Rispondi
    • nara marrucci
      nara marrucci dice:

      Cara Cinzia, il mandorlo richiede veramente poco, può darsi che con il caldo che fa abbia sofferto un po’ il trapianto. Almeno in questa fase annaffiatelo ogni tanto e create intorno al fusto un piccolo anello di terra, come fosse una piccola diga, per fermare l’acqua in modo che abbia il tempo scendere un poco a fondo. Pacciamate la base con dello sfalcio d’erba, in modo da conservare il suolo un po’ più fresco. Ma anche con l’acqua non esagerate: una volta in meno ma bene a fondo. Più avanti con la crescita potrete scordarvi di ‘lui’ ma adesso deve attecchire!

      Se il tuo fidanzato ha messo, come normalmente si fa, un poco di concime (molto maturo) nella buca d’impianto non c’è bisogno di altro. Altrimenti aggiungete nella terra alla base dell’humus di lombrico, del compost o del concime pellettato biologico a lenta cessione, anche se l’estate non è il periodo adatto alle concimazioni e dovremmo aspettare l’autunno. Attenti a non esagerare con le concimazioni: il mandorlo non ne ha bisogno! Tranquilla che il mandorlo ce la farà!

      Rispondi
  16. marco
    marco dice:

    Buongiorno,
    ho a disposizione per iniziare circa due ettari di terreno misto terra roccia ho alcuni ulivi un po’ di vite e qualche alberello di frutti e mandorli, non usiamo mai diserbanti, ma prendiamo cio’che natura ci dona e fin ora un po piu’ un po meno i loro frutti li hanno sempre dati.
    Ora vorrei iniziare nel creare un mandorleto anche per produzione esterna avrei piacere di sentire una vostra opinione e consiglio sul tipo di mandorlo che potrei piantare per la produzione.
    Il terreno si trova in Sardegna nel Nuorese in una valle a dieci chilometri dal mare dove d’inverno per alcuni giorni invernali di notte puo’ scendere di qualche grado sotto lo zero poi d’estate il secco ma non ci sono problemi di acqua.
    Vi ringrazio arrivederci.
    (Marco – Nuoro – Sardegna)

    Rispondi
    • Stefano Pissi
      Stefano Pissi dice:

      Ciao Marco,
      le varietà di mandorlo sono diverse che dovrai scegliere anche in base all’utilizzo finale del frutto: pasticceria, consumo secco tal quale, guscio tenero, guscio duro, ecc ecc.
      Importante è anche che tu consideri di inserire nell’impianto piante di mandorlo con spiccata funzione impollinatrice.
      Alcune varietà di mandorlo più comuni sono:

      Supernova
      Guscio semitenero. Tardivo, produttivo, autofertile.

      • Genco
      Guscio medio. Tardivo, produttivo.

      • Texas
      Guscio tenero. Tardivo, molto produttivo, impollinatore.

      • Tuono
      Autofertile, molto produttivo. Frutti medi dalla forma sferoidale. Guscio semi-duro. Fine
      ottobre.

      • Filippo Ceo
      Molto produttivo; frutti cilindrici, di colore marrone, duri. Inizio settembre.

      Altro suggerimento per la scelta delle varietà – specialmente quelle locali sarde – è quello di affidarti ad un vivaio specializzato e con credenziali sulla qualità delle piante, che si trova in prossimità della zona dove sarà anche il frutteto.
      Salute e buon orto.

      Rispondi
  17. Ruggero
    Ruggero dice:

    Salve,
    Ho un terreno in Sardegna – Nord Est – 50 mt slm – zona collinosa a pochissimi Km dal mare – Ettari a disposizione per mandorleto 5 su 50 –
    Ho intenzione di impiantare 2 o 300 piante di mandorlo per ettaro su 4/5 ettari.
    Da quel che ho letto nelle risposte date, regolarmente, parli di rivolgersi al vivaio più vicino ai terreni d’impianto. Ti risultano in Sardegna vivai con disponibilità tali?
    Se si ti pregherei di indicarmeli, se no puoi instradarmi tenendo conto sia delle qualità che dei prezzi?  
    Io pensavo alla varietà Tuono, amara, di almeno 2 anni età e in produzione immediata o al massimo a 1 anno dalla messa a dimora. Mi dai consigli peziosi?
    Grazie.
    (Ruggero – Sardegna)

    Rispondi
    • Stefano Pissi
      Stefano Pissi dice:

      Ciao Ruggero,
      Si esatto, prendere piante allevate in vivai nella stessa zona climatica di dove verrà eseguito l impianto è la pratica da seguire in quanto le piante stesse sono già acclimatate alla zona e per questo riescono a superare meglio lo stress da trapianto.
      Per reperire piante di mandorlo nella tua regione ti suggerisco di iniziare la ricerca direttamente dal tuo vivaista di fiducia o comunque un vivaio vicino a te e ben fornito, per avere una base di partenza valida.
      Altri suggerimenti sono:

      1 Fai un progetto del frutteto che preveda sia la disposizione delle piante in campo e che la scelta delle varietà includa anche specie con funzione d impollinazione
      2 Fai delle grandi buche, meglio se in questa stagione tenendo le stesse aperte con la terra ammucchiata a fianco fino al momento del trapianto – ottobre, dicembre.
      3 pensa ad un sistema d irrigazione delle piante, considerato la tua zona, almeno per tre stagioni vegetative.
      Salute e buon orto.

      Rispondi
  18. Adriano
    Adriano dice:

    Buongiorno,
    ho queste varieta di mandorlo: Santa Caterina e Texas.
    Mi sai dire se stano bene insieme per fare la frutta??
    Quale e il miglior impollinatore per il Santa Caterina?
    Grazie!
    (Adriano)

    Rispondi
    • Stefano Pissi
      Stefano Pissi dice:

      Ciao Adriano,
      le piante stanno bene insieme ma, specialmente la varietà Santa Caterina, necessita di un sostegno per l’impollinazione che troverà nel mandorlo varietà Tuono.
      Salute e buon orto.

      Rispondi
  19. Marco
    Marco dice:

    Salve vorrei un’informazione,
    sto per acquistare un terreno di 1 ettaro e mezzo circa e vorrei piantarci delle mandorle, sapreste dirmi se c’e qualche finanziamento?
    Grazie,
    (Marco)

    Rispondi
    • Stefano Pissi
      Stefano Pissi dice:

      Ciao Marco,
      in che regione si trova il terreno e quanti anni hai? Scusa le domande ma sono dei dati necessari per capire se il PSR – piano di sviluppo agricolo della tua regione – concede finanziamenti e fino a che età massima dell’imprenditore agricolo, in questo caso, te!
      Per capire se esistono dei finanziamenti a riguardo ti suggerisco di rivolgerti direttamente alle associazioni di categoria della tua zona le quali possono aiutarti in merito senza fare tanti spostamenti.
      Ci tieni aggiornati sul tuo futuro di agricoltore? grazie.
      Salute e buon orto.

      Rispondi
  20. Federico
    Federico dice:

    Ciao,
    ho un terreno di 1ha ed ottima qualità in zona Tivoli – Lazio.
    Sto pensando ad una coltura intensiva di mandorli per venderli.
    Quante piantine sono necessarie e quale resa posso aspettarmi?
    grazie dell’attenzione.
    (Federico)

    Rispondi
    • Stefano Pissi
      Stefano Pissi dice:

      Ciao Federico,
      gli impianti di mandorleti si aggirano sui 5 metri di distanza fra una pianta e l’altra, quindi su di un ettaro ne va almeno 400 piante.
      La produzione è un dato indicativo e variabile in base a tante condizioni colturali: clima, fertilità, irrigazione o meno, ecc… Ma tieni conto di una produzione di 8/10 quintali di prodotto sgusciato per ettaro.
      Salute e buon orto.

      Rispondi
  21. Giuseppe
    Giuseppe dice:

    Salve,
    sto piantando 80 mandorle in un terreno argilloso ma in pendenza, non ci dovrebbero esserci ristagni d’acqua.
    Mi dite che altri accorgimenti potrei usare, la varietà e tuono portainnesto gf 677.
    Grazie,
    (Giuseppe)

    Rispondi
    • Stefano Pissi
      Stefano Pissi dice:

      Buongiorno Giuseppe,
      un mandorleto di 80 piante sarà una macchia fiorita di bianco molto bella….
      Riguardo al terreno argilloso dovresti fare una lavorazione profonda – aratura o anche rippatura – per tutta la superficie;
      invece nelle buche dove metterai le piante mi concentrerei particolarmente ad aprire un vaso capiente dove migliorare ulteriormente la terra aggiungendo letame o comunque concime organico che aiuti la pianta nei primi periodi dopo il trapianto. Considera che servirà assistere le piante con irrigazione costante nei primi 2/3 anni.
      Salute e buon orto.

      Rispondi
  22. Paolo
    Paolo dice:

    Salve
    possiedo un mandorlo di 10 anni di vita che produce mandorle buonissime.
    Vorrei piantare una seconda pianta prelevando un getto dal primo, è possibile o devo piantare dei semi?
    C’è l’obbligo di innesto oppure i frutti saranno comunque buoni?
    Grazie mille!
    (Paolo)

    Rispondi
    • Stefano Pissi
      Stefano Pissi dice:

      Ciao Paolo,
      la soluzione più semplice ed economica è quella di acquistare direttamente un’altra pianta uguale alla tua, se ne conosci la varietà ovviamente; altrimenti potresti fare un innesto su un’altra pianta di mandorlo, che dovrai acquistare, utlizzando un pezzo di ramo prelevato dalla tua pianta.
      Per ottenere certamente i frutti della pianta che hai devi partire comunque dal ramo/gemma della pianta stessa, partendo da seme non sai mai quello che otterrai.
      Salute e buon orto.

      Rispondi
  23. Rossella
    Rossella dice:

    Gentilissimi, vi scrivo per un’informazione.
    A vostro parere, è possibile piantare mandorli in ambito urbano?
    Sto lavorando al progetto di una piccola piazza in Puglia che avrà delle collinette di terra erbosa e vorrei inserirvi dei nuovi alberi.
    La piazza ha un po’di ombra per via dei palazzi che la contornano, ma è di dimensione sufficiente a essere illuminata bene durante varie ore del giorno.
    Trovo che questi alberi siano splendidi e sarebbe un piacere poterli usare per dare un aspetto delicato e poetico a un nuovo spazio pubblico che sostituirà un triste parcheggio. Sapreste darmi qualche consiglio al riguardo?
    Grazie mille,
    (Rossella – Puglia)

    Rispondi
    • Stefano Pissi
      Stefano Pissi dice:

      Buongiorno Rossella,
      certamente il madorlo è una pianta graziosa e nenache troppo invadente, per l’accerscimento contenuto. Sarà poi spettacolare la sua fioritura a fine inverno.
      Non ne ho mai visti usare in ambiente urbano ma credo che possono essere validi, tieni conto della perdita autunnale delle foglie e dei frutti che cadono in autunno.
      Alternative al mandorlo possono essere i mirabolani da fiore.
      Salute e buon orto.

      Rispondi
  24. Giuseppe
    Giuseppe dice:

    Buongiorno,
    sto cercando una pianta di mandorlo da piantare in giardino.
    Finora, con le caratteristiche che ho richiesto (impalcatura alta e circonferenza tronco, 20 cm) mi hanno proposto la varietà Santa Caterina e una varietà “guscio duro”.
    Le  acquisterei entrambe se avessi la garanzia che sono varietà autofertili. Purtroppo in Internet ho trovato solo informazioni contrastanti al riguardo. Qualcuno ha esperienza su questo argomento per potermi dire se queste varietà sono autofertili o autosterili?
    Spero in un vostro aiuto. Grazie. 
    (Giuseppe)

    Rispondi
    • Stefano Pissi
      Stefano Pissi dice:

      Buongiorno Giuseppe,
      la varietà Santa Caterina non è autofertile totalmente ma si avvantaggia del polline maschile prodotto dalla varietà Tuono.
      Per l’atra varietà a “Guscio Duro” diciamo che non sapendo il nome preciso che ti propone il vivaio non ho elementi sufficienti per fare una ricerca valida; ti suggerisco per questo di farti dare garanzie dal vivaio al quale ti affidi…saranno certamente in contatto con tanti produttori di piante di mandorlo e per questo sei al sicuro.
      Salute e buon orto.

      Rispondi
  25. Marco
    Marco dice:

    Salve Stefano

    Mediamente un mandorlo quanti kg di frutti produce? Il prodotto sgusciato che percentuale dell’anzidetto peso possiede?
    Grazie per la risposta e saluti cordiali.
    (Marco)

    Rispondi
    • Stefano Pissi
      Stefano Pissi dice:

      Ciao Marco,
      i dati agronomici che ci richiedi dipendono da tanti fattori:
      1 – varietà, età, e altre qualità del mandorlo
      2 – cure colturali, che si possono fare o meno, come: concimazioni, irrigazioni ecc.
      Poi non esistono in letteratura dati per una singola pianta, ma le stime si fanno per interi impianti – i mandorleti appunto; si hanno cioè i valori che desideri per ettaro coltivato; non volendo lasciarti senza alcun dato però ti scrivo che:
      – La produzione per ettaro è di circa 5-10 quintali di mandorle sgusciate e in un ettaro normalmente ci stanno circa 285 piante
      -la resa alla sgusciatura è di circa il 15% – 25% in peso
      Ricordo che i dati sono molto variabili anche se veritieri.
      Salute e buon orto.

      Rispondi
  26. Filippo
    Filippo dice:

    Buon giorno,
    vorrei impiantare un mandorleto, su circa un ettaro di terreno, a che distanza minima posso piantare gli alberi?
    (Filippo)

    Rispondi
    • Stefano Pissi
      Stefano Pissi dice:

      Ciao,
      La distanza di impianto varia, dai 4 ai 6 metri fra una pianta e l’altra…studiala bene anche in base alle attrezzature che userai per svolgere in futuro le cure colturali al mandorleto…irrigazioni, trattamenti, concimazioni.
      Salute e buon orto.

      Rispondi
  27. Domenico
    Domenico dice:

    Salve,
    è possibile piantare direttamente un rametto di mandorlo in terra, oppure seminare la mandorla? Devo per forza innestarlo?
    Grazie,
    (Domenico)

    Rispondi
    • Stefano Pissi
      Stefano Pissi dice:

      Ciao Domenico,
      Se vuoi riprodurre il mandorlo per talea puoi provare iniziando a far radicare il rametto prima in un vaso, facendo talea legnosa in autunno. Se semini la mandorla invece devi aspettare che la piantina cresca per qualche stagione e poi innestarla con la varietà di mandorla che desideri avere.
      La soluzione più semplice è scegliere una pianta in vivaio e metterla a dimora in autunno.
      Salute e buon orto.

      Rispondi
  28. Elisa
    Elisa dice:

    Salve,
    sono in Sicilia ed ho un terreno in collina di circa 6.000mq, la metà è coltivata in agrumeto e l’altra metà in vecchi ulivi e mandorli, misti tra dolci e amare.
    Per esigenze personali sto pensando di convertire la parte di agrumeto in mandorleto, in un vivaio ci hanno consigliato la varietà tuono (circa 80 alberi), stavo leggendo che inserire un’unica varietà può renderle più vulnerabili ai parassiti, ma vorrei sapere se gli alberi già esistenti possono “proteggerle” oppure devo comunque mischiarle con qualcos’altro.
    Grazie
    (Elisa – Sicilia)

    Rispondi
    • Stefano Pissi
      Stefano Pissi dice:

      Ciao Elisa,
      la considerazione che fai è di certo molto importante, la biodiversità colturale è fondamentale sia dal punto di vista del contenimento malattie, sia anche dal punto di vista della produzione dei frutti in quanto, avere diverse varietà e quindi produzioni scalari, può assicurare sempre una quantità minima di prodotto, in pratica se hai una qualità sola e quella fallisce, per quell’anno non raccogli niente.
      Inoltre nello scegliere varità differenti puoi abbinare anche piante con la funzione specifica di impollinatori, che aiutano l’allegagione dei frutti di tutte le piante presenti.
      Quindi meglio inserire varietà di piante differenti per avere un mandorleto misto, più resistente anche alle eventuali patologie.
      Sentirei anche il vivaio cosa ti propone come varietà e ti suggerisco anche di valutare diverse proposte di vivai differenti.
      Salute e buon orto.

      Rispondi
  29. Maurizio
    Maurizio dice:

    Ciao,
    Sono qualche anno che il mio mandorlo fa solo gemme da foglia e non fiorisce mai.
    I primi anni dalla piantumazione ha fiorito e produceva mandorle dolci che si mangiano solo verdi, molto apprezzate in Valdichiana, credo che da altre parti nemneno ci sono.
    (Maurizio-Valdichiana-Toscana)

    Rispondi
    • Stefano Pissi
      Stefano Pissi dice:

      Ciao Maurizio,
      È probabile che nei primi tempi la pianta non avesse mai iniziato a svilupparsi tanto e fioriva solo sui rami vecchi. Adesso invece ha iniziato a crescere e quindi sui rami nuovi fiorirà dopo qualche anno, basta aspettare.
      È vero cha anche nel mio paese, qui in Toscana, si mangiavano le mandorle verdi!
      Salute e buon orto.

      Rispondi
    • Stefano Pissi
      Stefano Pissi dice:

      Ciao Giuseppe,
      dipende dal livello di salinità della terra, ti suggerirei di provare, il mandorlo è pianta rustica!
      Salute e buon orto.

      Rispondi
  30. Alessia
    Alessia dice:

    Buonasera,
    vorrei tanto acquistare un piccolo mandorlo da poter crescere ed accudire sul mio balcone..(vivo a Roma)per poi, tra un po’ ’ di anni, trapiantarlo nel terreno davanti la mia casa in Abruzzo.
    So che non è il massimo…ma ha per me un grande significato simbolico!!

    Accetto volentieri vostri consigli…E come fare per acquistarlo di piccole dimensioni!

    grazie mille
    (Alessia)

    Rispondi
    • Stefano Pissi
      Stefano Pissi dice:

      Ciao Alessia,
      Ci piace molto il tuo progetto, proprio perché ha dietro un valore simbolico.
      Per te abbiamo tre possibili soluzioni, che puoi adottare entrambi oppure solo una, dipende da te.
      La prima potrebbe essere quella di acquistare un mandorlo nano, cioè un frutto adatto alla crescita in vaso e quindi lo potresti prendere subito, visto che non hai possibilità di metterlo subito in piena terra.
      La seconda soluzione potrebbe essere quella di acquistare un mandorlo a sviluppo normale per poi, al momento tenerlo in vaso, per un massimo di 2/3 anni e poi trapiantarlo quando avrai possibilità.
      Ovviamente lo sviluppo del mandorlo diciamo ordinario, in piena terra, è certamente migliore rispetto al tipo nano, più adatto alla crescita in vaso.
      Per quanto riguarda l’acquisto ti suggerisco di rivolgerti al tuo vivaista di riferimento a Roma, per le piante suggerisco di andare di persona al vivaio.
      Salute e buon orto.

      Rispondi
  31. Lucia Tetto
    Lucia Tetto dice:

    Buongiorno, abito a treviso,
    ho un mandorlo di circa 15 anni acquistato in vivaio. È una varietà di mandorle amare e ha sempre fatto tantissimi frutti. Negli ultimi anni però ho visto che le foglie sono tutte bucate e le mandorle cadono prematuramente. C’è un rimedio per salvarlo? Grazie.
    (Lucia – Treviso)

    Rispondi
    • Stefano Pissi
      Stefano Pissi dice:

      Ciao,
      Il mandorlo è pianta rustica e generosa!
      Riguardo alle foglie bucate, probabilmente, la causa sono degli insetti tipo coleotteri che si cibano delle foglie, come sempre consiglio, se si capisce che la convivenza di mandorlo e insetto è equilibrata, cioè il mandorlo non risulta devastato dall’azione del coleottero, suggerisco di non trattare con insetticidi. Altrimenti, una volta individuato il responsabile preciso si possono prendere provvedimenti, per esempio trattando con insetticidi biologici per ridurre la popolazione dell’insetto.
      Riguardo alla riduzione di produzione della pianta mi viene da pensare che, probabilmente, essendo ormai pianta con più di 10 anni avrebbe bisogno di una potatura necessaria al ringiovanimento della chioma produttiva e certamente concimazioni e cure colturali ordinarie in genere.
      Facci sapere se riesci a risolvere.
      Salute e buon orto.

      Rispondi
  32. Luigi
    Luigi dice:

    Salve vorrei creare un nuovo impianto.

    Quali sono le varietà più redditizie?

    Possono essere innaffiato con acqua salmastra?

    Il mio fondo è a 15 mt dal mare.
    Grazie,
    (Luigi)

    Rispondi
    • Stefano Pissi
      Stefano Pissi dice:

      Ciao Luigi,
      Il tuo orto mi sembra molto vicino al mare…ed è certamente una cosa bella.
      Per quanto riguarda la coltivazione amatoriale del mandorlo certo che puoi provare, magari piantandolo almeno riparato dai venti salmastri, anche per vedere solo come reagisce la pianta ad un ambiente non proprio ottimale per il mandorlo.
      Per quanto riguarda le irrigazioni con acqua salmastra invece ti direi di evitare e mi organizzerei con l’acqua dolce.
      Salute e buon orto.

      Rispondi
  33. Silvia
    Silvia dice:

    Buongiorno,
    abbiamo piantato in primavera un mandorlo in giardino, una pianta piccola acquistata in vaso.
    Nei mesi scorsi non ha messo nuove foglie e solo adesso ne ha buttato qualcuna di nuova. Ora stiamo pensando di trasferirla in un altro punto del giardino, più assolato. Ci sono controindicazioni a fare questo spostamento? È meglio aspettare una stagione diversa?
    Molte grazie,

    (Silvia)

    Rispondi
    • Stefano Pissi
      Stefano Pissi dice:

      Ciao Silvia,
      Per fare i trapianti e spostamenti di piante legnose è adesso, settembre/ottobre, il momento migliore.
      Riguardo al tuo mandorlo però controlla prima se ancora vivo, prima di fare il trasbordo…se dici che non ha messo alcuna foglia per tutta l’estate…al limite trasferisci nel posto giusto un mandorlo vitale e nuovo.
      Salute e buon orto.

      Rispondi
  34. nick
    nick dice:

    Ciao, ho piantato un Mandorlo tuono da circa 4 anni e ho lasciato che crescesse senza interventi nel giardino (vicino Milano).
    Ora è alto poco meno di 3 mt e fin dal primo anno ha aumentato la produzione di frutti. Quest’anno ne ho raccolte circa un centinaio ma, una volta sgusciate, ho trovato delle mandorle davvero piccoline (e parecchie con una parte grigia), meno di 1gr l’una e l’intera raccolta ha prodotto un totale di 100gr scarsi sgusciati.
    Sono rimasto parecchio sorpreso perchè il frutto iniziale mi sembrava grandino. A cosa può essere dovuto?
    Aggiungo che nella tarda primavera l’albero è stato attaccato dalla Popillia japonica che nella mia zona ha fatto parecchi danni.

    Grazie mille

    (Nick – Milano)

    Rispondi
    • Stefano Pissi
      Stefano Pissi dice:

      Ciao Nik,
      leggo con attenzione la tua storia.
      Fa piacere sapere che coltivi il mandorlo lasciandolo crescere spontanemente, secondo natura.
      Probabilmente però l’assenza di potature, concimazioni e magari anche qualche intervento d’irrigazione in queste estati calde, ha contribuito certamente a produrre mandorle non troppo grandi (almeno secondo la nostra aspettativa) alcune delle quali hanno iniziato ad ammuffire un pò.
      Continuando a far crescere biologiacamente il mandorlo potresti pensare anche a riservargli delle cure colturali quali: potature invernali, trattamenti rameici consentiti biologici e concimazioni organiche…così facendo è probabile che farai raccolti più corposi.
      Tienici aggiornati se vuoi.
      Salute e buon orto.

      Rispondi
  35. Alex
    Alex dice:

    Ciao,
    mi hanno consegnato una mandorla, ma non riesco a trovare alcuna informazione a riguardo e più precisamente se si tratta di una varietà autoimpollinante e, in caso contrario, cosa dovrei piantare accanto ad essa? La varietà è il guscio tenero.
    Grazie,
    (Alex)

    Rispondi
    • Stefano Pissi
      Stefano Pissi dice:

      Ciao Alex,
      Scusa il ritardo nella risposta.
      Per capire esattamente se la pianta è autoimpollinante bisogna conoscerne la varietà, il vivaio che te l’ha fornita dovrebbe saperlo, e in base a questo si può capire se serve una varietà impollinante aggiuntiva o meno.
      Comunque nel frattempo però, visto che un mandorlo in partenza lo hai intanto lo metterei a dimora, lo pianti cioè, almeno ha tempo di svilupparsi e fare i primi fiori e frutti, magari è una varietà autofertile.
      Salute e buon orto.

      Rispondi
  36. Elina
    Elina dice:

    Salve, ho bisogno del vostro aiuto e dei vostri consigli.
    Ho acquistato online un mandorlo in vaso dal guscio tenero, circa un anno fa. Inizialmente era cresciuto come fogliame, poi è stato un pò potato questa estate dopo ché alcuni insetti mangiucchiavano le foglie.

    Adesso non vedo più crescita, vorrei travasarlo in un vaso più grande, e quindi vorrei sapere con esattezza che terra acquistare, fino ad ora e non è mai stato concimato, quindi vorrei anche qualche dritta per il concime da acquistare.

    Premetto che sono digiuna di coltivazioni di questo genere, è stato un acquisto per un dono particolare e vorrei preservarlo.

    Grazie.

    (Elina)

    Rispondi
    • Stefano Pissi
      Stefano Pissi dice:

      Ciao Elina,
      certo che ti aiutiamo nella coltivazione in vaso del mandorlo.
      Innanzitutto ti dico che adesso (inverno) la pianta è priva delle foglie verdi perché riposa, fra qualche settimana vedrai che inizierà a muoversi, fiorendo e poi mettendo su le foglie verdi.
      Per travasarlo ti suggerisco di acquistare:
      1- Terriccio universale
      2 – Concime organico, tipo stallatico
      3 – Drenaggio, tipo argilla espansa da mettere in fondo al vaso
      Mischia bene terriccio e stallatico nelle proporzioni di 1 a 10 e poi disponi il tutto nel vaso, sul fondo del quale avrai già disposto il drenaggio. In seguito trapianta il mandorlo e irriga a abbondantemente, vedrai il risultato!
      Salute e buon orto.

      Rispondi
  37. Patrizia Cotta
    Patrizia Cotta dice:

    Buongiorno,
    avrei bisogno di un vostro consiglio per travasare un mandorlo che ho appena acquistato in vaso ed è già fiorito; il posto è in collina a circa 700m e ha appena nevicato. Ora lo sto conservando in un luogo chiuso vicino ad una finestra ma quando potrò spostarlo nel terreno? E nel frattempo come devo curarlo? P.s.insieme ho anche preso un pesco noce e un albicocco.
    Grazie e cari saluti.

    (Patrizia)

    Rispondi
    • Stefano Pissi
      Stefano Pissi dice:

      Buongiorno Patrizia,
      che bellezza la neve, che quando si scioglie è la miglior irrigazione per il tuo futuro frutteto!
      Circa il mandorlo, fai bene a ripararlo considerato che è in fiore; per adesso mi preoccuperei solo di dargli un pò d’acqua, che il la terra nel vaso non secchi del tutto.
      Per quanto riguarda il futuro frutteto che allestirai, ti suggerisco invece di preparare le buche per i frutti che hai acquistato; ovviamente appena il terreno è in tempra per essere lavorato.
      Salute e buon orto.

      Rispondi

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