Del lampone abbiamo già parlato più volte, tuttavia la sua potatura, come del resto anche il suo impianto, richiede un’attenzione particolare, perché seppure facile da coltivare sia in vaso che nell’orto, il lampone ha bisogno di un terreno particolare e, a seconda della varietà, di una diversa tipologia di potatura.

Però prima di iniziare a parlare di potatura dei lamponi, occorre ricordare che esistono due varietà di lamponi: unifere, che producono una volta l’anno (in genere a giugno) e portano i frutti sui tralci dell’anno precedente, e bifere, comunemente chiamate rifiorenti, che producono una prima volta in autunno, sulle estremità dei rami dell’anno, e una seconda volta l’estate successiva, sui germogli laterali del ramo che aveva prodotto in autunno.

La varietà rifiorenti sono spesse preferite alle altre perché danno una maggiore continuità nella fruttificazione, allo stesso tempo però sono più sensibili al freddo e leggermente più delicate.

Queste due varietà di lamponi necessitano di potature differenti.

Potatura varietà rifiorenti. In inverno elimineremo la parte alta del ramo che ha prodotto i frutti, che sarà riconoscibile grazie alla presenza dei ricettacoli portatori di frutti ormai secchi e spogli. In estate, dopo la raccolta taglieremo alla base il ramo che ha fruttificato, lo stesso che avevamo cimato l’inverno precedente, insieme ai polloni più deboli. Sarà nostra cura fare invece attenzione a non tagliare i nuovi germogli forti e robusti, che daranno i frutti per la prima volta l’autunno successivo, dopodiché gli stessi (come abbiamo detto all’inizio) andranno cimati in inverno. E così via…

Potatura varietà unifere. Per questo tipo di lamponi i giovani polloni germogliano in primavera-estate, fruttificano l’anno seguente e poi muoiono. Quindi i tralci invecchiati andranno tagliati raso terra ogni anno dopo la raccolta. Così come andranno eliminati tutti i giovani getti deboli. Dovremo conservare solo un certo numero di germogli nuovi (5-7 per ogni pianta adulta e 2-3 per ogni pianta giovane) che saranno utilizzati per la produzione successiva.

6 commenti
  1. franco arrighi
    franco arrighi dice:

    Molto interessante,
    in particolare che i tralci che hanno fruttificato vanno tagliati alla base e lasciati solo 5-7 nuovi germogli.
    Un ringraziamento al blog InOrto e un saluto a tutto lo staff.
    (Franco)

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    • Stefano Pissi
      Stefano Pissi dice:

      Ciao Franco,
      si, le piante sono sempre sorprendenti!
      Grazie a te per i complimenti sinceri che ci fai.
      Salute e buon orto.

      Rispondi
  2. Loris
    Loris dice:

    Buongiorno,
    quindi per le varietà unifere l’attività si limita alla rimozione dei tralci vecchi morti e alla selezione dei giovani polloni più vigorosi? C’é un’ altezza massima a cui mettere a riposo le piante nella stagione invernale? Grazie.
    (Loris)

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    • Stefano Pissi
      Stefano Pissi dice:

      Ciao Loris,
      Nella potatura del lampone fai bene a rinnovare la chioma eliminando i vecchi tralci, cioè quelli che hanno fruttificato già, selezionando quindi quelli nuovi..i più belli e sani, che daranno frutti in futuro. L’altezza dei tralci la giudichi anche in base al loro diametro…50/100 cm circa, magari puoi anche pensare di piegare e legare i fusti nuovi se hai un supporto dove farlo..un filo o asta orizzontale…prova!
      Salute e buon orto

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  3. GIANNI LINOSSI
    GIANNI LINOSSI dice:

    Buongiorno, ho piantato i lamponi rifiorenti il mese di giugno, adesso sono cresciuti e sono arrivati ad un’altezza di circa 2 metri, devo fare qualcosa?

    Grazie e cordiali saluti.
    (Gianni)

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    • Stefano Pissi
      Stefano Pissi dice:

      Ciao Gianni,
      Immaginiamo quanti bei frutti hai mangiato.
      Adesso aspetterei che le piante perdono le foglie e da quel momento in poi potrai fare la potatura, togliendo i rami più deboli e allevando quelli migliori per la fruttificazione dell’anno successivo.
      Salute e buon orto.

      Rispondi

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