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Salve,
sono un dilettante del giardinaggio e non disdegno l’uso dei rimedi alternativi naturali.
Ho sentito parlare di questo argomento in diverse occasioni, e su internet la questione è assai sviluppata e molto seguita. Volendo eliminare l’uso di pesticidi chimici, ho cercato quali fossero i rimedi naturali per tale scopo.
Ho letto casualmente il vostro articolo, sfogliando google, e mi sono interessato alla questione.
Ho cercato di seguire i vostri suggerimenti, ma per una circostanza imprevista non sono riuscito a portare a compimento i consigli. Ciò verrà descritto nella parte relativa alla domanda che sto per formulare.
Ho preparato il macerato di ortica, così come consigliato dal vostro sito, ma in considerazione di essermi dovuto allontanarmi dalla mia residenza per più di un mese ho lasciato che il macerato continuasse la sua fermentazione. Al rientro ho notato che il liquido aveva perso un po’ del su volume in quanto il contenitore era rimasto all’aperto (ma chiuso con un telo) sotto le influenze metereologiche (principalmente sole, visto che abito in provincia di Trapani).
L’odore che emana il liquido è alquanto intenso e sgradevole ma la cosa, tutto sommato, è accettabile; ciò che vorrei sapere è: la concertazione che si è venuta a creare è tale da non poter più essere usato? –
Se è ancora possibile usarlo, in quale percentuale miscelarla con acqua per l’effetto antiparassitario? –
Se volessi usare questo liquido anche come fertilizzante quale sarebbe la sua percentuale di miscelazione con acqua?.
Spero di essere stato chiaro nell’esposizione del quesito e colgo l’occasione di porgere i più cordiali saluti.
In fiduciosa attesa.
(Francesco – Trapani)

Risposta

Salve Francesco,
l’ortica è una pianta utilissima per la preparazione di macerati da conferire alle piante dell’orto sia come fitostimolante – concime cioè – che come insetticida verso alcuni parassiti quali afidi e ragnetto rosso. Per fare il macerato devi tenere conto di utilizzare 10 kg di pianta fresca da macerare in 100litri di acqua. Il tempo di macerazione però deve essere limitato a 2-4 giorni al massimo per essere utilizzato puro o al limite diluito al 20% in acqua. Altrimenti l’estratto diventa troppo potente che rischia di bruciare le tue piante, in quanto viene estratto troppo principio attivo. A questo punto ti suggerisco di rifare il tutto, stando bene attento alle dosi e ai tempi di macerazione.
Forza Francesco, attendiamo tue nuove a riguardo!
Salute e buon orto.

Salve,
sono un pensionato e mi piace fare un po’ di giardinaggio, nel mio terreno ho messo tre piante di kiwi, quando le comperai ho chiesto due di femmine e un maschio. Sono piantate da tre anni,il maschio fa i fiori mentre le due femmine non fanno ancora niente.
quanto impiegano a produrre?
Grazie
(Giancarlo)

Risposta

Ciao Giancarlo,
la pianta del kiwi – acquistata in vivaio – se trapiantata bene, in un posto bene esposto al sole, non dovrebbe impiegare molto tempo – al massimo due anni – a fiorire e fruttificare. Se il maschio già fiorisce forse il problema è nelle piante delle femmine, per questo prova anche a consultare il vivaista che te le ha vendute, magari riuscite a trovare un accordo, forse te le può sostituire, o almeno dare spiegazioni a riguardo. Per la coltivazione del kiwi, ti suggerisco la lettura di questo articolo, che trovi nel link.
Salute e buoni kiwi.

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