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rame su pomodoriSole e pioggia si alternano senza sosta. Le temperature salgono e scendono a loro gradimento. Il tasso di umidità nell’aria è altissimo.

Con questo tempo solo i funghi proliferano, ma non solo i porcini che tanto amiamo a tavola, purtroppo anche i funghi che attaccano le nostre piante, la peronospora in primis. E poi botrite, oidio, alternaria, marciumi radicali. L’elenco è lungo, ma il rimedio spesso usato è uno solo: il rame o la poltiglia bordolese, che altro non è che solfato di rame e idrossido di calcio. Se poi mischiamo il rame allo zolfo bagnabile, in un colpo solo difenderemo gli ortaggi da quasi tutte le malattie fungine.

Ma il rame è davvero la soluzione migliore? E il suo impiego è davvero completamente indolore? Il rame, pur essendo consentito in agricoltura biologica e biodinamica, è un metallo pesante che lascia residui nocivi sul terreno se usato in dosi massicce. Per questo motivo chi adotta questo tipo di agricoltura può utilizzarlo solo in quantità modeste e controllate.

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Buonasera,
desideravo sapere se i fertilizzanti idrosolubili – quelli da dare alle radici – possono essere somministrati anche
in modalità “fertilizzanti fogliari”, sempre rispettando il dosaggio indicato sull’etichetta.
Grazie per la vostra disponibilità e buon orto a voi.
(Nicolò)

Ciao Nicolò,
per darti una risposta precisa sarebbe bene conoscere il tipo di fertilizzante, se ti riferisci ad un tipo preciso.
Altrimenti in via generale ti dico che ogni tipo di concime specifico ha una altrettanta modalità specifica di conferimento alla pianta, nel senso che l’assorbimento radicale delle sostanze è differente da quello di tipo fogliare.
Per questo è meglio non darlo per via fogliare il normale concime da terreno, grazie a te che ci scrivi!
Salute e buon orto.

Ciao,
mi sembra che i miei fagiolini – var. stringa – non abbiano un sufficiente sviluppo radicale,
mi sapete dare un giudizio, anche dalle foto che vi invio?
Cosa posso fare per ovviare all’eventuale problema?
Ecco le foto dei miei Fagiolini:

Grazie.
(Desiderio)

Risposta

Ciao Desiderio,
avevo già risposto alla tua richiesta ma senza aver visto le foto – utilissime – che ci hai inviato e dalle quali si notano bene delle zone radicali ibrunite e delle macchie fogliari che poi sul margine delle stesse seccano.
La patologia di riferimento potrebbe essere un fungo – Colletotricum lindemunthianum – Antracnosi, che potrebbe essere già presente sul seme che utilizzi – occhio alla qualità del medesimo – oppure è direttamente nel terreno e in questo caso ti suggerisco di cambiare l’aiuola di coltivazione, magari lasciandola a riposo e lavorata per tutta l’estate oppure anche cambiare tipologia di coltivazione.
Salute e buon orto.

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