
Salvia officinalis
Perché parlare delle salvie in pieno dicembre con il Natale alle porte? Perché, dopo le dalie, sono rimaste solo loro (insieme a qualche crisantemo) a dare colore ed energia al mio orto giardino. E anche se fuori il tempo è poco clemente e la pioggia incessante, le salvie meritano ugualmente qualche parola su come e perché coltivarle con passione. Dopo l’inverno alcune salvie andranno recise, altre ripulite, ma con la primavera ripartiranno con forza, regalandoci ancora colore, profumo e aromi.
La salvia è una pianta aromatica e medicinale, utile all’orto e ornamentale in giardino. E’ impossibile non avere almeno una pianta o due di Salvia offcinalis, anche se abbiamo a disposizione solo un piccolo balcone.

Il rabarbaro (Rheum rhabarbarum) è ancora poco conosciuto in Italia, mentre ne fanno un gran uso i nostri cugini d’Oltralpe. I francesi lo coltivano un po’ ovunque, perché utilizzano i carnosi piccioli per fare ottime marmellate e gelatine, ma è ingrediente importante anche di molti altri piatti.
Perché parlare di viole in un blog dedicato all’orto? Perché sono belle, profumate, romantiche, delicate, affascinanti, ma la cosa che forse più interessa agli ortisti è che sono anche commestibili. Certo non potremo farci delle grosse scorpacciate di viole ‘mammole’, ma potremo utilizzarle per arricchire di profumo e di sapore le insalate e le macedonie, per guarnire risotti, ma anche per fare delle 
