Mai come in questo momento chi ha un fazzoletto di terra è fortunato! Non tanto perché può ricavarvi qualcosa da mangiare, che pure è molto, ma perché può trarne grande conforto.
Stare in mezzo alle piante, godere di qualche raggio di sole, occuparsi del giardino, raccogliere qualche fiore, coltivare il proprio cibo è un privilegio enorme sempre. Oggi lo è ancora di più.
L’altra attività che ci è di grande aiuto in tempi di Coronavirus è la lettura. Costretti a una mobilità ridotta, intorno casa se non addirittura in casa, leggere è diventato un passatempo formidabile, oltre che momento di riflessione e raccoglimento. C’è chi lo fa esclusivamente on-line, ma per chi come me ama il fruscio delle pagine, la presenza del libro ‘in carta e inchiostro’, vicino al letto o dovunque si decida di approfittare della sua compagnia, è sicuramente un piacere impagabile.
Per unire terra e lettura ho pensato a un libro terminato da poco, che mi ha fornito molti spunti di riflessione: “La Raccontadina – racconti a passo di vanga” di Francesca Pachetti, edizioni Pentàgora.

Come ogni Natale, anche quest’anno vorrei potervi consigliare un libro da leggere durante questi giorni di festa. Magari seduti in poltrona, con lo sguardo che vaga dalle pagine del libro al fuoco del camino, assorti in una rilassante e altalenante meditazione. Un libro che parli di orti e giardini ma al tempo stesso anche dei pensieri ad essi collegati. Pia Pera era maestra in questo.
Se state per partire, ma lasciate a malincuore il vostro orto o giardino, eccovi un libro da mettere in valigia che vi aiuterà a colmare il vuoto dell’abbandono.
