Tipi e varietà di angurie

Coltiviamo nell’orto le nostre angurie

Dolce, succosa e dissetante, l’anguria è uno dei frutti estivi per antonomasia. Ci sono tante varietà di anguria tutte da scoprire, assaggiare e anche coltivare.

Se si ha spazio per coltivare l’anguria nell’orto, ci è utile ricordare alcuni accorgimenti importanti. Queste regole valgono per i diversi tipi di anguria più o meno indistintamente.

Frutticino di anguria - InOrto
Fette di anguria - InOrto
  • La pacciamatura è molto utile per l’anguria, dato che poi la pianta occupa tutto lo spazio attorno strisciando e ci sarebbe impossibile zappare per eliminare le erbacce. Possiamo scegliere di usare i teli neri, la paglia, del fieno, tutto quello che può svolgere la funzione di coprire la terra impedendo all’erba di nascere.
  • L’irrigazione deve essere abbondante, ma un paio di settimane prima della maturazione è bene ridurla drasticamente: in questo modo i frutti saranno più dolci e non acquosi.
  • Bisogna dedicare spazio alle piante: mettiamole ad almeno 1,5 metri l’una dall’altra
  • Sempre per avere frutti dolci, ogni tanto concimiamo con della borlanda, concime organico ricco di potassio. Il potassio è un elemento importante per la qualità dei frutti.
  • Nel caso di afidi, niente paura: basta irrorare del sapone molle su tutte le parti colpite. Il prodotto va diluito in acqua e dato nelle ore fresche della giornata.

Vediamo quindi quali angurie scegliere e scopriamone le caratteristiche salienti.

Anguria in maturazione - InOrto

Angurie comuni

I tipi di angurie che troviamo più facilmente per la nostra coltivazione, come piantine o sementi nei negozi di agraria sono le seguenti:

  • Anguria Mantovana: è la classica anguria enorme e allungata, coltivata da sempre nella provincia. Il territorio di Mantova è tra quelli a maggiore tradizione e vocazione per angurie e meloni. Questo cocomero è particolarmente apprezzato per essere dolce e succoso.
  • Crimson Sweet: anche questo è un frutto molto grande e leggermente allungato. Può anche superare i 10 kg di peso. Il colore della polpa è rosso acceso ed è molto succosa
  • Anguria Sugar Baby: è una mini anguria, molto adatta per chi preferisce frutti piccoli, del peso massimo di 3-4 kg. La buccia è molto scura, il sapore è dolce e la maturazione precoce.

Antiche varietà di anguria

Uno degli aspetti più creativi dell’orto è quello della coltivazione di antiche varietà. Ci sono valide ragioni ecologiche per contribuire alla biodiversità vegetale con la scelta di diversificare e supportare il recupero di tipi di anguria ormai in disuso. Inoltre, è anche divertente raccogliere dei frutti più rari e unici.

In genere per coltivare queste angurie ci conviene procurarci i semi e seminarli direttamente in campo o negli alveoli.

Anguria su pacciamatura - InOrto
Anguria tagliata - InOrto

Ecco alcuni tipi di anguria antichi che potremmo provare:

  • Anguria di Faenza: questa antica varietà l’ha recuperata Arcoiris, nota ditta sementiera dedita alle sementi biologiche. Il frutto ha dimensioni contenute, dai 4 agli 8 kg al massimo, Il sapore è molto dolce e la polpa è rossa e succosa, mentre la buccia è verde scura
  • Anguria Santa Vittoria: un’anguria davvero dolce che fino agli 70 era tra le più comuni nel nord e centro Italia. Successivamente, gli ibridi meno dolci ma più performanti per il mercato l’hanno rimpiazzata. Il frutto è rotondo, abbastanza grosso e la buccia è molto striata, con bande di colore verde chiaro alternato al verde scuro. La pianta è piuttosto vigorosa e rustica.
Angurie raccolte - InOrto

Angurie particolari

Si trovano inoltre delle angurie più “strane” e interessanti, frutto di selezioni e un attento lavoro di ricerca. Di seguito alcuni esempi:

  • anguria gialla: è un frutto a polpa gialla, che proviene da un innesto ottenuto in Giappone e lo si coltiva anche in Italia. Il sapore è delicato e ricorda quello dell’ananas, del limone e del mango. Per questo viene chiamato anche coco-ananas. La buccia è scura e sottile e la forma è tonda.
  • Perla nera: questa anguria, tonda dalla buccia nera e polpa rossa, viene coltivata nel mantovano. Deriva da un lavoro genetico di incroci e selezioni che hanno portato ad una piccola anguria senza semi o quasi e la buccia di colore verde molto scuro, che deriva da un’antica varietà di anguria nera di Mantova. Tra gli antiossidanti salutari, spicca in questo frutto in particolare il licopene.
  • Anguria Densuke: Anche questa è un’anguria nera, ma originaria del Giappone, dove la considerano un frutto pregiato, tanto che la vendono in una scatola speciale. La polpa è rosso viva, molto dolce.
  • Anguria Gavina: si tratta di una piccola anguria della Sardegna, dalla buccia verde chiara leggermente striata. Raggiunge al massimo un peso di 2,5 kg, più facilmente sotto i 2 kg, è dolce e ha il pregio di contenere pochi semi.
  • Anguria bianca: detta anche anguria cedrina, è ottima per la preparazione di mostarde e marmellate. Esternamente è come un cocomero “classico”, dalla buccia verde a striature più chiare, ma internamente la polpa è candida e compatta. I semi sono simili a quelli della zucca, di cui ricorda anche il profumo.
  • Cucumis anguria: anche chiamata “cetriolo delle Antille”, è un piccolo frutto molto spinoso, che ricorda vagamente il Sechium edulem, anch’esso un ortaggio minore della famiglia delle Cucurbitacee. Il sapore della Cucumis anguria è amaro allo stato fresco, per questo viene spesso cotto.
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