Concimazione autunnale: preparare l‘orto e il giardino per l’inverno

La concimazione in autunno

L’arrivo della stagione fredda è abbastanza temuto, per noi e anche per le nostre piante, che in molti casi subiscono danni dagli abbassamenti di temperatura.

Fortunatamente possiamo intervenire in tempo con svariate tecniche colturali che ci aiutano a proteggere le nostre piante: sicuramente vi sono molte protezioni come tunnel e teli di TNT, ma anche la concimazione gioca un ruolo chiave nel supportare le colture ad essere più resistenti.

Concimazione autunnale - InOrto
Erba dettaglio - InOrto

Se durante la bella stagione la concimazione aveva soprattutto lo scopo di fornire il nutrimento necessario a produrre frutta e verdura, e a mantenere un colore verde brillante al prato nonché rigogliose le fioriture, adesso lo scopo della nutrizione è soprattutto favorire una resistenza delle piante alle basse temperature.

Piante che attraversano l’inverno in buone condizioni vivranno una rapida ripresa a primavera, con più probabilità che fioriscano e producano foglie e germogli sani e abbondanti.

Vediamo quindi cosa ci conviene fare nel giardino, nell’orto e nei confronti delle piante da frutto.

Rastrellatura foglie dal prato - InOrto
Prato folto - InOrto

Concimare il prato

Il prato deve poter attraversare l’inverno in una condizione di buon drenaggio e arieggiatura. A inizio autunno un lavoro di arieggiatura a carico di prati un po’ spenti e intrisi di umidità dalle recenti piogge è ciò che ci vuole. Con le macchine arieggiatrici si leva anche del muschio formato nelle aree più umide, come quelle che si trovano in prossimità delle siepi.

Inoltre in questo periodo è fondamentale una regolare asportazione delle foglie cadute a terra dalle piante caducifoglie, mediante il classico rastrello o con soffioni o altri strumenti più avanzati. Personalmente amo molto rastrellare le foglie, trovo che sia un lavoro mentalmente distensivo, ma è un

fatto soggettivo. Da alberi alti si possono raccogliere veramente tanti mucchi di foglie, e il consiglio è quello di destinarle al compost o alla pacciamatura dell’orto o delle piante da frutta. Nel primo caso, otterremo tanto buon ammendante, nel secondo caso potremo assicurare una protezione dalla nascita delle erbacce, in entrambi i casi a beneficio della prossima stagione. Niente vieta di fare entrambe le cose.

L’importante è che il prato non venga soffocato dall’accumulo di foglie che cadono.

A questo punto, su un prato ben arieggiato e pulito da muschio e foglie, potremo intervenire con una buona concimazione del prato di autunno.

Potassio: l’elemento chiave per l’autunno

Se a primavera sono fondamentali soprattutto azoto (per un bel verde brillante) e il fosforo (per lo sviluppo radicale), in autunno arriva il momento del potassio. Il potassio infatti favorisce un irrobustimento dei vegetali e li prepara a resistere ai rigori invernali, quindi è utile in questa stagione distribuire proprio un prodotto ad alto titolo, cioè ad alta percentuale di potassio. Sebbene sia così importante il potassio, anche l’azoto lo è, soprattutto se il prato arriva all’autunno con diffusi ingiallimenti.

Come e quanto concimare

La distribuzione del concime deve essere uniforme, rispettando le dosi indicate sulla confezione, che di solito riportano valori al metro quadrato o per 100 mq.

Per evitare sotto o sovradosaggi, la prima volta ci può essere utile un recipiente graduato, poi ben presto ci prenderemo la mano. Un secchio in cui versare parte del contenuto del sacco è certamente di grande comodità per spostarsi a concimare tutto il prato.

La concimazione di un piccolo prato può avvenire semplicemente a mano, lanciando piccole manciate frequenti, invece che poche ma abbondanti. Nel secondo caso, infatti, è facile una distribuzione difforme. Su ampie superfici ci conviene invece utilizzare un carrellino spandiconcime, che di solito è provvisto di una tramoggia e dispone di un sistema centrifugo di distribuzione.

I concimi adatti al prato

Dato che il prato è un manto erboso continuo e folto, diverso dalle piante ben distanziate, è legittimo chiedersi quale sia il migliore concime per prato in autunno e se sia diverso da quelli che si usano per le altre specie.

Per i prati si scelgono di solito dei prodotti granulari a rilascio graduale di azoto e, come dicevamo, ad alto titolo di potassio per il periodo autunnale. In commercio ne esistono di molte tipologie, e potete sicuramente chiedere al vostro negozio di agraria di fiducia raccomandando che contenga potassio e azoto in particolare.

Biostimolanti e ammendanti

A voler essere ancora più scrupolosi, oltre ai normai concimi è interessante anche aggiungere qualche prodotto ulteriore, di origine naturale, per una salute ottimale del prato:

  • biostimolante a base di alghe, per stimolare la fotosintesi dell’erba, e quindi il suo bel colore verde
  • concime liquido contenente acidi umici e fulvici, che apporta sostanza organica in modo comodo al tappeto erboso e nutre i microrga
    nismi presenti
  • un prodotto a base di Trichoderma, fungo antagonista che viene in aiuto al prato per proteggerlo in modo naturale dai funghi patogeni.

Questi prodotti vanno diluiti in acqua alle dosi riportate sulle confezioni e irrorati mediante le pompe per i trattamenti, di cui esistono tanti modelli anche a spalla.

Concimare l’orto

Nell’orto in autunno si trovano molti ortaggi prossimi al raccolto (finocchi, cavolfiori, rape, porri e tanto altro) insieme ad ortaggi appena seminati per la successiva primavera (cipolla, aglio, fava, pisello). Tutti questi hanno di norma ricevuto già una concimazione iniziale, e in questa fase non richiedono particolari interventi.

Orto in autunno - InOrto
Concimazione autunnale dei carciofi - InOrto

Ciò che nell’orto è consigliato fare durante l’autunno è legato alla preparazione del terreno e alla formazione del compost:

  • Preparazione del terreno, per le future semine primaverili: nel lavorare il terreno conviene distribuire del compost o del letame maturi, che richiedono un certo tempo per fornire nutrienti alle colture che verranno;
  • Continuo apporto di scarti: in autunno il cumulo del compost può essere alimentato da tanto materiale: foglie cadute, resti delle varie colture, fiori appassiti, ramaglie di potature (parti sottili), e ovviamente gli scarti di cucina. Ogni tanto è utile dare una bella rimescolata al mucchio per ossigenarlo e porre le basi per avere un nuovo concime per l’anno che verrà. L’attrezzo più indicato per questa operazione è la forca a denti lunghi e ricurvi.

Aiuole eventualmente vuote possono invece essere dedicate alla semina di un sovescio misto, per non lasciare il suolo nudo e per arricchire di biomasse quel terreno.

Nell’orto non mancano le colture poliennali, come asparago e carciofo. Dedichiamo a questi una distribuzione di concime tutta attorno alle piante o lungo la fila, zappettando prima o arieggiando col tridente per smuovere i primi strati di terreno.

Un frutteto in autunno - InOrto
Carriola con letame per concimazione autunnale - InOrto

Concimare il frutteto

La concimazione autunnale del frutteto è utile a garantire alle piante della sostanza organica di base per ripartire bene a inizio primavera. L’ideale è aver provveduto già ad una concimazione dopo la raccolta, per aiutare le piante già allora ad accumulare sostanze di riserva nel tronco, nelle branche e nelle radici.

In autunno le piante entrano in riposo vegetativo, ad eccezione degli agrumi, e di poche altre specie, che sono invece sempreverdi.

Parola d’ordine: ammendare

La sostanza organica distribuita in autunno consentirà alle radici di avere un buon apporto di nutrimento fin dal risveglio vegetativo, e anche del nutrimento a tutti i microrganismi del suolo. I concimi organici che servono in primis al mantenimento e all’incremento della sostanza organica del suolo sono detti nel gergo ammendanti. Sono sostanze che migliorano in generale la fertilità del suolo, sotto il profilo fisico, chimico e biologico, pertanto se si ha a cuore la salute della terra è importante apportarli ogni anno.

Quali ammendanti usare

Come ammendanti vanno benissimo del letame maturo, se disponibile, o della pollina, dello stallatico sfuso, o del compost maturo se siamo riusciti a produrne in abbondanza anche per le piante da frutto. Se non abbiamo questi materiali, possiamo trovare comunque in commercio dei concimi organici, tra cui i comuni concimi pellettati. Tra le informazioni presenti sui sacchi dovremmo trovare la percentuale di azoto, fosforo, potassio e/o altri eventuali elementi, e l’origine del concime, cioè da che cosa è stato ottenuto.

Come distribuire i concimi nel frutteto

La concimazione del frutteto di solito è localizzata, cioè la si pratica non su tutta la superficie ma solo attorno alle piante. L’ideale è la concimazione ad anello, cioè spargendo il prodotto lungo tutta la fascia di proiezione del limite della chioma della pianta, dove si trovano al di sotto le radici più fini, quelle che assorbono. Un po’ di prodotto può sicuramente essere sparso anche più internamente del cerchio così definito, ma andare proprio ai piedi del tronco è meno utile. Infatti, lì si forma la parte iniziale dell’apparato radicale, mentre l’assorbimento avviene nelle porzioni terminali delle radici.

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