Coltivare in inverno: cosa piantare a dicembre e gennaio

I lavori dell’orto in inverno

L’inverno è certamente la stagione meno laboriosa per l’orto: con le temperature che si abbassano fino a scendere sotto lo zero, e il terreno gelato o troppo umido, le aiuole che si svuotano dalle verdure raccolte, siamo ben lontani dai ritmi intensi della bella stagione. Però  se abbiamo voglia di stare un po’ all’aperto anche nei mesi freddi, ci sono delle attività che si possono fare e che ci permettono di portarci avanti, per arrivare ai primi tepori primaverili molto più avvantaggiati e con nuove idee sulle prossime coltivazioni.

Molte delle cose da avviare dipendono da dove ci troviamo: a nord, a sud, in zone costiere e ben esposte o in alta collina o montagna. Il consiglio che più sentiamo di dare è che bisogna sempre fare riferimento alle temperature e al clima della nostra zona, e anche alla singola annata. Se saremo fortunati ma anche accorti, con le semine e i lavori invernali potremo dare una maggiore continuità al nostro orto e raccogliere prima del solito.

Un orto in inverno -InOrto
Cumulo del compost -InOrto

Intanto ecco un elenco di attività generali che si possono praticare nell’orto in inverno:

  • Alimentare e rimestare il compost: in questo periodo il compost può essere ancora alimentato in abbondanza, da tutti i resti degli ortaggi che si raccolgono: foglie e gambi dei cavolfiori, puliture delle insalate e dei porri, foglie ingiallite esterne dei carciofi e anche foglie del giardino di piante varie. Se abbiamo accumulato a lungo del materiale su un mucchio, adesso forse è il caso di avviarne uno nuovo e lasciare il primo a decomporsi senza ulteriormente aggiungere altri resti. I mucchi trovano molto beneficio da periodiche arieggiature con un forcone, che serve a rimestare tutto e ad ossigenare, per favorire la decomposizione. In inverno però il processo di compostaggio praticamente si ferma, per riprendere poi a inizio primavera.
  • Mettere pali e reti per i piselli rampicanti o mezza rama: se si sono seminate varietà di pisello rampicanti o semirampicanti, dette anche “a mezza rama”, è importante piantare delle canne e fissare su queste delle reti su cui le piante si arrampicheranno autonomamente.
  • Pulire e riordinare il deposito degli attrezzi: dato che durante la bella stagione, non c’è mai tempo, approfittiamo adesso per pulire il deposito degli attrezzi, raddrizzare le lame ed eventualmente affilarle con l’apposita pietra, oliarle e mettere tutto in ordine.
  • Preparazione del terreno: questa è forse l’attività meno fattibile, perché i terreni non vanno lavorati se sono gelati né troppo umidi. Ma come dicevamo sopra, tutto è relativo alla zona in cui ci troviamo e all’annata. Se si vive in una zona mite e l’inverno non è rigido, riusciamo a lavorare il terreno, soprattutto se questo ha un tessitura sciolta. Possiamo anche prendercela con calma e distribuirci la fatica un po’ per volta, sia che si voglia vangare sia che ci si limiti a zappare giusto per allentare un suolo già soffice e sciolto.
Semina dell’aglio -InOrto
Teste di aglio -InOrto

Cosa seminare e piantare a dicembre e gennaio all’aperto

Chi proprio non vuole aspettare, può coltivare qualcosa anche in inverno. Vediamo quindi cosa seminare a dicembre e a gennaio, tenendo conto che è fondamentale monitorare le temperature della propria zona e valutare se sia davvero il caso o meno.

Aglio

L’aglio è un ortaggio resistente al freddo e possiamo piantarlo anche in inverno, a patto che il terreno non sia brinato né intriso d’acqua. Se si ha un terreno pesante, di quelli molto argillosi, è importante sistemare l’aiuola rialzandola dal piano del terreno, per favorire il drenaggio. L’aglio teme i ristagni idrici e va coltivato su terreni che non hanno questo problema. Per la semina si procede in questo modo:

  • Si prendono delle teste di aglio da semina
  • Apriamo le teste e separiamo gli spicchi, tecnicamente chiamati bulbilli
  • Scegliamo gli spicchi esterni, che non devono essere sbucciati
  • Interriamo gli spicchi scelti di 3-4 cm, lasciando la punta verso l’alto, che è quella da cui spunterà il germoglio dal terreno
  • Distanze: 10-15 sulla fila e 25-30 cm tra le file (per poterci poi passare con la zappa o il tridente per sarchiare ed eliminare l’erba infestante).
  • Non annaffiare: bastano le piogge almeno fino a primavera inoltrata

La germogliazione dei bulbilli avviene a temperature minime di 5°C, ma è chiaro che si tratta di un limite estremo, e che temperature maggiori sono più indicate per vederlo spuntare. Tuttavia, per l’aglio già spuntato non ci sono problemi di resistenza al freddo (tollera anche -10°C), nel senso che la pianta non muore col gelo.

La cipolla rispetto all’aglio richiede temperature minime maggiori per la germogliazione, quindi è bene attendere febbraio. Resistono al freddo le piantine già nate, frutto di semine ad ottobre-novembre.

Fava

La fava è una leguminosa resistente alle basse temperature, ma per germinare richiede almeno 5-6 °C, quindi è importante valutare l’andamento delle temperature delle nostre zone e scegliere se attendere per seminarle.

Per la crescita delle piante nelle prime fasi le temperature ideali sono di almeno 15°C, tuttavia prima della fioritura possono resistere anche di alcuni gradi sotto lo zero.

Quando ci sono le condizioni climatiche, possiamo seminare le fave a file o a postarelle di 3-4 semi distanziando le postarelle di 20-25 cm. In questo periodo è molto utile la semina delle fave sui teli neri da pacciamatura, sia per prevenire la nascita dell’erba, ma soprattutto per scaldare il terreno, grazie all’effetto del nero. Si stendono i teli a terra, si fissano e si fanno i buchi nei punti in cui inserire la manciata di 3-4 semi.

Tra le file è bene lasciare almeno 60-70 cm.

Pisello

Anche il pisello è una coltura che si può seminare già con temperature basse, diciamo sugli 8 °C. Semiamo a file o a postarelle, tenendo distanze tra le file che dipendono dalle varietà: circa 50-60 cm per i piselli nani, 80-90 cm per i semirampicanti e oltre 1 metro per le varietà rampicanti.

Anche in questo caso possiamo seminare sui teli neri, o in alternativa coprire l’area seminata con dei teli bianchi di tessuto non tessuto, descritti di seguito.

Semine sotto serra, tunnel e mini tunnel

In inverno serre e tunnel rappresentano un ottimo prolungamento dell’orto, soprattutto in termini di tempi, consentendoci di anticipare le semine a inizio anno e prolungando i raccolti in autunno.

Tuttavia, è bene sapere che le serre fredde possono garantirci delle protezioni solo limitate, con differenze di soli pochi gradi rispetto all’esterno.

Vediamo che cosa potremmo seminare in questi mesi grazie a queste protezioni, ricordando anche di tenere un termometro a portata di mano o tenuto fisso nella serra o nel tunnel.

Mini tunnel -InOrto
Semi di spinacio -InOrto

Spinacio

Lo spinacio è un tipico ortaggio da foglia che possiamo seminare nei periodi freddi, visto che teoricamente per germinare necessita di soli 3 °C, ma l’ideale sono almeno 10°C e oltre, quindi sotto una protezione possiamo essere più sicuri di ottenere un risultato soddisfacente.

Lo spinacio si semina direttamente sull’aiuola, a file o a spaglio e i semi sono piccoli ma per fortuna non microscopici: un’idea è quella di realizzare aiuole interamente coperte da mini tunnel. Molti seminano gli spinaci anche nelle vaschette per trapiantare poi le piantine ben distanziate tra loro, scelta che favorisce la crescita delle foglie.

Cicorie e lattughe da taglio

Con temperature minime di 10°C possiamo seminare le cicorie e le lattughe da taglio, molto utili come prime insalate da raccogliere.

Seminiamoli a file o a spaglio, e questa seconda opzione è ottimale per utilizzare al meglio tutto lo spazio e nel caso di misticanze di cicorie.

Tessuto non tessuto -InOrto

I comodi teli di tessuto non tessuto

Il tessuto non tessuto (TNT) è un materiale molto utile come isolante termico nelle colture: permette di traspirare ma protegge dal gelo. Viene chiamato così perché sono dei tessuti di fibre che non sono state filate per crearne appunto una tessitura, ma sono saldate insieme meccanicamente.

A dicembre e gennaio gli ortaggi negli orti si raccolgono ancora solo gli ortaggi più resistenti: verza, cavolo nero, cavoli di Bruxelles, porri, radicchi e rape e questi non richiedono protezioni.

In previsione di brinate, bisogna invece proteggere le colture seminate in autunno per le produzioni primaverili, come fave e piselli, che resistono al freddo ma male a gelate molto intense e prolungate, specialmente se accompagnate o alternate da una intensa umidità. Quindi, per non vanificare il lavoro svolto, è utile coprire queste colture con teli di tessuto non tessuto, che possiamo acquistare a metri.

Per evitare che il vento li sollevi e li sposti, dobbiamo fermare bene i teli ai bordi della coltura con qualcosa come pietre, mattoni, ciocchi di legno. Se si hanno solo pietre piccole (come nella foto) occorre metterne tante, per sostituirle appena possibile con qualcosa di più pesante.

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