Ciao,
vivo a Pordenone, sono insegnante di Scienze, laureato in Scienze Ambientali, appassionato della natura, in particolar
modo di Botanica.
Amo viaggiare e non smetto mai di farlo.
Da due anni e mezzo or sono ho cominciato a comprare e coltivare agrumi.
Ne ho di diverse varietà, che in estate sistemo in un terrazzo
sempre esposto su tre lati (est, sud, ovest), oppure di fronte a casa con
esposizione sud/est.
In inverno li sistemo in casa o in lavanderia di fronte alle finestre.
Vorrei fare molte domande ma mi limiteró anche perché ho già trovato
alcune risposte nel blog.
Intanto volevo chiedere a proposito del supposto POMELO che ho comprato due anni fa, ha fiorito per la prima volta questa
primavera, facendo decisamente moltissimi fiori, molti sono diventati
frutti; ora però che è autunno ho notato che i frutti sono ancora piccoli,
quanto mandarini e verdi, il mio dubbio è che si tratti effettivamente di
pomeli. Oppure è plausibile che crescano più lentamente di altri agrumi?
Grazie.
(Enrico – Pordenone – Friuli)

Ciao Enrico,
grazie sempre per la presentazione che fai di te…la passione che hai si trasmette!
Da quanto ci descrivi le tue piante di agrumi sono trattate benissimo, estate e inverno, e certamente stanno in piena salute;
riguardo alle dimensioni dei frutti del Pomelo non ti preoccupare, cresceranno nei tempi dovuti, che poi non sono differenti dagli altri agrumi. Per adesso è probabile che le dimensioni siano ancora piccole perchè la pianta è giovane e quindi fa più fatica, oppure perchè i primi fiori che ha allegato a frutto sono sbocciati in tarda primavera/inizio estate e quindi non hanno avuto tempo, oppure la pianta ha tanti/troppi frutti da portare a maturazione…in ogni caso lascierei fare a lei il suo corso e attenderei la prossima stagione.
Comunque la forma del pomelo è diversa dai madarini…e sarà la riprova la forma, al di la delle dimensioni.
Salute e buon orto.

Ciao,
mi chiamo Cristina e lavoro a Cuneo come educatrice.
Ho 400 metri quadri di terra in una posizione pre collinare ben esposti al sole con
un terreno che drena bene,ho la possibilità di avere l’acqua per bagnare perchè il
terreno e fiancheggiato da un canale.
Cosa mi consigli di piantare? non ho la possibilità di lavorarci quotidianamente pertanto devo valutare delle piante che non
richiedano la mia presenza ogni giorno.
Grazie.
(Cristina – Cuneo – Piemonte)

Ciao Cristina,
il tuo terreno sembra proprio ideale, con il sole sopra e l’acqua a fianco!
Se però la tua presenza non può essere costante, per la manutenzione quotidiana, necesssaria a ortaggi annuali, allora ci viene in mente che potresti realizzare un tuo frutteto personale con piante perenni, sia arboree come: meli, peri, ciliegi, ecc e anche arbusti per i piccoli frutti come mirtilli, ribes, more ecc. La frutta che produrrai sarà certamente squisita e salutare.
Con questo tipo di colture puoi programmare anche delle visite al terreno, settimanali, per mantenere pulito dalle erbe spontanee, irrigare, concimare ecc.
Ti piace l’idea?
Salute e buon orto.

Salve,
sono un ufficiale dell’esercito e volevo un suggerimento: i miei genitori hanno un ettaro di terreno a terrazze nel comune di
Fivizzano in Lunigiana a circa 220 m.s.l.m., come potrei sfruttare questo piccolo appezzamento?
Avevo pensato di ripiantare delle vigne ma non ho idea sulla tipologia e sulla entità dell’investimento iniziale.
Grazie.
(Alessandro – Roma)

Ciao Alessandro,
ci piace il tuo progetto per il quale ti suggeriamo di considerare delle tipologie di uva caratteristiche della Lunigiana che sono alla base per la produzione dei vini tipici come i Colli di Luni docg rossi o bianchi o anche i vini della Val di Magra igt.
Per i primi i vitigni necessari sono principalmente vermentini locali, di diverse tipologie; per i Val di magra invece i vitigni sono: Durella, Albarola per il bianco e Ciliegiolo e Groppello per i rossi.
Considerata la superficie e il tipo di progetto ti suggerisco di consultare anche le associazioni di categoria agricola quali, C.I.A. o Coldiretti per avere informazioni pratiche e dettagliate, anche per la vendita dell’uva alle cantine di produzione.
Salute e buon orto.

Salve,
mi chiamo Roberto, ho 53 anni, sono un genitore che vive nel lodigiano e sta pensando di dare al proprio figlio quello che
non ho ricevuto (il suggerimento corretto) in quanto il papà l’ho perso da piccolino.
Nella vita svolgo l’attività di agente di commercio (finché
dura) ho un figlio che mostra interesse per l’agricoltura, secondo lui interessante business nel biologico.
Vivo in lombardia nel lodigiano e vorrebbe fare qualcosa ma non avendo esperienza sta cercando di avanzare un progetto dove, individuato il prodotto, lo vorrebbe realizzare con energia sostenibile e utilizzando la tecnologia.
Mi aiuti a suggerire il meglio, considerato che non ha terreni e pochi soldi, per cui dovrà chiedere aiuto alle
banche o ai vari bandi di PSR, piano di sviluppo regionale?
Grazie,
(Roberto – Lodi – Lombardia)

Ciao Roberto,
Ti ringraziamo per il racconto che fai di te, delle tue emozioni.
Si dice che è bene sostenere i figli nelle proprie scelte e aspirazioni della vita e quindi se veramente diventare imprenditore agricolo è la sua passione di tuo figlio cerchiamo di capire quale può essere la strada per diventarlo.
Il primo passo è quello di capire cosa vuol diventare, il campo dell’imprenditoria agricola è ampio, magari sapere dove sta il vero desiderio da realizzare aiuta la realizzazione dello stesso.
Una volta capito il campo d’azione cercherei di individuare se esistono finanziamenti dedicati, negli ambiti della Regioni e Città Metropolitana, magari ci sono stanziati soldi che vengono dalla comunità europea.
Per quanto riguarda invece le informazioni più agronomiche come la scelta del terreno o coltura da realizzare mi rivolgerei alle associazioni di categoria quali: C.I.A., Coldiretti ecc.
Sarà una lenta ricerca ma fatta bene e il tempo speso aiuterà a capire se la passione resiste o svanisce…e poi in Agricotura l’attesa è un buon concime.
Salute e buon orto.

Siete particolarmente orgogliosi del vostro orto sia per gradevolezza estetica che per sostenibilità ambientale? Ebbene c’è un concorso che potrebbe ripagare il vostro impegno e apprezzare il lavoro che avete svolto.

Si tratta del concorso ‘Orto fai da te 2019’, indetto dal centro culturale Cascina Cuccagna, con sede in una seicentesca cascina nel centro di Milano, e Nostrale, associazione milanese che si occupa di valorizzare la cultura agricola e alimentare. ‘Orto fai da te’ intende promuovere la realizzazione e la cura di spazi verdi produttivi in ogni luogo, in campagna come in città, dove gli orti urbani si stanno espandendo a macchia d’olio, sui balconi, sui tetti, nei parchi e in ogni angolo abbandonato o in disuso.

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Ciao,
vorrei sapere come mai i pomodori varietà cuore di bue che coltivo non maturano sulla sommità, che resta gialla, dura e poco gradevole al gusto.
È una malattia o un errore nella coltivazione?
Grazie.
(Paola)

Buongiorno Paola,
Da come descrivi il problema sembra che i tuoi pomodori non arrivano a maturazione in quanto non riescono ad assorbire il Calcio nel terreno. Il marciume apicale si chiama questo problema e non è una malattia vera e propria ma una disfunzione della pianta che può essere compensata migliorando il terreno, cioè concimandolo aggiungendo stallatico maturo nella stagione autunno invernale per averlo pronto poi in primavera, oppure fornendo alle piante del concime fogliare a base di calcio, per tutta la stagione in cui le piante sono nell’orto, puoi provare anche a darlo adesso e vedere se la pianta lo assorbe per avere pomodori completi in finale. Per ora fai maturare bene i frutti, scattivandone la cima prima di consumarli.
Salute e buon orto.

Ciao,
abito a Sapri, provincia di Salerno, sono un pensionato e
coltivo un piccolo orto attaccato alla mia abitazione…Tutto ciò è un grosso divertimento e soprattutto la scoperta di tante nozioni che la terra mi regala!

Nel mio piccolo orto che coltivo non mi sono mai cimentato con i carciofi, per ora ho piantato dei semi in vaschette di polisterolo e sono spuntate già delle piccole foglie:
Come proseguire? Forse è meglio creare una serra? Quali
precauzioni prendere? Quando è tempo di interrarli?
Ogni consigio è ben accetto per poter continuare in tale avventura.
In attesa di una Vostra cortese risposta, cordialmente saluto. (Minieri Giuseppe – Sapri – Campania)

Ciao Giuseppe,
grazie per tutto quello che racconti di te e delle tua bella esperienza nella Natura…vera Maestra di vita!
Hai fatto bene a seminare adesso i carciofi in piccoli vasi, infatti vedi subito spuntare le prime foglie. Per adesso direi che il percorso da seguire è il seguente: coltiva le tue piantine all’aria aperta irrigandole bene, quando vedi che in autunno le temperature calano molto, specie durante la notte, allora allestisci per i carciofi in vaso una piccola serra fredda per fargli passare tutto l’inverno, ricordandoti sempre di dare acqua quando serve. Poi in primavera iniziata le tue piantine saranno pronte per essere trapiantate in piena terra, dove avrai già preparato loro il terreno adatto durante l’inverno.
Salute e buon orto.

Ciao,
Ho 48 anni vivo a Senise.
Ho due ettari di terreno irrigabile, cosa posso coltivare, per avere una rendita, magari
dopo qualche anno?
Grazie a tutti.
(Nicola – Senise – Basilicata)

Ciao Nicola,
che bellezza la tua terra Lucana, pensando anche a tutti i suoi prodotti tipici, che dalla terra arrivano alla tavola.
Considerato quindi che il tuo terreno è irriguo lo rende ancora più appetibile, agronomicamente parlando, per questo la nostra idea sarebbe quella di allestire un grande Orto Lucano per la produzione appunto di prodotti tipici quali:
1 – Lampascioni – (Leopoldia comosa)
2 – Melanzana Rossa di Rotonda IGP – (Solanum aethiopicum)
3 – Fagioli di Sarconi IGP
4 – Peperoni di Senise – IGP – IL Peperone Crusco.
5 – Olivo Maiatica di Ferrandina – oliva dolce, nera da mensa, per l’essiccazione in forno.
Che ne dici dei nostri spunti?
Salute e buon orto.

Ciao,
sono un’artista,
ho lasciato le ortiche a macerare un mese e ovviamente il liquido puzza e ci sono
anche vermi bianchi, è efficace lo stesso?
Grazie mille,
(Nicoletta)

Ciao Nicoletta,
il macerato d’ortica – leggi l’articolo qui linkato – è un vero toccasana per le nostre piante, come antiparassitario o anche concime. La sua preparazione però esige tempi e modalità precise; credo che un mese sia un tempo eccessivo e a questo punto ti merita riniziare da capo, con le nuove regole che trovi nell’articolo sopra.
Salute e buon orto.

Ciao,
sono nata e cresciuta a Milano, dove cerco di combatterne il
grigiume colorando il più possibile il mio terrazzo di verde!
Faccio la musicista, pallavolista e comparsa teatrale.
Il macerato d’aglio, distribuito nel terreno può combattere le malattie fungine dei
pomodori?
Ho 6 piante con molti frutti. I pochi che hanno cominciato a diventare rossi hanno
la base del frutto (la parte lontana dal punto in cui il pomodoro è attaccato alla
pianta) marcia! Non vorrei perdere i miei amati pomodori uno ad uno… So che
l’aglio funziona contro parassiti e funghi. Grazie per l’attenzione!
(Giulia – Milano)

Ciao Giulia,
grazie per la dettagliata presentazione che fai di te…e ci piace molto la tua missione di combattente verde contro il grigiume!
Il macerato d’aglio distribuito sulla chioma delle piante è un rimedio antisettico per allontanare prevalentemente insetti tipo afidi e non ha azione antifungina, specialmente se dato al terreno, inoltre quello che riscontri sui tuoi pomodori non è dovuto all’azione di un fungo ma è una reazione della pianta alla carenza di Calcio nel terreno.
Per prevenire tale inconveniente ti suggerisco di irrorare la chioma dei pomodori con una soluzione di acqua e un prodotto specifico a base di calcio che altro non che un concime fogliare (lo trovi facilmente in commercio), lo puoi acquistare direttamente nel tuo consorzio agrario di fiducia.
Per saperne di più sul trattamento dei pomodori con carenza di calcio ti suggerisco la lettura dell’articolo che trovi qui nel link.
Salute e buon orto.

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