 A Montebelluna, in provincia di Treviso, c’è un grande orto sociale (ben 8800 metri quadrati) dove si coltiva oltre agli ortaggi la gioia e il piacere di stare insieme. E’ vero che questo accade un po’ in tutti gli orti sociali, ma questo orto si contraddistingue per più motivi, per esempio ha la forma di un enorme labirinto e quando lo si vede in foto (purtroppo non ho avuto il piacere di vederlo di persona) e soprattutto dall’alto, assume le proporzioni di un progetto veramente spettacolare.
A Montebelluna, in provincia di Treviso, c’è un grande orto sociale (ben 8800 metri quadrati) dove si coltiva oltre agli ortaggi la gioia e il piacere di stare insieme. E’ vero che questo accade un po’ in tutti gli orti sociali, ma questo orto si contraddistingue per più motivi, per esempio ha la forma di un enorme labirinto e quando lo si vede in foto (purtroppo non ho avuto il piacere di vederlo di persona) e soprattutto dall’alto, assume le proporzioni di un progetto veramente spettacolare.

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Inorto.org è dal 2011 il punto di riferimento per gli ortisti italiani, e fornisce preziosi consigli sia ai più esperti che a nuovi interessati.
L’obiettivo di Bonduelle è ispirare la transizione verso una dieta a base vegetale per contribuire al benessere delle persone e del pianeta. In questo contesto si inserisce InOrto, simbolo dell’amore per la terra e del rispetto dell’ambiente.
Bonduelle Italia s.r.l.
Via Trento, 1
24060
San Paolo d’Argon (BG)

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 Ci sono scuole dove oltre all’italiano e alla matematica, si insegna a mangiare sano e a rispettare l’ambiente. Dove si preferiscono pane e olio, pane e marmellata e frutta raccolta dai campi vicini alle merendine preconfezionate.
Ci sono scuole dove oltre all’italiano e alla matematica, si insegna a mangiare sano e a rispettare l’ambiente. Dove si preferiscono pane e olio, pane e marmellata e frutta raccolta dai campi vicini alle merendine preconfezionate.
 I romani definivano se stessi ‘fortissimi viri et milites strenuissimi ex agricolis’, ovvero un popolo valoroso che proviene dal mondo agricolo. Erano legati alla terra perché ne conoscevano l’importanza per il sostentamento della popolazione, e scrivevano tanto di filosofia quanto di agricoltura. Tra gli autori di trattati di agricoltura, in prosa o in versi, troviamo Catone, Varrone, Virgilio, Plinio e Colummella.( * ) E molte delle cose scritte allora sono ancora oggi validissime!
I romani definivano se stessi ‘fortissimi viri et milites strenuissimi ex agricolis’, ovvero un popolo valoroso che proviene dal mondo agricolo. Erano legati alla terra perché ne conoscevano l’importanza per il sostentamento della popolazione, e scrivevano tanto di filosofia quanto di agricoltura. Tra gli autori di trattati di agricoltura, in prosa o in versi, troviamo Catone, Varrone, Virgilio, Plinio e Colummella.( * ) E molte delle cose scritte allora sono ancora oggi validissime! «Zappatori, seminatori, aratori, uomini e donne, che ora devo disegnare continuamente. Devo osservare e disegnare tutto ciò che fa parte della vita di un contadino, come molti altri hanno fatto e stanno facendo. Non sono più così inetto come un tempo davanti alla natura». Così scriveva Vincent Van Gogh al fratello Theo nel 1881. Evidentemente all’epoca ci fu un periodo di grande attenzione verso tutto ciò che riguardava la terra e la natura: erano in atto, allora come oggi, grandi cambiamenti e guardare alla bellezza, alla semplicità, all’umiltà della terra era a seconda dei contesti ‘rassicurante’ o ‘trasgressivo’.
«Zappatori, seminatori, aratori, uomini e donne, che ora devo disegnare continuamente. Devo osservare e disegnare tutto ciò che fa parte della vita di un contadino, come molti altri hanno fatto e stanno facendo. Non sono più così inetto come un tempo davanti alla natura». Così scriveva Vincent Van Gogh al fratello Theo nel 1881. Evidentemente all’epoca ci fu un periodo di grande attenzione verso tutto ciò che riguardava la terra e la natura: erano in atto, allora come oggi, grandi cambiamenti e guardare alla bellezza, alla semplicità, all’umiltà della terra era a seconda dei contesti ‘rassicurante’ o ‘trasgressivo’. Due sono le isole da sempre dedicate alla coltivazione degli ortaggi all’interno della laguna veneziana: S. Erasmo e Mazzorbo. Anche se la prima per ampiezza e vocazione (l’isola di S.Erasmo è più alta sul livello dell’acqua) è quella che offre maggiore offerta e varietà, Mazzorbo gode di una sua precisa caratterizzazione e di un fascino tutto particolare a cui è difficile sottrarsi.
Due sono le isole da sempre dedicate alla coltivazione degli ortaggi all’interno della laguna veneziana: S. Erasmo e Mazzorbo. Anche se la prima per ampiezza e vocazione (l’isola di S.Erasmo è più alta sul livello dell’acqua) è quella che offre maggiore offerta e varietà, Mazzorbo gode di una sua precisa caratterizzazione e di un fascino tutto particolare a cui è difficile sottrarsi.
 E così ora anche Firenze, come molte altre città italiane, ha il suo Community Garden:
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