La compostiera è l’apparato digerente di ogni orto che si rispetti. E così è stata concepita quella in funzione nel mio giardino. Usando vecchi pallet e assi di legno, abbiamo costruito una serie di contenitori, dove i residui vegetali dell’orto e del giardino, gli sfalci e gli avanzi di cucina vengono buttati, mescolati, ossigenati e spostati per ritornare alla terra sotto forma di utile compost.
E’ stato Stefano, amico e prezioso alleato nella cura del mio giardino, l’ideatore di questo sistema a vasche semi-comunicanti. Nella vasca in alto, aperta e facilmente raggiungibile con la carriola, vengono gettati tutti gli sfalci delle potature del giardino. Lì avviene il primo stoccaggio degli scarti vegetali, che una volta appassiti e compressi scendono nella seconda vasca, posta in basso, anch’essa scoperta. Parte di questi residui finiscono nella terza vasca, quella degli scarti della cucina, che necessitano di materiale verde o semi-legnoso per decomporsi al meglio.

E’ arrivato il momento di parlare dell’orto sinergico, il cosiddetto orto del ‘non fare’, ma direi piuttosto del fare meno, l’orto dove si interviene sempre con la natura e per la natura. Fino ad oggi abbiamo sempre seguito su questo blog le buone pratiche dell’
C’è sempre in cucina qualche scarto vegetale che va a finire nell’immondizia. Un vero spreco perché potremmo utilizzarlo per fare del buon compost e nutrire così le nostre piante in vaso. E non date retta a chi vi dice che la compostiera in balcone puzza! Basterà evitare gli scarti animali, i sughi, gli unti, i grassi e prevedere ogni tanto uno strato di terriccio. Ecco come procedere senza paura di sbagliare.
