Malattie, insetti e altri parassiti
Gli agrumi sono piante un po’ delicate, che possono subire problemi da svariati tipi di avversità. Vediamo alcune tra le più comuni, per capire come affrontarle al meglio, per non penalizzare il raccolto e mantenere per tutto l’anno un gradevole aspetto verde dell’albero, osservando le avversità più comuni.
Malattie
Gommosi del colletto
Dal colletto, cioè la base della pianta, possiamo notare l’emissione di un flusso gommoso dal colletto accompagnato da una macchia umida sulla corteccia. Questa malattia è causata da da un batterio. Le foglie delle piante infette ingialliscono e seccano, pertanto bisogna scorgere cercare a monte di evitare il problema favorendo un buon drenaggio ed eventualmente trattare le piante al colletto con dei sali di rame.
Mal secco
Il mal secco degli agrumi è una tracheomicosi, cioè una malattia fungina che attacca i vasi interni, impendendo la corretta traslocazione dell’acqua e della linfa. Di conseguenza la pianta inizia ad appassire e seccare a partire dalle aree periferiche, e nei casi gravi e senza provvedimenti, può anche morire. Si può intervenire con dei prodotti a base di rame.
Fumaggine
La fumaggine negli agrumi è molto frequente, ed è una conseguenza di attacchi di alcuni insetti dannosi: afidi, aleurodidi e cocciniglie, che emettono escrementi appiccicosi (melata) su cui si insedia il fungo saprofita della fumaggine.

Questa patina nerastra sulle foglie provoca una riduzione della fotosintesi, e quindi meno frutti. Di solito più trattamenti a base di sapone molle, a cadenze settimanali, si rivelano efficaci per pulire le piante dalla fumaggine e debellare almeno afidi e aleurodidi, ma bisogna colpire bene la pagina inferiore delle foglie, perché è lì che si insidiano questi insetti prevalentemente.
Insetti e altri parassiti
Afidi
Essendo gli afidi degli insetti molto comuni, non potevano certo mancare sugli agrumi! Il danno che gli afidi compiono è la suzione di linfa da foglie, rametti e germogli, sui quali si attaccano in fitte colonie. Inoltre, possono trasmettere delle pericolose virosi, quindi vanno debellati col sapone molle, magari mettendo in aggiunta anche dell’olio di Neem. Se si trovano in giro le piante, è ottimo anche irrorare le piante con estratto di ortica. Buon segno se si notano delle coccinelle sulle piante o nei paraggi.
Aleurodidi
Anche gli aleurodidi succhiano linfa come gli afidi e lasciano la melata appiccicosa. Alcuni (aleurodide fioccoso) lasciano anche sulle piante degli ammassi cotonosi biancastri. Il trattamento contro gli afidi è utile anche contro questi.
Cocciniglie
Di cocciniglie che infestano gli agrumi se ne trovano tante: la più “famosa” è la Icerya purchasi, cioè la cocciniglia cotonosa solcata, che in realtà attacca anche tante altre specie, tra cui il pittosforo. Ma ci sono anche il Planococcus citri e altre ancora, che si attaccano alle piante e succhiano linfa. Le cocciniglie amano l’ombra, quindi vanno scoraggiate con delle potature regolari delle piante. Ai primi segnali di presenza di cocciniglie, possiamo irrorare dell’olio di lino, da solo o col sapone molle che pulisce dalla melata.
Minatrice serpentina
Si tratta di un lepidottero che durante l’estate attacca tanto gli agrumi, è molto comune vederne i segni: si notano nelle foglie tante gallerie curve, che sono i percorsi scavati dalla larva per nutrirsi. Le foglie si deformano e le cime delle piante assumono un aspetto molto sciupato. Bisogna insistere nell’irrorare l’olio di neem e potare tagliando via le cime colpite.

Altri parassiti: acari
Gli acari sono parassiti appartenenti alla classe degli aracnidi, quindi non sono insetti, ma essendo piccolini e compiendo danni analoghi, spesso vengono associati agli insetti.
In particolare, il ragnetto rosso, di dimensioni dell’ordine di mezzo millimetro, compie uin danno perché sottrae linfa alle piante e le foglie diventano di conseguenza bollose e soggette alla caduta, ma anche i frutticini possono cadere facilmente in caso di piante molto infestate. Possiamo anche notare delle fini ragnatele. Per cacciare l’acaro possiamo provare adi irrorare dei decotti di aglio, preparati facendo bollire una testa di aglio finemente triturata in un pentolone per circa 20 minuti. Dopodiché si filtra il tutto, si lascia freddare e lo si irrora sulle piante attaccate
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