La potatura del melograno

Quando e come potare il melograno: osserviamo la pianta

Il melograno, Punica granatum, è un albero da frutto molto piacevole anche come specie ornamentale. La sua fioritura rossa, accesa e abbondante, non ha niente da invidiare a quella di tanti arbusti e alberelli che troviamo nei giardini.

La pianta fruttifica sui rami di due anni da fiori emessi nell’estate.

Rami melograno - InOrto
Melagrana - InOrto

I frutti sono le melegrane, botanicamente sono bacche, che contengono gli arilli o chicci, che botanicamente sono i semi. Il succo di melograno, piuttosto aspro, è ricchissimo di antiossidanti ed i potassio, ed è quindi un toccasana nella nostra dieta. Lo si utilizza molto anche nella cosmesi a base vegetale.

La pianta è piuttosto spinosa, per questo per potarla è bene armarsi di guanti spessi e maniche lunghe per evitare di farsi male. Meglio se si indossano anche degli occhiali.

Quando potare il melograno

Sicuramente è legittimo chiedersi quando si pota il melograno, per non sbagliare momento e non rischiare di compiere danni o perdite di fiori e frutti. Il periodo di potatura del melograno è la fine dell’inverno, prima del risveglio vegetativo e dopo la stagione delle gelate. Ma se ci fossimo persi questo momento, un’altra possibilità è in autunno dopo la fruttificazione.

Ogni anno poi dovremo intervenire con nuove potature: è sempre consigliato tagliare poco ma ogni anno, invece che  trovarci a fare grossi tagli ogni 2 o 3 anni.

Fiori del melograno - InOrto

Potatura di allevamento e potatura di mantenimento

Quello che preme ricordare è che per dare una forma al melograno bisogna intervenire quando la piantina è ancora giovane, in modo da indirizzarla. Si chiama potatura di allevamento quell’insieme di tagli volti definire la forma della pianta nella sua fase giovanile dei primi anni. Per il melograno si tratta fondamentalmente di scegliere tra due opzioni:

  • Melograno allevato ad alberello
  • Melograno allevato a cespuglio, detto anche vaso cespugliato.

Dopo ci dedicheremo a descrivere le due forme.

Successivamente alla fase giovanile praticheremo sempre la potatura di mantenimento, o meglio ancora la potatura di produzione. Se ci troviamo con un melograno adulto, ormai sarà già formato e ci dedicheremo ad una potatura di mantenimento per non stravolgere l’equilibrio della pianta. Vediamo quindi come si pota un melograno adulto praticando i seguenti interventi:

  • Sfoltimenti dei rami troppo fitti. Bisogna scegliere i rami migliori ed eliminarne degli altri alla base, perché una densità eccessiva di chioma è poco indicata per la salute delle piante; in pratica bisogna spollonare il più possibile. Questa operazione possiamo anche praticarla con la zappa, cercando di estirpare anche le radici dei polloni. In questo modo potremo anche piantare il pollone per far crescere un nuovo melograno. Oltre ai polloni, la pianta emette anche succhioni, rami a forte andamento verticale emessi da una branca. Anche questi vanno eliminati col taglio.
  • Tagli di ritorno dei rami che abbiamo deciso di mantenere. Col taglio di ritorno si accorciano correttamente i rami, appena sopra una diramazione, la quale prenderà il posto del ramo tagliato. Non si tratta quindi di pareggiare la pianta in modo perfetto ma decidere un’altezza indicativa e tagliare i rami secondo questo tipo di taglio, molto usato nella frutticoltura.
  • Praticare tagli inclinati: scelta utile per evitare che gocce di pioggia ristagnino sul taglio. L’umidità favorisce marciumi e quindi andrebbe evitati.
  • Dopo la potatura, è consigliato irrorare tutta la pianta con un prodotto a base di propoli, che esplica un’azione cicatrizzante e disinfettante sulle ferite da taglio.

Potatura del melograno ad alberello

Un melograno allevato ad alberello è la scelta di chi ama pianta dall’aspetto ordinato, con uno stelo principale e rami che partono da una certa altezza definita.  Bisogna ricordare che questa forma di allevamento determina una forzatura all’habitus naturale del melograno. Di conseguenza sarà richiesta una maggiore manutenzione nel tempo, altrimenti la pianta tenderà ad emettere nuovi polloni, cioè rami verticali emessi dalla ceppaia, che la faranno tornare pian piano alla sua forma preferita di cespuglio.

Melegrane raccolte - InOrto
Melograno carico di frutti - InOrto

Con la potatura del melograno ad alberello, faremo in modo che la pianta abbia un fusto basso da cui far partire le branche principali, in una forma a vaso. Lo schema di potatura è il seguente:

  • Tagliare l’astone principale a 90-100 cm da terra. Questo gesto drastico suscita qualche timore, ma non bisogna poi preoccuparsi, perché la pianta emetterà branche laterali. Questo intervento è possibile solo su piante giovani, da poco piantate (1 o 2 anni) e non è consigliato su melograni adulti.
  • Scelta delle 3 o 4 branche principali che si svilupperanno dopo il taglio e queste rappresenteranno la struttura base della pianta.
  • Eliminare via via i rami che cresceranno in basso sul tronco, sotto le branche principali e i polloni alla base, che per sua natura il melograno genera.
Melagrana su pianta - InOrto

Potatura del melograno a cespuglio o vaso cespugliato

In questo caso si asseconda l’habitus naturale del melograno e la sua tendenza a produrre tanti polloni. Quindi la potatura di allevamento ci risulterà più semplice e intuitiva, e anche facile da mantenere negli anni.

Uno schema di potatura di allevamento che ci può essere utile in termini di linee guida è il seguente:

  • Una volta trapiantata la piantina, scegliamo 4 o 5 branche, da cui si svilupperanno gli steli principali del cespuglio
  • Cimiamo queste 3 o 4 branche a circa 20 cm da terra, facendo il taglio sempre sopra una gemma e non a metà ramo; da queste si svilupperà la futura vegetazione.
  • eliminare le altre branche, in un’opera di sfoltimento.
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