L’iris in giardino: come coltivare il bellissimo fiore del giaggiolo
Lasciamoci affascinare dall’iris o giaggiolo, un fiore dai tanti colori, raffinato e di semplice coltivazione
L’iris può crescere bene su tanti tipi di terreno, l’importante è che non siano pesanti e soggetti a ristagni idrici. Prima di piantare gli iris, il suggerimento è di lavorare molto bene il terreno, con una vanga o anche con un forcone, per allentarlo in profondità. Una volta dissodata la superficie interessata, si aggiunge compost o stallatico come concimazione di fondo. Poi si può incorporare il tutto zappettando e rastrellando, per rompere le zolle e livellare la superficie.
A differenza di altri bulbi che si piantano piuttosto profondi, gli iris, soprattutto quelli rizomatosi, devono essere interrati superficialmente, in modo che restino visibili. La distanza ottimale tra ogni rizoma è di 30 cm.
L’iris fiorisce durante la primavera e il periodo più adatto per il trapianto è l’autunno. Ci sono però delle eccezioni, con varietà che si possono piantare fino alla primavera.
All’iris possiamo dedicare diverse tipologie di spazio, purché sufficientemente assolato:
Possiamo anche mettere insieme varietà a colori diversi, perché no, ma il consiglio è di provare comunque una composizione ordinata. Blu e viola stanno molto bene insieme, ma anche blu e giallo, mentre il bianco chiaramente si abbina bene a tutti quanti.
L’iris richiede poche cure colturali, che consistono essenzialmente nelle irrigazioni regolari durante la primavera e l’estate e una pulizia di manutenzione dalle foglie secche e dalle erbacce.
Lasciate libere di svilupparsi, le piante dell’iris tendono ad infittirsi. Quelle bulbose producono nuovi bulbi, mentre quelle rizomatose emettono nuovi steli dal rizoma. Diradare la coltivazione una volta sfioriti è opportuno per avere sempre fiori grandi e piante sane.
Per diradarli è necessario estrarre da terra bulbi e tuberi con una vanga e separarne le varie parti. Basta dividerle con le mani, facendo in modo che ciascuna di esse abbia la propria parte di radici. I rizomi possono essere accorciati con cesoie, e anche stelo e radici vanno spuntati.
Nessun timore a tagliare in questo modo i rizomi: i nostri giaggioli ributteranno nuovi getti e nuovi fiori in primavera! I rizomi così ridotti e puliti vanno messi tutti in una cassetta e conservati al fresco fino al momento in cui devono essere ripiantati alle distanze ottimali.
Alcune specie di iris sono palustri, e vegetano bene sulle sponde di laghetti e corsi di acqua. Vengono spesso scelte insieme ad altre essenze come bordure per i laghetti di fitodepurazione, una pratica virtuosa in cui si rigenerano le acque reflue.
Con i rizomi dell’iris è possibile la produzione di profumi e creme, grazie alla possibilità di estrarre il “burro di giaggiolo”, un prezioso ingrediente usato dai grandi marchi internazionali di profumeria per creare delle fragranze raffinate.
I rizomi dell’iris contengono delle sostanze chiamate ironi, dall’odore intenso, e questa è la ragione per cui viene impiegato da molto tempo nella profumeria.
Tramite la distillazione del rizoma decorticato, di solito a mano, si ottengono inoltre delle bevande alcoliche, anche tra quelle famose.
L’iris viene in particolare utilizzato nella produzione di gin, ma anche di grappe e altri liquori.
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