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Salve,
ho 61 anni, vivo a Roma, sono impiegata pubblica.
Domanda: ho ereditato a Bolsena una vigna oramai abbandonata da più di 60 anni che e
diventata un bosco, lasciata a se senza essere più curata, ed una cantina (una
nicchia di paese scavata nella montagna); siccome io non posso andare per motivi di
salute e perché mi sta distante, 110 km per me troppi, mi chiedevo se esiste un modo
(non troppo costoso) per utilizzarli a distanza con colture che non richiedono la
presenza quotidiana.
grazie anticipate,
(Raffaella – Roma)

Ciao Raffaella,
che bella storia, vigna e cantina tipo grotta…immagino solamente la bontà del vino, fresco naturalmente.
E’ davvero molto interessante, da tanti punti di vista, quello che ci racconti, perchè, le piante di vite della vigna, se non sono morte tutte, saranno certamente di antichè varietà da recuperare o valorizzare, magari sarà interessata l’università di agraria a questo aspetto, ti suggerisco di consultarla.
Per un godimento a distanza diciamo, di tutte le tue proprietà che hai a Bolsena, puoi pensare di cercare persone, aziende agricole o comunque qualsiasi soggetto che può essere interessato a coltivarti la vigna per produrre vino nella cantina/grotta e al tempo stesso mantenerti in vita l’ambiente, con magari delle colture parallele al vigneto, delle quali puoi goderne anche te, andandoci quando hai tempo e voglia. Le formule possono essere contratti d’affitto o anche di comodato d’uso gratuito, oppure una formula scritta specificatamente per i due soggetti contraenti. Se non hai interesse a mantenere la vigna puoi vendere i diritti di reimpianto e avviare altre colture, ma che comunque dovrai affidare a qualche altro soggetto, visto che sei distante, almeno nella manutenzione ordinaria. La coltivazione a vigneto rimane, secondo me, la più appetibile, considerato la cantina annessa.
Salute e buon orto.

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