Abbiamo parlato del perché valga la pena allestire un piccolo semenzaio. Ma non abbiamo parlato di come prepararlo.

Come e con cosa si riempiono i semenzai? Per riempire i semenzai occorre un terreno soffice, dove le neonate radici non trovino alcuna resistenza, ma tanta accoglienza. Deve inoltre avere la capacità di assorbire l’acqua senza però creare ristagni. Un terreno povero di sostanze nutritive, perché le riserve alimentari necessarie alla germogliazione sono già contenute nei semi. Quindi vietati i concimi aggiunti, che potrebbero danneggiare la piantina! Normalmente il terriccio per semenzai è formato da un terzo di composto (solo di origine vegetale) maturo e setacciato, un terzo di terra da giardino e un terzo di sabbia.

Altra possibilità è il miscuglio di torba e sabbia e, per chi non vuole faticare, può sempre trovare in commercio il terriccio già pronto. In genere sono miscugli leggeri, privi di organismi nocivi e parassiti, indicati a trattenere l’umidità, ma allo stesso tempo garantire areazione.

Sia il terriccio che i contenitori dovrebbero essere sterilizzati, per evitare di ‘ospitare’ nei nostri semenzai, delle letali malattie crittogamiche, per questo se decidiamo di usare del terriccio ‘fai da te’ si potrebbe pensare di sterizzarlo avvolgendolo in carta di alluminio e mettendolo in forno a 150°. Posso dirvi sinceramente di avere sempre saltato a piè pari questa pratica, ma è pur vero che non ho mai utilizzato il terreno prelevato direttamente dal giardino, prediligendo il miscuglio di torba e sabbia. Quanto alla sterilizzazione dei vasetti, se riutilizziamo i vecchi, è invece buona regola fargli un bagnetto in acqua addizionata per un decimo di candeggina, da risciacquare poi bene sotto l’acqua.

A questo punto possiamo riempire i semenzai con il terreno preparato e dopo averlo pressato leggermente, faremo, con uno stuzzicadenti, dei fori della profondità gradita al seme prescelto.

Se siete alle prime armi è bene ricordare che non tutte le verdure sono semplici da crescere partendo dalla semina, quindi linkate il post gli ortaggi più facili per la semina prima di scegliere da cosa iniziare.

E non dimenticate di contrassegnare i singoli vasetti con delle palette di riconoscimento con su scritto il nome dell’ortaggio: quando le piante sono piccole si assomigliano tutte!

2 commenti
    • Stefano Pissi
      Stefano Pissi dice:

      Ciao Eugenio,
      sarebbe bello poter recuperare ogni scarto casalingo per l’orto ma, nel caso della lettiera per gatti direi che non sarebbe un toccasana per le verdure che coltivi e poi mangerai, meglio trovare alternative.
      Salute e buon orto.

      Rispondi

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