La rotazione delle colture è uno dei fondamentali dell’orto biologico se vogliamo che i nostri ortaggi crescano sani e rigogliosi senza l’aiuto di sostanze dannose. Cos’è la rotazione? E’ l’alternarsi dei vari ortaggi all’interno delle varie parcelle dell’orto, ovvero: quando togliamo i peperoni da un’aiuola cosa possiamo piantarci dopo? Perché coltivare sempre la stessa specie nello stesso appezzamento di terreno comporta un impoverimento del suolo e l’esaurimento di sostanze nutritive, favorisce inoltre la maggiore crescita delle malerbe e il moltiplicarsi di parassiti e malattie specifiche della specie.

Per la maggior parte delle coltivazioni è sufficiente fare passare dai tre ai cinque anni prima di ricoltivarle nello stesso terreno, ma per alcuni ortaggi a ciclo breve, come le insalate o gli spinaci, questo tempo può essere ridotto, mentre per quelle che stanno molto tempo sullo stesso terreno, come le fragole e gli asparagi, dovremo lasciare il massimo del tempo. Poi ci sono colture come i pomodori che potrebbero tollerare anche lo stesso luogo tutti gli anni, ma la rotazione aiuta ad evitare le malattie. In ogni caso cerchiamo almeno di non ripiantare lo stesso ortaggio nello stesso luogo l’anno successivo. E’ chiaro che si possono effettuare più rotazioni nello stesso anno e che talvolta un ortaggio potrà essere preceduto o seguito da un sovescio, cioè la semina di altre piante che rigenerano e arricchiscono il suolo.

Nel corso degli anni InOrto ha già parlato abbondantemente della rotazione e anche se per molti è ormai una tecnica compresa e acquisita, sono sempre tanti quelli che fanno confusione e non riescono a comprenderne le regole fino in fondo, anche perché non c’è una sola regola! Ecco quindi un articolo chiaro, semplice e sintetico, dove trovare i principi base di questa utilissima tecnica.

Le tre regole base della rotazione

Prima regola: frutto, fiore, seme, foglia, radice – Questa regola si basa sulla suddivisione degli ortaggi a seconda della parte della pianta usata nell’alimentazione: del carciofo mangiamo il fiore e del pomodoro il frutto, mentre del fagiolo il seme e così via…

Ortaggi da frutto: cetriolo, zucchina, zucca, pomodoro, peperone, melanzana, ecc.

Ortaggi da fiore: carciofo, cavolfiore, broccolo, ecc.

Ortaggi da seme: legumi (fava, pisello, ceci, cicerchia, lenticchia, lupino, fagiolo, ecc.)

Ortaggi da foglia (e da fusto): lattuga, radicchio, indivia, spinacio, rucola, basilico, bietola, sedano, prezzemolo, cardo, asparago, finocchio, ecc.

Ortaggi da radice (tubero e bulbo): Ravanello, carota, pastinaca, barbabietola, rapa, patata topinambur, cipolla, aglio, scalogno, porro, ecc.

Quindi dove abbiamo coltivato un ortaggio da fiore, poi coltiveremo un ortaggio da seme e poi una da frutto…. Ruotando tra loro questi ortaggi aiuteremo il terreno a restare equilibrato e ad evitare che si possa esaurire più in fretta di quanto non si rigeneri. Orto

Seconda regola: le famiglie degli ortaggi – Questa regola vuole che non sia pianti nello stesso appezzamento di terreno piante appartenenti alla stessa famiglia, soprattutto per evitare il propagarsi di malattie appartenenti alla stessa specie. (rotazione tra famiglie di ortaggi)

Sulle famiglie non ci possiamo inventare niente, dobbiamo conoscerle e basta, quindi studiamocele una volta per tutte o consultiamo una tabella che metteremo a portata di mano.

– Chenopodiacee: barbabietola, spinacio, bietola…

– Composite: carciofo, cardo, cicoria, indivia, scorzonera, lattuga…

– Crucifere: tutti i cavoli, crescione, senape, rapa, ravanello…

– Cucurbitacee: cetriolo, zucca, zucchina. melone, anguria…

– Leguminose: fava, fagiolo, lenticchie, cece, erba medica, pisello, soia…

– Liliacee: aglio, cipolla, scalogno, erba cipollina, asparago, porro…

– Ombrellifere: carota, sedano, pastinaca, prezzemolo, aneto, finocchio…

– Solanacee: melanzana, peperone, pomodoro, patata, alchechengi…

Terza regola: esigenze nutritive – Non tutti gli ortaggi hanno lo stesso appetito (come noi del resto), la zucca è un gigante affamato, lo si vede anche ad occhio, mentre un aglio cosa volete che possa mangiare! E poi ci sono i legumi, gli ortaggi più generosi di tutti perché alcuni chiedono veramente poco e danno tanto in cambio: i loro tubercoli radicali rilasciano azoto e quindi fertilità nel terreno. E allora: beato chi viene dopo!

Ortaggi esigenti: melanzana, cavoli, finocchio, mais, peperone, patata pomodoro, zucca, zucchina, ecc…

Ortaggi poco esigenti: aglio, cerfoglio, crescione, scalogne, fava, fagiolino, valeriana, ravanello, insalate, ecc…

Abbiamo finito, adesso sta a voi studiare, programmare e mixare tra loro tutti gli ortaggi che vorrete raccogliere. A proposito date un occhio anche alla tabella delle associazioni tra ortaggi! 

2 commenti
  1. Rocco Di Benedetto
    Rocco Di Benedetto dice:

    Salve,
    Ottimo articolo! Vorrei riceverne altri simili da cui prendere spunto per coltivazioni di ortaggi vari in serre.
    Grazie,
    (Rocco)

    Rispondi
    • Stefano Pissi
      Stefano Pissi dice:

      Salve Rocco,
      grazie per i complimenti che ci riservi!
      Certamente ti vorremmo aiutare ma, sai dirci precisamente su quale coltura in serra vorresti avere maggiori informazioni?
      Tieni conto che le regole delle consociazioni degli ortaggi vale tanto fuori che al coperto.
      Salute e buon orto.

      Rispondi

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