SeminaCi sono ortaggi che crescono meglio se seminati in piena terra e non in semenzaio. Tutti gli ortaggi con il seme grande, come la zucca il mais, il melone, i fagioli, le zucchine, i piselli, soffrono se vengono lasciati troppo nei vasetti piccoli in attesa che arrivi la buona stagione per essere trapiantati, talvolta è meglio aspettare che le temperature rialzino e poi seminare direttamente a dimora: se la stagione sarà propizia cresceranno che una meraviglia e sorpasseranno le piantine allevate in semenzaio.

In piena terra si può seminare in più modi: in file singole, file accoppiate, a spaglio, su prode rialzate o in postarelle. A seconda del clima, dello spazio, ma anche dei propri gusti sceglieremo il metodo più adatto alle nostre esigenze. Se non avete le idee abbastanza chiare vi consiglio di leggere il post sulle tecniche di semina in piena terra.

In qualsiasi modo si decida di seminare ecco alcuni semplici principi da tenere sempre presenti.

1. Controllare la temperatura del suolo – Se il terreno è troppo freddo difficilmente i semi germoglieranno. Tuttavia ci sono semi che germogliano a temperature basse e altri che richiedono temperature elevate. Per esempio il pisello germoglia già a 5 gradi, per questo è tra i primi ortaggi ad essere seminati a i fine inverno. Mentre la zucchina non germinerà se le temperature in terra sono inferiore ai 18 gradi. Il rischio, in quest’ultimo caso, soprattutto se la stagione è piovosa, è che il seme marcisca prima di germogliare. 

Quindi è importante conoscere le necessità climatiche degli ortaggi che andremo a seminare e attenersi alla stagione di semina, controllando che le condizioni meteorologiche siano giuste. Se siete tipi molto precisi e scrupolosi potreste comprarvi un termometro da suolo, in vendita nei centri specializzati per il giardinaggio.

2. Lavorare bene il terreno della parcella prima della semina – Subito prima di seminare conviene sminuzzare bene la terra della zona di semina, in modo che il luogo sia accogliente: una superficie uniforme e soffice, dove il germoglio e le piccole radici abbiano le condizioni giuste per uscire e attecchire. Se il suolo è duro e compatto, perché troppo argilloso o perché lo avete calpestato, il seme faticherà a guadagnarsi lo spazio necessario per potere mettere ‘la testa fuori’.

3. Seminare alla giusta profondità – Un seme piantato troppo in profondità consumerà tutti i nutrienti a sua disposizione prima che il germoglio sbuchi fuori dal terreno, mentre uno messo troppo un superficie rischia di seccare o di essere mangiato dagli uccelli. In questo caso potrebbe essere utile stendere inizialmente una piccola rete leggera o del tessuto non tessuto, quest’ultimo contribuisce anche ad aumentare la temperatura del suolo.

La regola vuole che i semi vengano posti nel terreno ad una profondità massima pari a due o tre volte il diametro del seme, ma in genere se guardate su InOrto o su qualsiasi manuale di orticoltura troverete sempre la profondità di semina consigliata. Tanto meglio poi se riuscirete a seminare ogni seme più o meno alla stessa profondità, questo vi aiuterà in seguito a distinguere le giovani piantine appena nate dalle erbacce che vi nasceranno intorno.

4. Innaffiare delicatamente le parcelle seminate – Per annaffiare le nuove semine è meglio usare un erogatore a doccia, meglio ancora uno strumento che nebulizzi il più possibile il getto dell’acqua, rendendolo il meno violento  possibile. Un getto troppo forte potrebbe dilavare i semi e metterli allo scoperto o, al contrario, farli scendere troppo in profondità. L’aiuola deve essere umida ma non inzuppata, almeno fino a quando i semi non germoglieranno. I terreni troppo argillosi e pesanti quando si asciugano tendono a formare una crosta in superficie che impedisce ai germogli di fuori uscire. Per evitare il formarsi di questa crosta è utile tenere la superficie umida, oppure aggiungere alla terra, almeno a quella sulla superficie di semina, un po’ di sabbia o vermiculite. Se il tempo è asciutto sarà necessario bagnare delicatamente la superficie di semina ogni due giorni. 

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