Proviamo il bicarbonato per combattere la bolla del pesco

Proviamo il bicarbonato per combattere la bolla del pesco

Quando arriva febbraio e iniziamo ad intravedere la fine dell’inverno, pensiamo inevitabilmente ai nostri alberi da frutto. Pulitura dei tronchi, potatura, concimazione e prevenzione per eventuali attacchi di funghi e parassiti.

Tra i funghi uno dei più noiosi e temibili è senz’altro la Taphrina deformans (antipatico pure nel nome) o bolla del pesco. Chiunque abbia un pesco sa di cosa parliamo, accartoccia le foglie, le rende gibbose e compromette seriamente anche la produttività, quindi dobbiamo eliminare questo fungo o quantomeno tenerlo sotto controllo.

Come tutti i funghi, anche la bolla del pesco appare più facilmente quando la stagione è più calda e umida del normale quindi ultimamente molto spesso, armiamoci dunque di santa pazienza e vediamo cosa fare.

Già tempo fa InOrto aveva dedicato a questo problema un bel post su tutti i rimedi da provare contro la bolla del pesco, ma ultimamente abbiamo scoperto che il bicarbonato di sodio dà ottimi risultati anche contro questo fungo. Per aumentarne l’efficacia occorrerà aggiungere qualche goccia di olio essenziale di tea tree che ne amplifica l’azione disinfettante, e delle gocce di propoli, che nell’orto e nel frutteto funziona sia come antiparassitario che come anticrittogamico (ovvero contro i funghi).

La ricetta è semplice e facile da ricordare: per ogni litro di acqua (meglio se distillata) aggiungere 10, 10 e 10. Dieci grammi di bicarbonato, dieci gocce di olio essenziale di tea tree, che si trova in erboristeria, e dieci gocce di propoli alcolica, quella che usiamo comunemente per fare i gargarismi quando abbiamo il mal di gola, anche quella da comprare in erboristeria o dagli apicoltori. Facciamo riscaldare leggermente l’acqua per facilitare lo scioglimento del bicarbonato, se l’acqua non è distillata facciamola bollire.

A questo punto potremo spruzzare il preparato sul pesco. Se lo utilizziamo come trattamento preventivo vaporizziamolo, a fine inverno o in autunno, ogni 3 giorni e comunque quando non piove, per 10-15 giorni. Se invece lo utilizzeremo quando la malattia è già in atto allora occorrerà prima cercare di togliere e bruciare tutte le foglie ammalate e poi spruzzarlo la sera dopo il tramonto, sempre ogni tre giorni fino a quando non noteremo un effettivo miglioramento.

Sembra che questo preparato a base di bicarbonato funzioni anche contro i funghi degli ortaggi: peronospora, oidio ecc. Provatelo e sappiateci dire se avrete anche voi dei riscontri positivi 🙂

foto di Andrea Hernandez, Shinya Suzuki  e Maja Dumat da flickr

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COMMENTI
14 commenti
  1. franceco
    franceco dice:

    Ciao,
    voglio provare questa ricetta, approfitto per fare un domanda, mi hanno suggerito, per la bolla del pesco… una soluzione di acqua, sapone fatto in casa e aceto, i passiti sono spariti, ma i rami hanno perso le foglie nella parte bassa ma non nella parte apicale, l’alberello, che è molto giovane può seccare? posso fare il trattamento con la soluzione che suggerite anche in questo periodo?
    Grazie,
    (Francesco)

    Rispondi
    • Stefano Pissi
      Stefano Pissi dice:

      Ciao Francesco,
      la soluzione che proponi sembra adatta a contrastare l’effetto di parassiti animali…esterni sulla chioma.
      L’agente patogeno della bolla del pesco è un fungo – Taphrina deformans – che sta dentro nei tessuti e che per essere combattuto bisogna trattare principalmente prima che il danno si manifesti…autunno/inverno e inizio primavera.
      Se la tua piccola pianta ha rimesso foglie nuove in alto allora vedrai che ce la farà!
      Salute e buon orto.

      Rispondi
      • bergamaschi giuliano
        bergamaschi giuliano dice:

        CIAO,
        PROVO QUESTA RICETTA E VI DIRO’IL RISULTATO.
        AL MOMENTO LE FOGLIE SONO BELLE, MA HO FATTO DUE INTERVENTI CON IL RAME IN           AUTUNNO E INVERNO. PROVIAMO.
        (Giuliano)

        Rispondi
    • Andrea
      Andrea dice:

      Buongiorno,
      per favore una domanda, per il trattamento della bolla pesco, quanta propoli e bicarbonato vanno messi in 10 litri acqua?
      Grazie mille.
      (Andrea)

      Rispondi
      • Stefano Pissi
        Stefano Pissi dice:

        Ciao Andrea,
        considerato che in un litro di acqua le proporzioni sono: 1o grammi di bicarbonato, 10 gocce di propoli, basta che tu moltiplichi queste dosi per 10, ovvero: 100 grammi di bicarbonato e 100 gocce di propoli in 10 litri d’acqua.
        Salute e buon orto.

        Rispondi
  2. Antonio
    Antonio dice:

    Salve,
    vorrei cortesemente un aiuto per il mio pesco che è stato aggredito notevolmente dalla bolla del pesco.
    Due anni fa avevo fatto il trattamento preventivo (non ricordo il prodotto) ed il risultato era stato soddisfacente.
    Illudendomi, quest’anno non l’ho fatto e la malattia se lo sta divorando, facilitata dal clima sempre piovoso ed umidissimo: oltre alle classiche foglie accartocciate, quest’anno anche molti rametti sono secchi, quasi necrotizzati e sembra che tutto si stia seccando. L’albero però è stracarico di frutti, la maggior parte dei quali sembrano in buono stato. Come posso intervenire adesso? Grazie di cuore.
    (Antonio)

    Rispondi
    • Stefano Pissi
      Stefano Pissi dice:

      Ciao Antonio,
      Nella domanda che ci scrivi c’è la risposta per la questione della bolla del pesco…prevenzione.
      Adesso puoi fare i trattamenti rameici che hai sempre fatto cercando di contenere il patogeno che non deve passare sulla nuova vegetazione. Magari elimina tutta la vegetazione ormai secca.
      Salute e buon orto.

      Rispondi
  3. Edoardo
    Edoardo dice:

    Ciao,
    effettivamente la formula3 – tea tree oil + bicarbonato + propoli ha funzionato.
    La scorsa stagione il pesco era conciato, tutto una bolla. Quest’anno ho iniziato i trattamenti a fine inverno, anche sul terreno circostante la pianta, e il fungo è sparito. Il pesco sta maturando qualche pesca (è una pianta di 4 anni).

    Ottimo consiglio! Grazie.

    (Edoardo)

    Rispondi
    • Stefano Pissi
      Stefano Pissi dice:

      Ciao Edoardo,
      ci fa piacere che la formula proposta sia stata efficente, certamente aiutata anche dal fatto che hai iniziato a fare i trattamenti molto preventivamente e cioè dalla fine dell’inverno precedente,
      è così che si fa…Quindi bravo te!
      Salute e buon orto.

      Rispondi
  4. Mattia
    Mattia dice:

    Salve, chiedo un parere.
    Ho alcune piante che nel giro di poco tempo sono state invase dalla bolla (circa il 70% del fogliame in ogni pianta) che sono però cariche di frutti chiaramente ancora acerbi. Mi consigliate di eliminare il fogliame intaccato prima di provare a vaporizzare? Non toglierò troppe foglie? Inoltre i frutti, se matureranno bene, saranno intaccati o si possono mangiare? Grazie!
    (Prossimo anno prevenzione!!)
    (Mattia)

    Rispondi
    • Stefano Pissi
      Stefano Pissi dice:

      Ciao Mattia,
      adesso sei in ritardo con i trattamenti, la malattia ha già preso campo.
      Lascerei stare in pace la pianta fino a che perderà le foglie in autunno e allora dovrai fare i trattamenti autunno invernali, indispensabili per la prevenzione.
      I frutti possono certamente essere intaccati dal fungo ma quelli adesso puoi provare a salvarli con trattamenti estivi.
      La prevenzione è di certo la via migliore!
      Salute e buon orto.

      Rispondi
  5. Mara Festucci
    Mara Festucci dice:

    Ciao!
    Faccio in questo periodo il trattamento da te descritto e spero funzioni…Volevo poi chiederti se pensi che possa essere utile anche per il mio ulivo, mi piacerebbe visto che sono tutte cose non nocive….non so se mi leggerai comunque grazie grazie.
    (Mara)

    Rispondi
    • Stefano Pissi
      Stefano Pissi dice:

      Ciao Mara,
      fai bene a provare il trattamento biologico per la bolla del pesco, con il bicarbonato ma, per l’olivo è più vantaggioso trattare la chioma con prodotti a base rameica (idrossido, ossicloruro) per contrastare l’insorgenza di funghi come: Occhio di Pavone o Fumaggine.
      Salute e buon orto.

      Rispondi

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