ScorzonerabiancaProprio quando ormai sono convinta di avere parlato di tutti gli ortaggi, ecco che ne spunta subito uno nuovo! Questa volta si tratta della scorzonera (Tragopogon hispanica), chiamata anche ‘asparago d’inverno’, e scorzobianca (Tragopogon porrofolius), chiamata anche scorzonera bianca. Non è un gioco di parole, tranquilli! Sono davvero due ortaggi da radice che raramente si trovano all’interno dei supermercati, diciamo che sono un po’ più ‘ricercati’ e forse anche un po’ ingiustamente dimenticati. Eppure hanno radici gustose e sono facili da coltivare e mentre la scorzonera ha un delicato sapore di noci, la scorzobianca ricorda vagamente quello delle ostriche.

Appartengono ambedue alla famiglia delle Asteracee (la stessa del carciofo e del topinambur) e si coltivano allo stesso modo, ma mentre i fiori della scorzonera sono gialli, quelli della scorzobianca sono violetti, molto belli da coltivare anche in giardino. Entrambi le radici sono ricche di inulina, sostanza che conferisce un sapore dolciastro e ottima per i diabetici. Le ricette per cucinare la scorzonera o la scorzobianca sono molteplici, ma può essere consumata anche semplicemente bollita con l’aggiunta di un filo d’olio. Scorzo

Terreno, posizione, concimazione – Per non avere problemi occorre un terreno profondo, ben arieggiato, privo di sassi e in posizione soleggiata. Ideale è il terreno dove in precedenza sono state coltivate le patate oppure una pianta dall’apparato radicale ben sviluppato. Se il terreno fosse povero arricchiamolo con del compost o dell’humus di lombrico, mentre se decidiamo di concimarlo con dello stallatico è meglio che questo sia ben sminuzzato e che l’apporto avvenga qualche mese prima della semina. Per allontanare i parassiti terricoli  dal terreno possiamo aggiungere 20 gr di calciocianammide granulare ogni metro quadro, ma almeno 20 giorni prima della semina.

Semina – Meglio non seminare molto presto, perché se il suolo fosse troppo freddo i semi potrebbero marcire. Meglio aspettare che le temperature si stabilizzino (marzo-aprile), tuttavia il caldo eccessivo le porta a fiorire anticipatamente. Dove le estati sono miti si può fare anche una seconda semina in agosto per raccogliere la primavera successiva.

Piante scorzoSeminiamole direttamente a dimora su di un solco a circa 1 cm di profondità, lasciando 20 cm tra una pianta e l’altra e 30 cm tra una fila e l’altra. Meglio mettere due o tre semi in ogni posizione e diradare, quando le piantine saranno alte almeno 4 cm, casomai nascessero più piante nella stessa posizione. La scorzonera può essere seminata anche a distanza inferiore.

Consociazione – E’ consigliabile abbinare la scorzonera all’aglio, alla lattuga, alle insalate da taglio o al cavolo rapa.

Annaffiature –  E’ necessario irrigare subito dopo la semina e in seguito in modo costante ma con moderazione. Intensifichiamo invece le irrigazioni quando le temperature inizieranno a salire in modo considerevole.

Raccolta – Dovremo aspettare che le radici siano abbastanza grandi per essere utilizzate e quindi non prima dell’autunno. Bisognerà scavare con cautela, perché le radici sono delicate e tendono a rompersi. Se la scorzonera non fosse cresciuta abbastanza possiamo lasciarla nel campo ancora a lungo, basterà ricordarsi di pacciamare il suolo e, a meno di gelate incredibili, potrà superare l’inverno dentro la terra. Questo significa che potremo raccogliere scorzonera o scorzobianca secondo la nostra necessità, estraendo le radici dal suolo di volta in volta.Inverno scorzoPianta

4 commenti
    • Stefano Pissi
      Stefano Pissi dice:

      Ciao Marino,
      le sementi di scorzonera e scorzobianca li puoi acquistare al tuo consorzio agrario di fiducia attraverso il quale le puoi ordinare se non le ha disponibili; altrimenti puoi provare l’acquisto on line attraverso anche questo produttore di semi specializzato.
      Salute e buon orto!

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    • Stefano Pissi
      Stefano Pissi dice:

      Ciao Chiara,
      sia la scorzonera che la scorzobianca, anche se botanicamente differenti, sono accumunate dal fatto di essere coltivate principalmente per la produzione della radice fittonante, oltre che per le foglie. Entrambe le piante sono certamente coltivabili anche in vaso ma tieni conto delle dimensioni di altezza e sofficità del terreno per ottenere radici ben sviluppate.
      Salute e buon orto.

      Rispondi

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