foto 1 mLe more (Rubus ulmifolius)si possono trovare ovunque nella nostra campagna, è un regalo che la natura ci fa ogni anno tra agosto e settembre! Tutti almeno una volta, passeggiando tra i campi, abbiamo allungato una mano per raccoglierne una e metterla direttamente in bocca. In verità io non mi limito mai ad una e spesso, cestino alla mano, ne raccolgo un bel po’ per trasformarle in marmellata.

Allora perché coltivare le more da giardino? Perché si possono avere a portata di mano more senza spine, più grosse e succose, molto adatte alla preparazione di marmellate, torte, crostate e macedonie.

Perché sono piante poco esigenti, che si adattano a qualsiasi tipo di terreno e si ammalano meno dei loro ‘fratelli’ lamponi. E poi sono ricche di sostanze minerali, vitamina A e antiossidanti. Convinti? Allora vediamo come coltivarle.Foto 2 m

Terreno e posizione – Come abbiamo appena detto le more sono piante robuste e senza troppe pretese, possono vivere  in quasi tutti i terreni, ma quelli che predilige sono quelli che assomigliano di più al suolo boschivo, quindi meglio se quando prepareremo il terreno, aggiungeremo del terriccio per acidofile e un po’ di concime organico per aiutarne l’attecchimento e lo sviluppo.

Le more, a differenza dei lamponi, necessitano di posizioni più soleggiate. I raggi del sole conferiscono ai frutti neri e lucidi più zuccheri e sostanze preziose, in pratica con il sole avremo more più saporite.

foto 3 mPeriodo d’impianto  – Il periodo migliore per mettere le giovani piante di more nell’orto o nel frutteto, sono i mesi primaverili, da fine marzo in poi, senza sforare nei mesi troppo caldi altrimenti dovremo annaffiarli continuamente e le piante faticherebbero ad attecchire. Se abitiamo nelle regioni centro-meridionali il periodo d’impianto migliore è invece novembre, perché in quelle zone non esiste il pericolo delle gelate anticipate, che potrebbero essere letali per le nostre giovani piante di more.

Quando metteremo le piantine a dimora, ricordiamo che il pane con la radice va posizionato ad una profondità leggermente maggiore di quella del colletto. Una volta trapiantati è meglio potare i giovani arbusti ad un’altezza di circa 30 cm dal terreno. Lasciamo circa un metro tra una pianta e l’altra, ma a seconda della varietà  potrebbe essere necessario anche una distanza maggiore.  Se ne facciamo due file meglio lasciare 2,5 m tra una fila e l’altra.

L’impianto più bello è quello a spalliera: piantiamo  a circa 3-4 m distanza pali alti 2m che, opportunamente ancorati alle due estremità della fila, sosterranno tre fili (a 50 – 130 – 180 cm dal suolo) a cui verranno legati verticalmente i polloni, oppure orizzontalmente, facendoli correre lungo i fili.

Potatura – A seconda della varietà andranno lasciati crescere circa 3-5 polloni per pianta adeguatamente legati ai pali di sostegno (alti circa 2m), mentre i getti più deboli andranno invece eliminati.foto 4m

Quindi in tardo autunno, a raccolta avvenuta, taglieremo alla base tutti i tralci che hanno già fruttificato e selezioneremo i getti più robusti da legare naturalmente ai sostegni, cimandoli ad un’altezza di circa 180 cm, mentre i getti laterali, se ci sono, verranno accorciati a tre gemme. In questo modo avremo dei rovi sempre puliti e ben organizzati. Ma sappiate che se non faremo le potature necessarie ci ritroveremo presto con un garbuglio di rami inaudito!

Consigli per una coltivazione biologica – Meglio impiantare le more in terreni dove non siano state coltivate in precedenza fragole, lamponi o solanacee, per evitare il propagarsi di malattie fungine. Per questo motivo potrebbe essere utile in primavera irrorare le piante con decotto di equiseto e ortica. Il miglior consiglio per avere rovi sani e robusti è la pacciamatura, da eseguire sempre e comunque e magari cambiare ogni due anni!

 

56 commenti
  1. perego ettore
    perego ettore dice:

    Salve
    come e/o cosa utilizzare per evitare che molte drupe non maturano completamente, mantenendo dei punti rossi, detti frutti hanno un sapore nettamente sgradevole.
    Grazie e distinti saluti
    (Ettore)

    Rispondi
    • Stefano Pissi
      Stefano Pissi dice:

      Salve Ettore
      La maturazione delle more di rovo è scalare sulla pianta, alcuni frutti non arrivano mai a maturare pe diversi motivi: Siccità e eccessivo carico di frutti sostanzialmente.
      Ti consiglierei quindi di tenere bene in forma la pianta che coltivi con irrigazioni nel periodo di grande siccità e anche sfoltendo dei rami se troppo fitti.
      Grazie a te!
      A presto!

      Rispondi
  2. perego ettore
    perego ettore dice:

    Salve Stefano

    Ti ringrazio della risposta del 14/08 ma la motivazione della non maturazione completa del frutto, e che la parte rimasta rossa è dovuta alla puntura delle drupeole dall’ Acaro: Eriofide del Rovo (Acalitus essigi). l’aiuto che chiedo è: come e cosa utilizzare per azzerare le presenza di detto Acaro?
    Molte grazie et distinti Saluti
    (Ettore)

    Rispondi
    • Stefano Pissi
      Stefano Pissi dice:

      Gentile Ettore
      se la causa della non maturazione è la presenza di un acaro allora ti consiglio l’utilizzo di un insetticida e acaricida
      biologico, ma molto potente, che deriva dalla pianta di neem, ti invito a leggere questo interesante articolo sulla pianta di Neem, prima di acquistare ed utilizzare il prodotto sui tuoi rovi.
      Ci rendi partecipi del tuo risultato?
      Grazie
      Buon lavoro!

      Rispondi
  3. francesco
    francesco dice:

    Salve,
    che cosa consigliate per la potatura della pianta di more senza spine, si fa prima dell’inverno?
    Grazie
    (Francesco)

    Rispondi
    • Stefano Pissi
      Stefano Pissi dice:

      Ciao Francesco,
      bella e buona la pianta che stai coltivando! Come puoi leggere dall’articolo sulla coltivazione delle more da giardino, la pianta risulta rustica e di generoso sviluppo vegetativo, per questo motivo alla fine di ogni stagione fruttifera – settembre – ti consiglio di eliminare alla base tutti i rami che hanno già futtificato, poi seleziona i nuovi getti più vigorosi, quelli nati nella stagione in corso e che fruttificheranno l’anno seguente; oltre a questa operazione di potatura disponi bene i nuovi getti selezionati su una struttura – griglia di supporto – alla quale farai crescere la pianta, per avere ogni anno una bello e ordinato sviluppo.
      Buone more!

      Rispondi
    • Stefano Pissi
      Stefano Pissi dice:

      Salve Marta,
      ci sapresti dire quali sarebbero le piante oggetto di potatura?
      Comunque in via generale nel mese di gennaio sei in tempo per potare qualsiasi pianta, sia caducifoglia che sempre verde;
      se ci precisi quali essenze devi potare ti saremo d’aiuto sempre di più!
      Salute e a presto

      Rispondi
  4. Franco
    Franco dice:

    Salve,
    ho alcune piante di rovo senza spine,tutte derivanti da un unica varietà.
    Purtroppo ogni anno non riesco a mangiarne sono troppo acide, la posizione é soleggiata, ho provato ad aumentare e sminuire le annaffiature, ho atteso il più,possibile a raccoglierle ma il risultato è sempre”troppo acide.
    Qualche consiglio?
    Grazie saluti
    (Franco)

    Rispondi
    • Stefano Pissi
      Stefano Pissi dice:

      Salve Franco,
      le tue piante di rovo da mora senza spine non portano a maturazione i loro frutti in quanto attaccati da un patogeno che si chiama: Eriofide del rovo – Acalitus essigi, le punture di questo acaro impediscono la maturazione dei frutti che invece di arrivare a ingrossare e diventare nere rimangono piccole e rosse come ci descrivi.
      Per attuare dei rimedi di tipo biologico ti suggerisco di trattare le piante con uno di questi due prodotti: Olio di neem – un insetticida biologico a base vegetale – oppure un prodotto a base di Bacillus thuringiensis della varietà Israeliensis. Effettua pure i trattamenti dopo l’allegagione del frutto fino a quando esso inizia a maturare.
      Salute e buon orto!

      Rispondi
    • nara marrucci
      nara marrucci dice:

      Ciao Roberto, sarà sufficiente una volta, ma fatta bene, avendo cura che l’acqua scenda anche in profondità e non resti solo in superficie! In genere, soprattutto in estate si preferisce la sera, così la pianta avrà a disposizione tutta la notte per assorbire l’acqua e ‘ritemperarsi’. Se lo fai la mattina, dovresti farlo molto presto, prima che il sole scaldi troppo la terra, facendo subito evaporare l’acqua!

      Rispondi
  5. Alessandro
    Alessandro dice:

    Salve, una domanda,
    devo mettere a dimora la mia nuova pianta di more, posso legarla alla ringhiera del terrazzo (alto si e no un metro e poco più) e quindi farla sviluppare orizzontalmente anziché a una spalliera alta due metri?
    La terrei in pieno sole, esposta a sud. Regge bene o meglio un pò di ombra?
    Grazie mille, 
    (Alessandro)

    Rispondi
    • Stefano Pissi
      Stefano Pissi dice:

      Ciao Alessandro,
      ottima idea quella di sfruttare la ringhiera del tuo terrazzo…riuslterà un bell’effetto scenico, son sicuro.
      Se poi allestirai un bel vaso per essa – abbondante terriccio, concime e acqua – tienila pure al sole che vedrai farà più fiori e frutti.
      Salute e buone more!

      Rispondi
  6. Roberto simonetti
    Roberto simonetti dice:

    Salve,
    sono ormai 3 anni che tento di coltivare una pianta di more in un vaso abbastanza grande – oltre 50 cm di diametro – quest’anno ho comprato la terra apposta per le more – con il ph corretto – inoltre ho messo sassolini mischiati sia sul fondo che nella terra e quest’anno, finalmente, vedo almeno una trentina di fiori e poi i frutti che cominciano a formarsi – adesso sono verdi – ma come mi è già successo, la pianta si arresta e comincia a seccare nel perimetro delle foglie per poi prendere tutta la foglia e poi i rametti.

    Non riesco a capire cosa sbaglio, i primi anni moriva perchè la innaffiavo troppo infatti ho trovato le muffe nelle radici, ho seguito i consigli di mettere sassi e pallini di argilla nel terreno e sul fondo per far drenare… ho cambiato la terra, nuova e adatta, infatti la pianta stava benissimo, e non aveva mai fatto cosi tanti fiori! Qualcuno sa darmi qualche saggio consiglio per salvare la pianta e capire il problema?  
    Grazie a tutti
    (Roberto)

    Rispondi
    • Stefano Pissi
      Stefano Pissi dice:

      Ciao Roberto,
      la pianta delle More – Rovo – è molto rustica e quindi come essere vivente si avvantaggia di condizioni di terreno povero con anche con scarsa irrigazione – lo dimostra il fatto che le eccessive quantità d’acqua la facevano ammalare di una patologia fungina che provocava muffe alle radici.
      Dalle descrizioni dei sintomi che ci dici sembra che la pianta sia affetta da un fungo – la peronospora probabilmente – che le fa seccare le foglie e poi i rametti – una diagnosi precisa però richiederebbe delle foto almeno da visionare. Intanto ti consiglio di potarla eliminando le parti della pianta malate e successivamente trattare con la poltiglia bordolese – vedi il video nel link – due volte al mese, per almeno bloccare il fungo presente.
      Facci sapere gli sviluppi futuri!
      Salute e buon orto.

      Rispondi
      • Roberto simonetti
        Roberto simonetti dice:

        Grazie mille Stefano per la risposta,  
        con dispiacere ho potato tutto e dato la poltiglia bordolese, dopo le tue spiegazioni sto pensando che anche il rosmarino che faceva la stessa fine e che ho rinunciato ad avere dopo il terzo seccato, forse poteva avere lo stesso problema, c’è forse qualche pianta che lo porta?
        Grazie ancora, buona serata a tutti!
        (Roberto)

        Rispondi
        • Stefano Pissi
          Stefano Pissi dice:

          Ciao Roberto,
          hai fatto bene, vedrai che trattando con la poltiglia bordolese la quantità di peronospora diminuisce e così anche la sua azione su tutte le piante che coltivi.
          L’inoculo del fungo – le spore cioè – potrebbe essere su ogni pianta e nel terreno e l’unica maniera per contenere il problema è quella di trattare le piante preventivamente, specie quelle più sensibili all’attacco.
          Salute e buon orto!

          Rispondi
  7. Daniele
    Daniele dice:

    Ciao Stefano,
    ho letto un pò di domande che i coltivatori di mora senza spine ti hanno posto.
    Io ne avrei una particolare, ho comprato un pianta di more senza spine nel periodo di Maggio, ma ad oggi, anche se nei vari blog dicono che è una pianta tardiva, non ha fruttificato ma al contrario è cresciuta a dismisura.
    Quindi la mia domanda è questa, visto che il tralcio più alto (circa 200 cm ) non ha fruttificato, posso cimarlo all’altezza consigliata (circa 180 cm ) e tenere i tralci laterali potandoli a tre gemme e continuare la sua crescita ed eventuale fruttificazione, oppure mi consigli di potarlo alla base?
    Oltre a quel tralcio ce ne sono altri 3 belli robusti, più bassi, anche loro senza aver prodotto!
    Grazie
    (Daniele)

    Rispondi
    • Stefano Pissi
      Stefano Pissi dice:

      Ciao Daniele,
      la tua pianta ha reagito come da manuale…nel senso che per il primo anno si è sviluppata vegetativamente senza però fare fiori-frutti, tutto nella norma.
      Adesso però fai bene a contenerla nel suo sviluppo, quindi potala leggeremente tenendo ben distribuiti pochi – 2/3 – rami belli vigorosi, cimandoli e anche piegandoli su dei fili per farli crescere a dovere. Vedrai che il prossimo anno raccoglierai i primi frutti.
      Salute e buone more!

      Rispondi
  8. Rosella
    Rosella dice:

    Salve,
    ho diversi cespugli di more senza spine che fruttificano regolarmente però avrei delle domande da porre:

    1) l’eliminazione dei rami che hanno fruttificato l’ho già fatta convinta che così i nuovi rami crescono più forti. E’ corretto?
    2) i nuovi rami li ho sempre tenuti in verticale tutto l’inverno e poi verso febbraio li piego in orizzontale legati al filo. Non è corretto? Visto che da quanto leggo dovrei, invece, lasciarli in verticale e cimarli a 1.8 metri.
    3) i piccoli polloni vorrei trapiantarli in un altro sito anzichè eliminarli. Qual’è il periodo per farlo. Già a settembre va bene?
    4) Quando parli di “i getti laterali” da eliminare intendi i rami laterali dei fusti nuovi che decidi di tenere?
    5) ho un ceppo di pianta che ha alla base delle escrescenze tipo cavolfiore. Che stacco ma che ricresce. Cos’è? Cosa devo fare? Devo eliminare la pianta?

    Ti ringrazio per i chiarimenti che vorrai scrivere. Cordialmente saluto.
    (Rosella)

    Rispondi
    • Stefano Pissi
      Stefano Pissi dice:

      Ciao Rosella,
      ti rispondo alle domande che ci fai:
      1 – Si, hai fatto bene
      2 – I nuovi rami vanno cimati e poi piegati di modo che faranno poi i getti a fiore in primavera
      3 – prova a fare il taleaggio dei polloni ormai lignificati sia ad inizio autunno che a inizio inverno
      4 – No, sono i rami laterali da eliminare dal basso perchè troppi in numero totale
      5 – per quanto riguarda questo avrei bisogno di vedere le foto dell’escrescenza che ti si forma alla base delle piante.
      Prego è un piacere!
      Salute e buon orto.

      Rispondi
  9. Gino
    Gino dice:

    Salve,
    ho diversi cespugli di more che dovrei potare, ho bisogno di qualche consiglio:

    1-quand’è il periodo migliore per potare.

    2-Vorrei fare delle talee dai rami potati, per poterli ripiantare:li devo mettere nell’acqua per fare le radici oppure piantarli direttamente nel terreno?
    Grazie e cordiali saluti.
    (Gino – Calabria)

    Rispondi
    • Stefano Pissi
      Stefano Pissi dice:

      Ciao Gino,
      il periodo migliore per potare le more è fine inverno – da fabbraio in avanti – prima cioè che la pianta inizia a riprendere la sua crescita.
      Per quanto riguarda la produzione di nuove piante da talea – guarda il video che trovi nel link che parla delle talee di rosmarino ma i principi fondamentali sono applicabili anche al rovo da more – ti suggerisco di mettere i rametti in dei vasi con terriccio per farli radicare bene prima di metterli direttamente nel terreno. Adesso, in questa stagione, potresti però preparare già le buche sul terreno, che accoglieranno in primavera le giovani piantine. Per ovviare al terreno molto sabbioso dovresti riportare un pò di suolo argilloso e concime organico come terriccio e stallatico; almeno nella buca dove andrà a stare la giovane piantina.
      Salute e buon orto!

      Rispondi
  10. armelin
    armelin dice:

    Salve,
    io ho una piantaggione di more che inizia a maturare verso i primi di maggio!
    quest’anno ho avuto dei problemi con alcune piante che le foglie diventavano tutte giale e i frutti non maturavano!
    C’è qualcosa che le posso fare?
    Grazie
    (Armelin)

    Rispondi
    • Stefano Pissi
      Stefano Pissi dice:

      Ciao Armelin,
      more mature ai primi di maggio!? Una varietà percocissima direi, sai dirci come si chiama per piacere?
      Riguardo al disagio che ci dici ti dico che, quasi sicuramente, una parte della tua pianta è stata attaccata da qualche fungo patogeno che la fa seccare prematuramente e non le permette di maturare i frutti. Il suggerimento che ti do è quello di potarla subito dopo la fruttificazione, semplificando molto la vegetazione, e magari fare dei trattamenti con politiglia bordolese – vedi il video nel link – per abbattere la carica del fungo sulla tua pianta. Di sicuro la situazione migliorerà…irriga e concima il minimo, mi raccomando!
      Salute e buon orto.

      Rispondi
  11. silvia
    silvia dice:

    Salve,
    l’anno scorso abbiamo comprato due piante di more che sono state messe in un ampio vaso su un terrazzo. Viviamo in città ma vorrei che i miei figli imparassero che i frutti arrivano dalle piante e non dal banco del supermercato.
    L’anno scorso non hanno fatto nè fiori nè frutti, ma ho pensato che fosse normale. Anche quest’anno tuttavia, per il momento non ci sono fiori. Il verde è bello e rigoglioso ma non c’è neppure un fiorellino, dunque ne deduco nessun frutto.
    Come è possibile? Cosa si può fare?
    Grazie.
    (Silvia)

    Rispondi
    • Stefano Pissi
      Stefano Pissi dice:

      Ciao Silvia,
      ti facciamo subito i nostri apprezzamenti per l’educazione ambientale che stai facendo ai tuoi figli!
      Rigiuardo alle tue more senza spine che hai piantato invece immagino che ancora, nonostante le due stagioni vegetative alle spalle le piante hanno ancora adesso tanta terra e spazio da conquistare prima di rallentare la crescita vegetativa e iniziare a fiorire…è quello che accade a tutte le piante, specialmente a quelle ben concimate e irrigate…lussureggiano vegetativamente rimandando la fioritura; è questa la causa e il “rimendio” altro non è che aspettare.
      Salute e buon orto.

      Rispondi
  12. Francesco
    Francesco dice:

    Salve,
    sono un ragazzo di 23 anni e quest’anno ho piantato circa 50 piante di more senza spine, per valutare il mercato di questo piccolo frutto.
    Volevo fare una domanda semplice: ma le piante di more o piccoli frutti che vita hanno, cioé quanti anni dura una pianta, bene assistita?
    Grazie mille della vostra disponibilità.
    (Francesco)

    Rispondi
    • Stefano Pissi
      Stefano Pissi dice:

      Ciao Francesco,
      ci fa molto piacere sapere della tua impresa!
      Gli impianti di more senza spine hanno durata pluriennale non facilmente definibile in quanto la pianta è naturalmente rinnovabile sia con le potature annuali sia con sistemi di propagazione vegetativa quale la propagginatura dei tralci. Quindi intanto continua tranquillo a coltivarre le tue more e tienici aggiornati sulla tua piccola…grande…impresa.
      Salute e buon orto.

      Rispondi
    • Stefano Pissi
      Stefano Pissi dice:

      Ciao Antonio,
      la durata della coltivazione della mora senza spine è indefinibile, comunque diversi anni, in quanto la pianta è facilmente rinnovabile e propagabile.
      Salute e buon orto!

      Rispondi
  13. Jessica
    Jessica dice:

    Buongiorno,
    in un campo vicino alla ditta dove lavoro ci sono delle bellissime piante di more e ovviamente sono buonissime.
    Posso sapere come posso tagliare un ramo per poterlo ripiantare nel mio giardino? In quale periodo è meglio farlo?
    Grazie mille.
    (Jessica)

    Rispondi
    • Stefano Pissi
      Stefano Pissi dice:

      Ciao Jessica,
      ti suggerisco di fare delle talee nella stagione di fine estate – indicativamente da metà agosto in avanti – mettendo dei rametti di circa 10 cm di lunghezza, interrati per almeno 5 cm – in dei vasetti con terriccio universale, da tenere in una zona non con sole diretto, da irrigare frequentemente. Le piantine vedrai che radicheranno bene e potrai mettrele a dimora nel giardino a partire da fine inverno – metà marzo in avanti, compatibilmente con l’andamento climatico della zona dove si trova il tuo giardino….buone le more!!!
      Salute e buon orto.

      Rispondi
  14. Anna
    Anna dice:

    Salve,
    il mio rovo di more ha le foglie macchiate di marrone.
    Di cosa si tratta, c’è qualche rimedio?
    Grazie
    (Anna)

    Rispondi
    • Stefano Pissi
      Stefano Pissi dice:

      Ciao Anna,
      le macchie di marrone sulle foglie – così come le descrivi senza vederle – fanno immaginare ad una patologia fungina, in particolare alla Peronospora,
      puoi provare a trattare la pianta con la poltiglia bordolese – ecco un pratico video esplicativo qui linkato.
      Salute e buon orto.

      Rispondi
  15. Gia
    Gia dice:

    Salve maestra, io vivo in Talesh (è una citta in Iran), ma purtroppo in Iran non esiste la fattoria di mora, solo esiste la fattoria di fragole.
    Io vorrei costruire una fattoria di mora per la prima volta; nella mia regione c’è la mora selvatica.
    Recentemente ho trovato la mora, che non ha la spina, una specie speciale di mora, non so come fare, per favore mi aiuta a costruire una fattoria di mora?
    Ho bisogno un CD educativo che mi insegna da costruirla o forse un libro insieme alle foto colorate.
    La terra come deve essere? Mi scusa perché non posso parlare italiano bene; io studio l’italiano all’unversita di Tehran da 7 mesi.
    Aspetterò di ricevere la sua risposta.
    Grazie.
    (Gia – Talesh – Iran)

     

    Rispondi
    • Stefano Pissi
      Stefano Pissi dice:

      Ciao Gia,
      la pianta delle More è molto rustica e sicuramente è coltivabile anche in Iran, non ha particolari esigenze per quanto riguarda il suolo, anche se non sopporta molto il ristagno di acqua e l’eccessiva umidità, che porta le malattie alla pianta e al frutto.
      La regione dove abiti mi sembra montagnosa e quindi anche particolarmente adatta alla coltivazione delle More da Rovo, non ho trovato il materiale didattico per la coltivazione in Iran.
      Forza Gia che il tuo Italiano si capisce…good luck!
      Salute e buon orto.

      Rispondi
      • gia
        gia dice:

        Salve maestra.
        Abito dove piove sempre tantissimo tranne l’ estate.
        Ho coltivato una pianta 2 mesi fa, ho sorpreso perché quella è sbocciata!
        E’ sempre un piacere parlare con lei.
        grazie tante maestra, spero che sia vivace sempre nella sua vita.
        (Gia)

        Rispondi
  16. Silvio
    Silvio dice:

    Salve,
    Ho alcuni cespugli di more senza spine che per vari motivi non sono stati potati per alcuni anni (cespugli con qualche decina di rami).
    Fruttificano sempre anche se le more sono piuttosto piccole, vorrei capire se mi consiglia una sostanziale potatura in autunno lasciando solo 4-5 rami per cespuglio.
    Grazie molte.
    Saluti.
    (Silvio)

    Rispondi
    • Stefano Pissi
      Stefano Pissi dice:

      Ciao Silvio,
      certo che fai bene a potare la tua pianta di mora senza spine che, per sua natura produce un sacco di nuovi germogli e che saranno quelli che a fine autunno selezionerai come futuri rami poduttivi.
      Ti suggeriamo di lasciarne almeno 4-6 rami ben distribuiti su tutta la pianta….i più belli.
      Salute e buon orto.

      Rispondi
  17. roberto
    roberto dice:

    Salve,
    dopo anni di delusioni e dispendi di risorse, vorrei impiantare in un terreno ben drenato e ricco di materia organica (che avevo fatto preparare appositamente per lamponi e mirtilli), delle more.
    Gli attuali lamponi sono devastati dai funghi, i mirtilli soffrono oltremodo il calcare nell’acqua di irrigazione e mai si salvano dagli uccelli: se, dopo aver estirpato il tutto, spargessi un buon fungicida nel terreno potrei dopo un mese impiantarvi le more?
    Se poi aggiungessi dello stallatico rischierei nuove infezioni?
    I lamponi e i mirtilli erano protetti da una rete ombreggiante: levandola le more sarebbero in pieno sole tutto il giorno: è troppo? Anche le more fanno gran gola agli uccelli (passeri)? Avete delle varietà da consigliare?
    Grazie mille in anticipo!
    (Roberto)

    Rispondi
    • Stefano Pissi
      Stefano Pissi dice:

      Ciao Roberto,
      certamente la pianta delle more è più rustica e adattabile anche agli attacchi fungini di mirtilli e lamponi.
      Non sapendo che tipo di patologia fungina sta devastando le tue colture è difficile darti consigli di cura a riguardo ma certamente dare un fingicida al terreno arrecherebbe un danno enorme alla sua fertilità, andando ad uccidere tutti i microrganismi presenti, i funghi patogeni sulla pianta si curano trattando la pianta stessa e non il terreno che la ospita.
      Non aggiungerei altro stallatico per adesso, visto che ne hai messo già tanto a suo tempo.
      Cero è che anche le more sono frutti appetibili dall’avifauna e quindi ti suggerisco di premunirti anche in questo senso, come avevi fatto per gli altri frutti.
      Salute e buon orto.

      Rispondi
  18. Isabella
    Isabella dice:

    Salve e grazie dell’accurato articolo e della disponibilità dei preziosi consigli già dati ad altri.

    Io vorrei ricoprire con un rete di confine il giardino, per mantenere un po’ di privacy.
    E’ una rete lunga 4 metri e alta 1,5, soleggiata al mattino fino al primissimo pomeriggio (esposizione a est ), suolo asciutto e clima mite (Pisa centro città). Pensavo di metterci dell’edera, ma poi l’idea della mora senza spine mi ha intrigato. Le domande sono:

    1) riesce a venire fitta a sufficienza da assolvere il ruolo di copertura per la vista? O si comprometterebbe invece la qualità delle more?

    2) la pianta può partire solo da un angolo della rete, non da sotto (c’è un marciapiede): è troppo lontano? Basterebbe una pianta sola?

    Grazie 🙂
    (Isabella – Pisa)

    Rispondi
    • Stefano Pissi
      Stefano Pissi dice:

      Ciao Isabella,
      se la tua priorità è fare una schermatura vegetale ti suggerisco di scegliere l’edera in luogo del rovo da more senza spine, che potrai coltivare in un altro angolo del giardino.
      Su 4 metri di lunghezza prevedo almeno 4-6 piante d’edera.
      Salute e buon orto.

      Rispondi
  19. Massimo simonelli
    Massimo simonelli dice:

    Salve,
    ho Un pianta di more senza spine che mi produce molto in questi periodi dalla base della pianta spuntano dei rami dritti.
    Cosa devo fare?
    Mi hanno consigliato di tagliarli tutti…Sono succhioni?
    Grazie.
    (Massimo)

    Rispondi
    • Stefano Pissi
      Stefano Pissi dice:

      Ciao Massimo,
      quello che sta facendo la tua “Mora senza Spine” è certamente un buon segno…si sta riproducendo vegetativamente, cioè sta producendo i futuri rami che saranno produttivi di fiori e more per la prossima stagione; per questo ti suggerisco di selezionarne alcuni – i più belli e meglio disposti nel gruppo – e gli altri toglili pure potandoli bene alla base della pianta madre.
      Si, sono i “succhioni”.
      Salute e buon orto.

      Rispondi
  20. Merlo andrea
    Merlo andrea dice:

    Buon giorno,
    ho 6 piante di more senza spine da spostare di 2 metri da dove si trovano adesso,
    chiedo quando è il periodo ideale per operare allo spostamento ??
    Grazie…saluti,
    (Andrea)

    Rispondi
    • Stefano Pissi
      Stefano Pissi dice:

      Ciao Andrea,
      la stagionalità migliore, nel nostro clima mediterraneo, per i trapianti è certamente questa stagione autunnale.
      Salute e buon orto.

      Rispondi
    • Stefano Pissi
      Stefano Pissi dice:

      Ciao Rocco,
      Si, la mora senza spine certamente può essere riprodotta per talea legnosa, meglio ancora se la fai in tarda estate, ha più tempo per radicare ed affrontare l’inverno.
      Salute e buon orto.

      Rispondi
  21. Elena
    Elena dice:

    Buongiorno.
    Circa 6 anni fa mi hanno regalato delle talee di more senza spine, in ottima salute, da una pianta madre che ne produceva di abbondanti e taglia grande.
    Le ho messe a dimora nel mio giardino in Sardegna a ridosso di un muro esposto al sole dalle 11 alle 15.
    Si è sviluppata bella e rigogliosa e con abbondanti fiori dai quali iniziano a spuntare le more verdi ma arrivati ai primi di agosto si seccano inesorabilmente. L’acqua la ricevono regolarmente (3 volte a settimana) dagli irrigatori, ogni primavera do dello stallatico in pellet.
    Inoltre non l’ho mai potata in maniera importante ed ora è diventata una giungla. Come intervengo? Non voglio arrendermi ma non ho capito che cosa sto sbagliando.
    Grazie,
    (Elena – Sardegna)

    Rispondi
    • Stefano Pissi
      Stefano Pissi dice:

      Ciao Elena,
      ho letto con attenzione quanto ci scrivi e considerato la rusticità della pianta in questione, le cure colturali che riservi alla tua mora senza spine e il microclima di coltivazione (vicinanza di un muro), penso che le cause della cascola delle more ancora verdi sia da attribuire o a cause climatiche, cioè eccesso di calore estivo amplificato dalla presenza del muro o a cause biologiche, un fungo patogeno (tipo ruggine o antracnosi) che si sviluppa anche favorito dall’umidità delle irrigazioni regolari al terreno.
      Per risolvere la questione del microclima l’unica soluzione sarebbe spostare la pianta o aspettare che si adatti (certe volte accade); se la causa fosse un patogeno potresti provare a ridurre le irrigazioni cercando di sfavorire l’habitat della proliferazione del fungo e anche fare dei trattamenti consentiti in agricoltura biologica, per esempio idrossido di rame, per ridurre l’eventuale presenza del fungo sulla pianta. In generale ti suggerisco di ridurre gli interventi sia di concimazione che di irrigazione e magari iniziare a potarla un pò, cercando di favorire la circolazione di aria e luce, per sfavorire la presenza di patogeni.
      Non arrenderti è la parola giusta!
      Salute e buon orto.

      Rispondi

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