Immagine 13Ogni volta che parliamo di terreno e di come migliorarlo, parliamo anche di concimazione organica. Il concime organico ce lo ritroviamo sempre ‘tra i piedi’ e, aggiungerei, tra gli ortaggi! Lo usiamo per ammendare i terreni incolti e renderli adatti alla coltivazione dell’orto; lo usiamo per la preparazione invernale del terreno e per la concimazione che precede la semina; lo usiamo nella buca per la piantagione degli alberi da frutto e per la loro concimazione di mantenimento.

Insomma se il nostro orto fosse un enorme piatto, il concime organico ne sarebbe il condimento principale. Direi però che come condimento sembra più indicato a degli ‘orchi’ (andando avanti capirete meglio perché) piuttosto che a delicate piantine! Vatti a fidare delle apparenze!

 

Ma cosa intendiamo esattamente per concime organico? Quali sono i concimi organici più usati nella coltivazione dell’orto? Cerchiamo di passare velocemente in rassegna i più conosciuti cercando di capirne le caratteristiche principali. Immagine 8

Compost – é tra i concimi organici più conosciuti e più utilizzati perché deriva dal processo di trasformazione degli scarti della cucina, del giardino e dell’orto. Solitamente viene arricchito con paglia, terriccio, cenere, calcare d’alghe e talvolta anche letame. Migliora la struttura del terreno compatto e argilloso, alleggerendolo e arieggiandolo, se al contrario il terreno è troppo sabbioso ne aumenterà la massa e la consistenza. Ma nonostante la notevole carica batterica, non è il concime più ricco, a meno di non avere aggiunto letame, o sostanze azotate, in quantità.

Immagine 4Letame o stallatico – è sicuramente tra i concimi organici più apprezzati, deriva dalla maturazione delle deiezioni degli animali di allevamento. E’ molto fertilizzante, contiene una buona percentuale di azoto e fosforo e contribuisce, grazie alla presenza di carbonio, al miglioramento delle caratteristiche fisiche del terreno. Si trova anche sotto forma di granuli e pellet a lenta cessione, particolarmente indicato per la concimazione di colture in vaso.

Pollina – deriva dalle deiezioni di allevamenti di polli, tacchini e altre specie avicole, appositamente sterilizzate e lavorate, per consentire un uso sicuro del prodotto. La pollina, spesso mixata a segatura e piccoli trucioli, è molto efficace e ricca, ma è anche molto forte e quindi da usare con una certa cautela, soprattutto in prossimità delle radici delle giovani piante, che potrebbero rischiare bruciature. Per questo è bene rispettare attentamente i dosaggi. Possiamo dire la stessa cosa per il letame di coniglio, anche se leggermente meno ricco di sostanze nutritive.Immagine 6

Humus di lombrico – E’ il risultato della trasformazione della sostanza organica da parte dei lombrichi. E’ un ottimo concime venduto a sacchi, da aggiungere generosamente alla terra del nostro orto. Caduto in disuso negli anni passati, adesso per fortuna sta tornando di nuovo di ‘gran moda’!

CornunghiaCornunghia – è una concimazione organica di origine antichissima, deriva dalla triturazione, essiccazione e sterilizzazione di corna e zoccoli di animali. Ricca di azoto e fosforo è da considerarsi un concime a lenta cessione. E’ inoltre capace di cambiare la struttura organica del terreno e di aiutare le piante nella crescita. Si trova sotto forma di granuli e scaglie e se ne consiglia l’interramento nel terreno.

Farina di ossa – Si ottiene tramite la triturazione delle ossa degli animali, per questo è particolarmente ricca di calcio e adatta alle colture ghiotte di questo elemento. E’ invece carente di azoto, ma ricca di fosforo. Adatta in frutticoltura e per le piante ornamentali in genere.

Farina di sangue – Della serie non si butta via niente! Deriva dalla essiccazione e dalla sterilizzazione del sangue dei macelli. Aldilà dell’aspetto ‘macabro’ ed eticamente discutibile (per gli animalisti), come lo sono del resto anche la farina di ossa e la cornunghia, la farina di sangue è spesso indicato come uno dei migliori fertilizzanti: ricco di azoto, carbonio e ferro. Migliora notevolmente la struttura e la fertilità del terreno. Si presenta sotto forma di polvere (di pessimo odore) da interrare. In questo concime sembra inoltre quasi del tutto azzerato il dilavamento dell’azoto da parte delle piogge.Immagine 10

Cuoio o pelli idrolizzati – Altrettanto ricco di azoto, ferro e magnesio assume in commercio anche molto altri nomi. Ottimo il suo utilizzo nella concimazione di base invernale. E’ consentito in agricoltura biologica e e dà ottimi risultati anche usato durante l’intero ciclo colturale degli ortaggi.

Lupino macinato – Finalmente un concime vegetale al 100%! Ricco di azoto è un ottimo supporto per la crescita delle piante in particolare modo delle acidofile e degli agrumi. E’ necessario interrarlo a primavera, prima della ripresa vegetativa!  Migliora le caratteristiche fisiche e biologiche del suolo.

Litotamnio o polvere d’alga – Abbiamo già dedicato un post a questa polvere derivante dalla polverizzazione di un alga rossa dell’Atlantico. E’ un ammendante ricco di calcio e magnesio, e un ottimo fitostimolante che le piante nella crescita, rendendole più robuste e meno soggette ad attacchi parassitari.

Immagine 5Borlanda Si ottiene dagli scarti della lavorazione della barbabietola, soprattutto della melassa. E’ ricco di potassio e di microelementi, mentre è un po’ carente di azoto. Si trova in commercio sotto forma liquida e granulare, ed è molto utile sia in fase di presemina, che nel frutteto. Esiste anche la borlanda di origine vitivinicola che sembra essere più ricca di azoto. Indaghiamo meglio e se avete maggiori informazioni inviatele!

Panello di ricino – Deriva dall’olio di ricino è un concime organico molto ricco di azoto, usato come fertilizzante, ma anche per allontanare topi e talpe, in quanto la ricina in esso contenuta è tossica. Per lo stesso motivo viene usato anche contro i nematodi e i parassiti delle radici. Ma proprio a causa della sua tossicità va usato con estrema cautela se  non vogliamo causare danni agli animali o alle piante.

26 commenti
    • Stefano Pissi
      Stefano Pissi dice:

      Salve Leda

      Hai assolutamente ragione!
      Anche la farina di roccia, come anche altri materiali e metodi non citati nell’articolo, è fertilizzante del terreno.
      Presto ne parleremo a dovere in un nuovo post.

      Grazie per lo stimolo

      …e buon orto!

      Rispondi
  1. luciano
    luciano dice:

    Ciao
    ma questi concimi naturali si lasciano semplicemente sulla superficie del terreno o dopo il terreno va arato?
    Possiedo un terreno incolto da diversi anni, un paio di volte l’anno, anche tre, lo faccio arare e vorrei cominciare una coltura biologica, dovrei fare qualcosa prima di cominciare a coltivare?
    Grazie
    (Luciano)

    Rispondi
    • Stefano Pissi
      Stefano Pissi dice:

      Ciao Luciano
      La concimazione con sostanze organiche quali compost o stallatico prevede il loro interramento,
      se vogliamo che la loro azione sia al top!
      Per coltivare biologico, dopo una bella lavorazione del terreno, come fai già, ti consiglio di iniziare a concimare il terreno, biologicamente ovviamente.
      Per come fare a concimare con stallatico biologico, ti consiglio di vedere questo video.
      Buon lavoro davvero!

      Rispondi
  2. qurno
    qurno dice:

    Ciao a tutti,
    vorrei dei consigli riguardo la concimazione naturale del terreno per l’orto.
    Posso dire che stò coltivando un orto riprendendo un terreno dove esisteva circa 80 anni fa una vigna, e adesso esistente un uliveto. So già che il terreno non essendo mai sfruttato è ricco di nutrimenti, potrei sfruttarlo per diversi anni senza mai arricchirlo, ma questo non mi interessa. Mi sono fatto portare un bel po’di segatura(segatura pulita, cioè non di tagli con vernici o quant’altro). La mia domanda è: come potrei usare questa segatura per il mio orto? Uso come concime solamente letame spento. Grazie-
    (Qurno)

    Rispondi
    • Stefano Pissi
      Stefano Pissi dice:

      Salve,
      la segatura di legno, anche se pulita e non contaminata da vernici o altre sostanze chimiche, non è considerabile un vero e proprio concime per l’orto, perchè troppo ricco di carbonio dato dalla cellulosa e dalle lignine che costituiscono il legno, e troppo povero di azoto. Per utilizzare al meglio la segatura però potresti inseririrla a piccole dosi nel tuo sito di compostaggio in maniera tale che tutta l’attività microbica – funghi e batteri – riuscirà a demolire tutte le sostanze legnose rendendole così pronte per essere inglobate dal terreno quando lo concimerai in stagione autunno invernale. Ti sconsiglio di mettere nel terreno grandi quantità di segatura prima del compostaggio avvenuto in quanto tende ad acidificare il ph del terreno!
      Salute e buon orto.

      Rispondi
  3. Salvatore Tomasello
    Salvatore Tomasello dice:

    Salve,
    sono un principiante.
    Vorrei sapere come si fà a capire di quali sostanze un determinato terreno ha di bisogno?
    C’è qualcuno o qualcosa che ti fà l’analisi del terreno?
    Come faccio a sapere quale compost devo usare per il mio orticello? In attesa di risposta Vi ringrazio e saluto tutti.
    (Salvatore)

    Rispondi
    • Stefano Pissi
      Stefano Pissi dice:

      Ciao Salvatore,
      benvenuto nel sito in-orto e… viva i principianti!
      L’analisi del terreno è un’operazione che puoi fare rivolgendoti ad un istituto di analisi della tua zona, come anche il tecnico del consorzio agrario di tua fiducia; le analisi vengono fatte in maniera mirata rispetto al tipo di coltivazione che tu vuoi avviare ed è di sicuro un’operazione preliminare, fondamentale, per assicurarsi sopratutto che, nella tua terra, non ci siano sostanze tossiche, nocive cioè alla salute. Operazione che farei anche per l’acqua che utilizzi nell’irrigazioni. Per quanto riguarda il tipo di fertilizzanti-compost da utilizzare ti suggerisco il letame ovino, bovino, o meglio un mix dei due, di origine biologica sicuramente magari anche proveniente da qualche stalla-allevamento della tua zona. Il concime che ti suggeriamo è di certo ricco di sostanze utili per le piante da orto. Se poi credi che ci possa essere qualche carenza di uno o più elementi nutritivi nella terra saranno le piante stesse a farti la spia, crescendo più o meno bene.
      Salute e buon orto.

      Rispondi
  4. Francesco
    Francesco dice:

    Salve,
    ho piantato un Prunus pois sardi in giardino a settembre 2015, purtroppo il terreno e’ molto argilloso ed a primavera ha fatto, pochissime foglie risultando ad ora spelacchiato!
    Che posso fare? Gli devo dare del concime organico e quando? Ho della pollina ma non so se va bene e quando la devo dare.
    Grazie.
    (Francesco)

    Rispondi
    • Stefano Pissi
      Stefano Pissi dice:

      Ciao Francesco,
      i terreni argillosi sono difficili da coltivare…faticosi, nel senso che richiedono tante lavorazioni e concimazioni organiche che nel tempo però ne migliorano la struttura. Nel tuo caso la pianta sta superando lo stress da trapianto – nenache un anno ancora – e quindi devi avere pazienza che lei inizi a muovere le radici affrancandosi nel nuovo ambiente e verdai che farà foglie belle e nuove. Nel frattempo mi limiterei a irrigare la pianta, potarla leggermente in satgione invernale e a fine inverno apportare una leggera concimazione organica, da distribuire interrandola intorno alla chioma.
      Salute e buon orto.

      Rispondi
  5. Dart
    Dart dice:

    Salve!
    Sono un principiante. Vi ringrazio per la quantità utlissima di informazioni che avete deciso di dare. Diffondere l’agricoltura di autosostentamento bio, è una delle attività più umanitarie, oggi come oggi.
    Veniamo a noi. Ho un piccolo appezzamento di terreno argilloso con ulivi, e come faceva mio padre (deceduto da poco in maniera improvvisa), vorrei coltivare qualcosa tra gli alberi. 
    Il punto è che lui non faceva analisi e gli riusciva tutto. So che usava concimare qualche volta, ma non sempre e non con costanza. Lo faceva in vario modo: dai concimi chimici a quelli bio. Io invece ho avuto qualche problema.
    Le melanzane ingialliscono subito e rimangono piccole.
    I pomodori dopo un periodo perfetto hanno sofferto di marciume.
    Solo le zucchine mi sono venute più che bene.
    Ora vorrei coltivare cavolfiori dove ho coltivato le zucchine, ma prima vorrei concimare il terreno. Vorrei dei consigli. Vorrei anche sapere cos’è questa efeddra che ho trovato in un sacco. Probabilmente è concime, ma vorrei capire come usarlo e dove trovarne ancora.
    Grazie.
    (Dart)

    Rispondi
    • Stefano Pissi
      Stefano Pissi dice:

      Ciao Dart,
      grazie per i complimenti che ci fai, che condivido sempre con tutto lo staff in orto.
      Da come racconti la tua storia, l’esperienza condotta da tuo padre ci sembra molto interessante e appassionata, da parte sua e, nelle coltivazioni, questo fa più del concime…è la costante presenza dell’uomo coltivatore, che osserva e assiste le piante nella loro crescita che più di tutto produce un bell’orto, questo preambolo per dirti che all’inizio, specialmente in un “passaggio del testimone” impegnativo come il tuo è probabile che le cose da subito abbiano bisogno di tempo per avviarsi. Filosofie a parte però credo che:
      1 – le tue melanzane piccole e gialle abbiano bisogno di una terra più lavorata, soffice cioè, perchè immagino abbiano radici poco esploranti la terra.
      2 – il marciume dei pomodori è una classica manifestazione di carenza di calcio nel terreno…oppure anche se c’è dalle analisi della terra potrebbe essere che è fortemente trattenuto dalle argille.
      Credo che il limite da superare nella tua terra sia l’argilla che fa il terreno molto duro e trattiene tanto anche gli elementi chimici dei concimi che dai, l’unico metodo per rendere più morbida la situazione è lavorare la terra, specialmente nelle stagioni di fine estate e fine autunno, ma comunque tutte le volte che hai modo di far prendere aria, acqua, vento, sole e basse temperature alle zolle rivoltate da una bella vangatura profonda. Le concimazioni poi sono importanti ma sevono sempre, quelle organiche, per le colture che vengono qualche mese dopo…più che a quelle che metti a ridosso della concimazione.
      Non conosco la “effeddra”! Leggi bene l’etichetta sul sacco e scrivicela se vuoi.
      Salute e buon orto.

      Rispondi
    • Stefano Pissi
      Stefano Pissi dice:

      Ciao Luigi,
      l’interramento del concime organico – come osservi nel video che trovi nel link – è una pratica che puoi fare dell’autunno per tutto l’inverno…non aspettare troppo tempo però perchè la terra deve aver tempo di assorbire bene tutte le sostanze per poi ridonarle alle radici delle piante che metterai a dimora.
      Salute e buon orto.

      Rispondi
  6. emilio
    emilio dice:

    Salve sono Emilio,
    voi parlate sempre di concime npk su ortaggi, ma non parlate mai di titoli npk da usare su ortive per 100/1000 o 10000 mq .
    Se qualcuno mi sapesse rispondere ne sarei molto grato, eviteri di sbagliare concimazione.
    Nel mio orto coltivo:pomodori,melanzane,zucchine,cetrioli e fagiolini in primavera estate e finocchi con radicchio durante l’inverno         
    Mille grazie.
    (Emilio)

    Rispondi
    • Stefano Pissi
      Stefano Pissi dice:

      Ciao Emilio,
      credo che tu ti riferisca a concimi di tipo chimico, i quali hanno una composizione differente npk, in base al loro utilizzo, per esempio: piante da frutto, olivi e anche piante in vaso come ortive.
      Al di la del titolo di preciso che varia da ditta a ditta produttrice direi di acquistare concimi specificatamente per coltivazioni ortive – li trovi di diverse marche che non voglio citare qui – dove sulla confezione vedrai scritto preciso le dosi d’impiego ad ettaro, e quello sarà il consiglio preciso da seguire.
      Fra le ortive che citi direi che le più voraci di concime sono: Pomodori, zucchine e melanzane….meno i fagiolini.
      Salute e buon orto.

      Rispondi
  7. Daniele
    Daniele dice:

    Spett.le staff Inorto,
    Ho cominciato da poco con un orto dove già in precedenza sono state coltivate più o meno gli stessi ortaggi (pomodori , zucchine , patate) nelle stesse posizioni e vorrei farvi gentilmente 2 domande:
    1 – Come devo concimare il terreno (secondo me molto impoverito) in modo da azzerare il tutto e ripartire da zero con coltivazione a rotazione?
    2 – Una volta avviato il tutto quali sono i mesi più indicati, per la concimazione?
    Vi ringrazio facendovi i complimenti per il sito, la vostra passione e per la voglia di trasmettere insegnamenti non pretendendo nulla in cambio.
    (Daniele)

    Rispondi
    • Stefano Pissi
      Stefano Pissi dice:

      Ciao Daniele,
      grazie per i complimenti che ci fai, tutto lo staff di in-orto ti ringrazia!
      Il tuo approccio alla coltivazione ci sembra in linea con i cicli della natura e se vuoi approfondire l’argomento della rotazione ti suggeriamo di leggere l’articolo che trovi qui linkato, il concetto è che per “azzerare” come dici te bisogna evitare di coltivare per due volte consecutive o più, lo stesso ortaggio nella stessa aiuola.
      Per quanto riguarda la concimazione organica dell’orto invece la stagione ottimale è l’autunno/inverno, per preparare il terreno guarda pure il video che trovi nel link.
      Salute e buon orto.
      Per

      Rispondi
  8. Domenico Panunzi
    Domenico Panunzi dice:

    Salve,
    per un callistemon in terra va bene interrare farina di lupini anziché letame?
    Grazie.
    (Domenico)

    Rispondi
    • Stefano Pissi
      Stefano Pissi dice:

      Ciao Domenico,
      il letame è un concime/ammendante con caratteristiche differenti dai soli lupini, direi che è più completo; ma se hai dei lupini da utilizzare certo è che faranno bene al callistemon…arbusto della famiglia del mirto.
      Salute e buon orto.

      Rispondi

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