Immagine 3“Se sapessi che potrebbe essere d’aiuto, vestirei l’agrifoglio con il mio cappotto e al ginepro infilerei i miei pantaloni….” parla così Karel Capek ai suoi arbusti e ai suoi fiori, nel libro L’anno del giardiniere’ di cui vi ho da poco consigliato la lettura.

Ma come possiamo proteggere i nostri ortaggi dal gelo dell’inverno senza doverci denudare? Siamo sinceri, i metodi sono sempre un po’ gli stessi, ma ogni tanto fare un leggero ripasso anche delle tecniche più semplici può essere utile!

Le prode rialzate – Rialzare le prode rispetto al livello del terreno, può essere molto vantaggioso, se vogliamo tenere le radici dei nostri ortaggi lontano da pericolosi ristagni di acqua e dai marciumi che questi possono sviluppare. Venti cm di rialzo potranno essere sufficienti, magari con il terreno contenuto da assi di legno. Se poi disponiamo la terra ‘a schiena d’asino’, vale a dire più alta centralmente e leggermente più bassa ai lati, la pioggia tenderà a scivolare via ancora più facilmente!Immagine 7

La pacciamatura – E’ facile immaginare la pacciamatura come una calda coperta. E infatti di questo si tratta! Mantiene le radici più al caldo e evita la crescita delle erbe infestanti. Ma di questo argomento abbiamo già parlato a sufficienza e se avete ancora qualche dubbio vi invito alla ‘rilettura’.

Serete Il tessuto non tessuto – Detto anche TNT (ma non era un esplosivo?) è ottenuto con un particolare processo di tessitura e grazie alle sue caratteristiche tecniche  è molto resistente, non marcisce, ma soprattutto lascia filtrare aria, sole ed acqua, pur riuscendo a conservare al suo interno una temperatura più alta, che impedisce al gelo notturno e alle sferzate della tramontana di raggiungere le nostre piante. E, in caso di neve, diventa un perfetto riparo per radicchi e insalate invernali. Insomma difficile pensare di trascorre l’inverno senza doverlo utilizzare. Basterà stenderlo direttamente sulle colture e fissarlo lungo il perimetro con delle pietre o con la terra stessa.

Da me in campagna diventa un cappuccio perfetto anche per i limoni coltivati in terra, per le bouganville…. e tutti gli alberelli e arbusti che potrebbero soffrire per il troppo freddo. Non nego che conferisce al tutto un tocco po’ ‘spettrale’ e il giardino in inverno sembra popolato da tanti piccoli fantasmi, ma il TNT sa il fatto suo! E mi ha più volte salvato dal gelo duraturo, che è il peggiore sia nell’orto che nel giardino.Immagine 9

Tunnel e serre – Anche a queste coperture abbiamo dedicato un lungo articolo, ma colgo l’occasione per ricordare che i tunnel riescono, con una spesa contenuta e rubando poco spazio (deve essere alto e largo almeno un metro per svolgere al meglio il suo compito), a garantire alle colture qualche grado in più rispetto all’esterno e quindi dà loro la possibilità di crescere.

Immagine 6Quanto alle serre, beato chi le ha! Al loro interno si possono anticipare i tempi di alcuni ortaggi, predisporre semenzai e se proprio vogliamo ortaggi a prova di raffreddore, diamo loro una doppia protezione e usiamo il tessuto non tessuto all’interno delle serre!

1 commento
  1. roberto
    roberto dice:

    Beh, grazie per aver citato Capek, uno dei più grandi scrittori europei del secolo scorso. E’ fantastico che si legga una sua frase in un blog dove si parla di  orti e giardini; lui che aveva inventato l’algida parola “robot” e che -come tutti gli scrittori di fantascienza- nutriva solidi e malinconici entusiasmi scientifici. O forse proprio perché immaginò così fervidamente un mondo dominato dalla tecnologia avrebbe accudito volentieri l’agrifoglio donandogli il suo cappotto…

    Scusate per l’intervento fuori tema e complimenti per il bellissimo blog.

     

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